"La Juve? Non mi interessa"
Così' parlava Capello romanista
ROMA - "Mai alla Juve". Si sa, nei momenti in cui le cose vanno bene è facile dichiarare scelte di campo in maniera netta. Poi le cose della vita, e soprattutto una firma in calce a un contratto, cancellano tutto. Come è successo a uno dei tecnici più preparati del calcio italiano, Fabio Capello passato inaspettatamente dalla Roma alla Juventus.
Così si può spulciare tra le dichiarazioni del passato, nemmeno tanto remoto, e scoprire parole di verso opposto ai fatti. Del resto, chi lo ha detto che non si può cambiare idea?
Aprile 2003. Fabio Capello si appresta ad affrontare al Delle Alpi la Juventus da allenatore della sua Roma. E alla domanda se tornerebbe da tecnico nella società che lo ha visto vincere da calciatore risponde con un no garbato ma altrettanto netto. ''E' una squadra che non m'interessa", dice. "Apprezzo la societa', ma il mio è un discorso personale. Dico certe cose forse anche per l'età che ho, perché per quello che ti permette di fare chiunque vorrebbe andarci, ma io no. Poi e' già ben allenata''. L'affetto che lo lega al club comunque non lo dimentica: ''Ci ho passato sei anni splendidi e ho rispetto per la società ''.
Febbraio 2004. "Io alla Juventus? Non andrei mai ad allenare i bianconeri che reputo comunque, in assoluto, tra le prime 5 società al mondo". Così Capello lo scorso 7 febbraio. "Il fatto che io non vada ad allenare la Juve non significa che non mi abbiano cercato. Sono scelte di vita".
E' da circo affermare cose del genere.
Il Mancio non l'avrebbe mai fatto, anzi....
Solo che ragiona con il cuore, e gli altri non lo capiscono.
Capello mercenario, ma ha fatto bene.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore
No, io ho deciso per l'olimpico. 900 euri in 12 mesi...... ra ra.
Quest'anno me lo faccio, convinco mio padre, ho un mio amico che mi aspetta lì da 6 anni, tribuna lato curva nord.
Per sky già è tutto rinnovato.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore
Se riesce a tirare su la Fiat come ha fatto con la Ferrari, che la sua crisi non era paragonabile nemmeno all'unione di quelle di Lazio e Roma di oggi, siamo a cavallo.
E' un grande, lasciatemelo dire.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore
ahahah, ti dico solo che ieri in metro ho visto un americano (l'ho riconosciuto dalla parlata) con il cappelletto della Lazio.
Gli bolevo stringere la mano, poi ho lasciato perdere; in metro con il cappelletto laziale ce ne vuole di coraggio.
Che numero aveva? Bella la maglietta delle coppe, volevo comprarmela.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore