Gian Luca ha scritto:Benissimo winter, quindi una cosa logica potrebbe essere quella, più che giustificata e niente affatto discriminante, di differenziare gli incarichi, proprio per evitare il rischio di decrementare determinati standard.
Ma allora - mi chiedo - perchè non è stato fatto, seguendo il comportamento di altri paesi?
Secondo me perchè in questo campo (quello delle cosiddette pari opportunità ), come fai, sbagli.
Ma trovo che sia più politicamente corretto il nostro approccio alla cosa (cioè: le donne possono fare qualunque cosa) che quello di altri Paesi (cioè: questo si e questo no).
Quello che trovo sbagliato in ogni caso è abbassare gli standard, in qualunque caso.
Si sono avuti casi, alla Folgore, di gente (donne ma pure uomini) che hanno rifiutato il lancio. Ai bei tempi della naja chi avesse fatto una cosa del genere, sarebbe stato trasferito in tempo zero. Ora, siccome di posti in altre Brigate non è che sia così facile trovarne, succede che la Folgore ha personale non abilitato al lancio (e che oltrettutto non ha la benchè minima intenzione di lanciarsi) tra i suoi ranghi, il chè sarebbe semplicemente ridicolo se non fosse tragico. E purtroppo non è che uno possa dire loro, "sei nel posto sbagliato, vai a casa". Pare che la cosa sia stata risolta, ma è un po' come se un Alpino dicesse, una volta arruolato e immesso nei ranghi "ah no! Io in salita non cammino, solo pianura". Pazzesco!
Purtroppo il fatto di differenziare per incarichi i sessi che vi possono accedere sa molto di politically scorrect, e quindi temo che ina cosa del genere non succederà mai da noi, almeno ufficialmente.
Credo che sarà una cosa che col buon senso, sia delle candidate che dei Comandanti, si aggiusterà da sola. Magari basta lasciare un giorno o due una donna al Pezzo da 105 a fare il solito addestramento (allestire per la marcia, in controcarro, in Batteria, allestire per elitrasporto, eccetera eccetera...) o anche solo far loro provare a maneggiare un colpo da 155 per far cambiare idea.
Invece una donna potrebbe sicuramente fare bene come addetto al centro tiro, o come osservatore (anche se è fisicamente più duro), o come radiofonista (ma la radio pesa...) o come goniometrista. Unico caveat per gli osservatori: DEVE saper usare MOLTO bene il mitico BAL (Badile Automatico Leggero

) cioè la vanghetta pieghevole perchè scavare un Osservatorio Tattico può rivelarsi ESTREMAMENTE duro, nonchè frustrante perchè di solito, appena terminato il mascheramento del buco, il Capo, per mantenerti frizzante, ca**uto e operativo, ti spediva in un altro posto a ricominciare daccapo. Se poi facevi cagate e lo facevi incazzare allora ti faceva spostare di nemmeno 100 metri (pista!) e se proprio era incavolato nero r e pioveva, allora la tua prossima posizione era al centro del più vicino avvallamento del terreno (= piscina tattica

).
Questa con gli Osservatori era la sua specialità . Arrivava di nascosto, tatticissimo, e senza farsi vedere dava un'occhiata a come si era sitemato il Nucleo. Se c'era qualcosa di fuori posto, ed era poca cosa, comparive improvvisamente e ti faceva correggere l'errore (qui si andava dal bonario/collaborativo tipo raaporto docente/discente, al cazziatone, alla bottiglia per lo Sten). Se la cappella era peggiore (poteva anche solo essere l'AR mascherata male) allora la comunicazione arrivava per radio (così sentivano tutti...) e il cazziatone via etere era di quelli travolgenti, con successivo riposizionamento.
Scusate la divagazione
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86