Ecco le novità dal Corriere di oggi:
IL MINISTRO
Martino agli alpini: «Meglio prevenire il terrore E la Chiesa dovrebbe benedirvi, non criticare»
La replica dell'arcivescovo Renato Martino: «La guerra è giustificata solo per rimediare a un'aggressione: quella contro Saddam non lo è»
DAL NOSTRO INVIATO
L'AQUILA - Gli alpini partono e al ministro della Difesa Antonio Martino non va giù che i leader dell'opposizione si rifiutino di venirli a salutare. È arrivato solo il senatore dello Sdi Ottaviano Del Turco; il ministro lo ringrazia, ma avrebbe «gradito una presenza più nutrita».
Martino ce l'ha anche col Vaticano. Non ha gradito le parole del cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato della Santa Sede, il quale giudica «inutile e sbagliato» l'eventuale conflitto con l'Iraq e considera inaccettabile il concetto di «guerra preventiva».
Al contrario, Martino è decisamente a favore della teoria lanciata da Bush, secondo la quale l'intervento preventivo è «preferibile, più saggio». L'alternativa quale sarebbe? «Aspettare che il terrorismo faccia qualche migliaio di morti e poi esaminiamo il comportamento di chi ha provocato questa catastrofe? Rispondiamo con la guerra successiva? A me sembra che in alcuni casi prevenire è assai meglio».
Per conto della Santa Sede ribatte l'arcivescovo Renato Martino (omonimo, ma non parente del ministro), presidente di Giustizia e Pace. A suo parere, in questo caso la guerra preventiva si configura come un tentativo di estromettere Saddam dal potere «e quindi ha una finalità politica, invece la guerra può giustificarsi solo per rimediare a un'aggressione in atto, non è lecito farla per scopio diversi da quelli difensivi».
Ma la polemica del ministro col Vaticano va oltre. Prosegue anche quando il discorso si sposta sull'Afghanistan. Il titolare della Difesa parte dal presupposto che gli alpini vanno, come «ambasciatori di pace, a portare un po' di tranquillità a gente sconvolta, non sono persone motivate da desiderio di conquista». Meriterebbero per questo il plauso convinto della Chiesa. «Credo che qualsiasi prelato, anche il più alto prelato, dovrebbe vedere con grande favore e benedire il lavoro dei nostri soldati».
Chiuso il dissenso con la Santa Sede, il ministro riapre il capitolo delle lamentele nei confronti dell'opposizione. In particolare dei Ds, decisi a mantenere la propria ostilità alla guerra anche in presenza di una seconda risoluzione delle Nazioni Unite. Sarebbe «grave, un colpo alla credibilità dell'Onu».
Riguardo alla sicurezza della Turchia, Bush chiede alla Nato di occuparsene. In caso di guerra, «la Nato esaminerà il problema», dice il ministro. Ma la Turchia fa parte della Nato. Se l'Iraq dovesse lanciarle contro un missile, gli altri membri dell'Alleanza atlantica e, quindi, anche l'Italia dovrebbero, in base all'articolo 5, portare soccorso al Paese aggredito.
Questi discorsi si sono sviluppati nella caserma del 9° Reggimento alpini, a L'Aquila, dove il contingente Nibbio, composto di mille uomini, si è schierato, sotto la neve battente, per ricevere il saluto del ministro e dei capi militari. Domani un primo gruppo di soldati parte alla volta dell'Afghanistan. A metà febbraio il trasferimento dei reparti sarà completo. All'inizio di marzo comincerà la vera missione nella base avanzata di Khost, costruita dagli americani e chiamata «Salerno», la città italiana dove altre truppe degli Stati Uniti fecero uno storico sbarco.
«Il rischio è alto - dice Domenico, un alpino in partenza -. però siamo preparati. Cinque mesi di addestramento con simulazione di scontri a fuoco. Io faccio parte di un gruppo che andrà in avanscoperta, per liberare il terreno da eventuali mine e cercare buche e cunicoli sulle pendici delle montagne, che possono essere nascondigli da cui portare agguati». Partono anche 5 donne soldato, 4 alpine e una paracadutista.
(Marco Nese)
Segnalo inoltre la pagina dedicata dal sito ANA alla missione:
http://www.ana.it/modules.php?name=Cont ... age&pid=98
tra i links qui segnalati, suggerisco questo:
http://www.army.mil/enduringfreedom/default.html
Inoltre, dal sito del COMTA si ha la partenza a giugno del 3° da Montagna "Julia" per l'Afghanistan (missione ISAF), a sua volta sostituito successivamente dal 1° da Montagna "Taurinense".
Mandi.
Luigi