Gian Luca ha scritto:Mi avete talmente incuriosito che, pur essendo profano della materia, l'ho comprato anch'io e devo dire che è bellissimo!
Nella parte dedicata ai reparti addestrativi non facenti parte di reparti Alpini non ho trovato però il distintivo della Batteria da montagna del Gruppo AUC a Traino Meccanico, molto simile come concezione a quello dell'Agordo. Il testo mi è sembrato così sistematico ed esaustivo che per un po' ho pensato di essermelo sognato, quel distintivo....
E pur tuttavia uno degli Autori è Artigliere....c'è qualcosa che non torna
forse non l'ho visto...
Il libro è quanto di più completo ed esaustivo che sia stato fatto sinora in materia, ovviamente non è assolutamente completo.
Io stesso, che in parte vi ho collaborato con immagini di distintivi della mia collezione che i due autori non avevano o non conoscevano, ho delle varianti di alcuni distintivi che non compaiono nell'opera e probabilmente esistono anche altri distintivi ancora "sconosciuti".
Per quanto riguarda il distintivo della "tua" Batteria posso presumere quasi con certezza che i due autori non lo conoscevano (nemmeno io per questo, anzi se hai la possibilità di mandarmene un'immagine te ne sarei grato) ed inoltre forse non rientrava fra i distintivi che avevano scelto di illustrare.
Ad esempio potrai notare che mancano del tutto i distintivi dei corsi AUC della SMALP, che sicuramente sono stati realizzati dal 109° al 136° Corso (e forse anche di alcuni corsi successivi).
Il compianto Graziano Galimberti ne aveva molti in collezione e di quelli mancanti aveva almeno i disegni (lui come me stava facendo delle ricerche per rintracciare questa specifica iconografia), per precisa scelta avevano ritenuto di non affrontare nel libro questa tematica come quella di tutta un'altra serie di distintivi alpini come quelli degli "Alpieri", del "Maresciallo di corpo", eccetera, tanto per citarne alcuni.
Io spero sempre che l'amico Bruno Erzeg riesca a portare alle stampe l'opera sui distintivi alpini del periodo bellico ed ante, so cosa c'era nelle collezioni di entrambi e vi assicuro che è roba da strabuzzare gli occhi solo per la soddisfazione di poterli ammirare nel loro splendore e nella loro storia!
..... E PER RINCALZO IL CUORE!