Federico ha scritto:Io invece mi chiedo che cosa ca**o ci sta a fare ancora in Uniforme uno che ha già sulle spalle una condanna a 10 mesi per "vilipendio della nazione italiana, ingiuria e minaccia a inferiore" (l'epitome di quanto un Militare NON dovrebbe nemmeno sognarsi di fare).
Possibile che in quasto cacchio di Paese, specie per il pubbico dipendente, il licenziamento non sia mai contemplato quale accessorio della pena? Quale miglio esempio di quello dato a suo tempo, cioè prima di aver messo le mani addosso alla Caporale (a proposito: che cos'è la "ferma biennale"?), dal Maresciallo 44enne circa una manifesta inadeguatezza dei requisiti richiesti per indossare l'Uniforme?
Ciao
Perché siamo italiani, caro Federico.
Parliamo tanto, e questo è sufficiente. L'idea di "responsabilità ", come abbiamo sempre ripetuto, ci è sconosciuta.
A cacciarlo, come avrebbe meritato, si sarebbe rotto l'incantesimo del "tengo famiglia". Quindi si aspettano i dieci anni della fine dell'inchiesta, piena di distinguo, barocchismi, appelli, contrappelli e cavilli.
Ci sono persone assolutamente immeritevoli nell'amministrazione pubblica, in modo evidente ed oggettivo, che non si può mandar via. Questo è il punto.
Aridatece Bossi. E pure Castelli.
A.
PS
I ladri di valigie a Malpensa hanno impiegato due anni per essere cacciati. E nel frattempo di casi ne hanno scoperti altri.
