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Gian Luca
Maresciallo Ordinario
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SI PRESENTI!!!

Ecco il romanzo della mia naja:
AUC del 168° corso a Bracciausen dal 02/07/1997 al 29/11/1997.
Purtroppo il mio è stato il primo corso organizzato nel quadro di ridimensionamento delle Truppe Alpine e non prevedeva una batteria da montagna - la mitica Terza Batteria - ma solo una sezione all'interno di una batteria allievi che comprendeva anche le altre specialità .
Comunque grazie ai nostri bravissimi anziani del 167° (indimenticabili le loro sveglie a noi pistri nel cuore della notte) eravamo autonomi e indipendenti, nelle camerate in fondo al corridoio della seconda batteria, sfilavamo insieme all'alzabandiera e abbiamo fatto il breve corso di due settimane alla SMALP. Tutte cose che, a quanto ho saputo, non si sono più verificate nei corsi successivi.
Dopo il corso, che sbattimento studiare sempre!, ho adempiuto al servizio di prima nomina nel 5° RGT a.mon., Gruppo Bergamo, 31 btr. in Merano, caserma Polonio.
Anche se poi a Merano ci si stava poco perchè sfruttavamo la vecchia caserma Druso a Silandro per le esercitazioni. Una bellissima caserma che, prima di essere abbandonata, era stata appena ristrutturata con notevole dispendio di risorse....
Escludendo i servizi vari di caserma e le esercitazioni a silandro e cengles nella polveriera abbandonata le attivita condotte sono state:
Preparazione per il campo invernale con scuola sci a Corvara: il momento più bello per la mia batteria al quale ho dovuto rinunciare per una sublussazione alla spalla causa caduta in una scarpata.
Al ritorno comunicazione che si sarebbe andati in Sicilia per i Vepri e quindi che il corso fatto era inutile: avremmo realizzato il modulo addestrativo per l'ordine pubblico.
Verso la fine del modulo arriva il generale comandante di Brigata Rossini e ci comunica che il 5° avrebbe dovuto fare la prova valutativa di reggimento, quindi niente più Sicily, basta addestramento per i Vespri e riprendere le marce di sci-alpinismo......
Finalmente campo invernale sci e pelli di foca in Alta val venosta. Per me che avevo ancora male alla spalla è stata durissima ma in quei momenti tiri fuori tutto quello che hai e anche di più. E capisci che i tuoi limiti sono sempre un poco superiori a quelli che immaginavi: questo è uno dei tanti insegnamenti che ho tratto dalla mia esperienza di ufficiale subalterno.
Finito il campo superpreparazione per la prova valutativa di reggimento, effettuata a Tolmezzo. Eravamo accantonati nella vecchia caserma del battaglione d'arresto Val tagliamento.
Finite le tre devastanti settimane in cui fra lezioni, esercitazioni, guardie notturne sul greto del tagliamento e prova vera e propria pensavo di non averne davvero più.
Invece sono spedito in polveriera, per fortuna una sola settimana....e i limiti aumentano....
Siamo così giunti a giugno ...e via di addestramento per la scuola tiri, unico momento in cui ho sfruttato gli insegnamenti del corso Braccianese.
Quindi scuola tiri, fortunatamente non in Sardegna ma a Monte Romano dove avevo già  sparato. Con guardie in zona pezzi.
A quel punto avevo talmente tanti straordinari ed ero talmente distrutto che potevo stare a casa in recupero (visto che di soldi non ce n'erano) fin quasi al congedo.
Ma la stessa situazione l'avevano gli S.Ten. più anziani e quindi, per usare il linguaggio del 5°, me la sono palpata di campo estivo da S.Ten anziano e sottocomandante di batteria visto che il Capitano era infortunato. Beh, fra le cinque ferrate e le 12 escursioni devo dire che è stata una gran bella vacanza anche perchè io non sono stato certo un comandante severo, il nostro bravissimo Tenente Ingala era ed è una splendida figura di Ufficiale e gli artiglieri, eh loro erano davvero eccezionali.

Finito il campo estivo, nonostante il Colonnello volesse mandarmi via a metà  perchè avevo settimane intere di straordinari, me ne sono andato a casa.
Salvo tornare per un servizio di picchetto, per un giuramento e per salutare i miei artiglieri la sera prima del loro congedo....con un bel groppo in gola.
Che dire? La naja Alpina è stata la migliore e maggiormente formativa esperienza della mia vita, ho avuto incubi per mesi anche dopo il congedo per le responsabilità  che davano....ma è servito tantissimo.
Ora, non so se sono stato un bravo comandante, so che questo è uno dei crucci degli ufficiali - specialmente di quelli in pensione che ho conosciuto - comunque saluto tutti quelli che mi conoscono con grande affetto e dico loro che ho dato il massimo che potevo dare e anche di più.


Gian Luca
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)

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