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DECRETO URBANI

per la serie se tutto va bene siamo rovinati....
a me sembra che destra o sinistra siano un monte di stronzi....

http://www.webisland.net/article534.html

Siete nelle mie mani e di quelle delle Associazioni Consumatori.

:roll: allora siete rovinati lo stesso! 8) :lol:
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Sanzioni pesanti a coloro che non depositano i contenuti dei propri siti Internet presso le due biblioteche centrali di Roma e Firenze. L'unione dei consumatori insorge.


Recentemente il nostro Parlamento ha approvato la legge 106/2004 presentata dal Ministro Urbani. Secondo questa nuova disposizione tutti coloro che hanno siti Internet con contenuti rivolti al pubblico hanno l'obbligo di depositare il sito e consegnare copia dei contenuti alle biblioteche centrali dello Stato: cioè quella di Roma e di Firenze. Chi non provvede riceverà  una multa di 1.500,00 euro. Un minimo di buon senso fa pensare che tale disposizione è assolutamente inapplicabile, perché la quantità  di contenuti che circolano giornalmente in Rete è enorme; inoltre, parte di essa viene tolta e sostituita in breve tempo. Come faranno le due biblioteche a gestire una tale mole di documenti? A dare l'allarme è stata l'unione dei consumatori che, sempre attenta, ha segnalato la cosa. In realtà  sembra che originariamente la proposta di legge presentata da Urbani non contenesse una specifica di questo genere. Ma i nostri parlamentari, ansiosi di guadagnarsi il lauto stipendio, hanno provveduto a inserirla in fase d'opera. Ma, da buona abitudine, il testo della legge contiene anche un cavillo che potrebbe consentire di evitare le sanzioni. Queste, infatti, andrebbero applicate solo in caso di “contenuti commerciali”. Ovviamente nessuno ci spiega cosa esattamente ciò significhi. Entro sei mesi, comunque, Urbani, o meglio il suo Ministero, provvederà  a stilare un regolamento attuativo che potrebbe non solo chiarire meglio la questione, ma anche porre rimedio a quelle che l'Unione Consumatori considera disposizioni sbagliatissime.

fonte ANSA
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Per la famosa serie "L'Italia ha bisogno di decisioni importati..."
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Speriamo che poi non venga l"..l'ora delle decisioni irrevocabili".... :lol:
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Ma è vero che il decreto contiene un passaggio per il quale se l'autore inserisce in un sito web un software o una porzione di codice da lui scritto, anche a titolo grautito, il proprietario del sito web deve pagare un bollino virtuale alla SIAE? sto dando pure un'occhiata al decreto sulla privacy, e mi tocca dire: evviva l'eliminazione dei "lacci, lacciuoli, balzelli" attuata da chi vuole eliminare addirittura le regole parlamentari. La Casa delle Libertà .. ma di chi?
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tratto da http://no-urbani.plugs.it/

Petizione per impedire la ratifica del Decreto Legge Urbani Antipirateria.


Il PeerToPeer è l'alfiere di una nuova era, è la completa realizzazione di Internet.

Un non-luogo in cui tutti possono scambiare e avere accesso a una mole incredibile di informazioni: libri, canzoni, film, documentari...Finalmente il ragazzo che vive sperduto in una campagna ha davvero le stesse possibilità  del ragazzo che vive in una grande città .

Posso trovare l'album che nel musicstore della mia città  non arriva perchè non venderebbe abbastanza, vedere il film che la tivù propone solo ad orari improbabili.

L'Internet di un tempo era una immensa giungla in cui le informazioni c'erano ma erano introvabili, sommerse da quintali di spazzatura. I Programmi di File Sharing hanno dato una rassettata a questo spazio, hanno sciolto quello che sembrava un groviglio inestricabile.
Però le informazioni viaggiano libere, troppo libere. Com'è giusto che sia, gli autori hanno diritto a un riconoscimento economico del proprio operato.

Qui sta il problema del P2P: dare a esso una forma legale. Lo riconosciamo e anche noi vogliamo risolverlo. E ci uniamo all'appello del Presidente Ciampi: occorre combattere la piaga della pirateria.

Non ha senso bloccare una realtà  mondiale e in costante espansione con una piccola legge locale. Non ha senso sguinzagliare la polizia nella rete per trovare qualche povero agnello sacrificale e punirlo per un peccato collettivo.

Se il decreto dovesse divenire legge, la nostra prima mossa sarà  quella di disdire l'abbonamento ADSL, e di certo non correremo ai negozi a comprare la musica e i film che scaricavamo fino al giorno prima.

La pirateria, l'organismo più adattabile del pianeta, troverà  altre vie e noi continueremo a scambiarci mp3 e divx attraverso un semplice masterizzatore o una scheda di rete.

Che vogliamo fare allora? Continuare ognuno per la propria strada - entrambe senza uscita - o cercare un dialogo? Questa petizione dimostra la nostra disponibilità , la disponibilità  del popolo di Internet. E quanti più saremo, tanto più il nostro messaggio sarà  forte.

Questa pagina web è il primo passo verso la ricerca di una soluzione alternativa.

Ma è anche una severa critica all'attuale stato delle cose.
La tassa SIAE sui supporti digitali di memorizzazione, l'IVA del 20% su CD e DVD, il costo proibitivo di musica e film originali sono argomenti da trattare in quanto corresponsabili dell'attuale stato delle cose. Offriamo il nostro impegno a iniziare una campagna nazionale volta a sensibilizzare i mezzi di informazione, le grandi aziende, lo Stato e l'opinione pubblica verso il problema e le possibilità  del P2P.

Manifestazioni, conferenze, raccolta firme nelle città â€¦faremo tutto il possibile.

Chi vuole unirsi a noi aggiunga la propria firma.

Andrea Sanna
Giuseppe Fiori
Paolo Ferrandu


N.B. Il Decreto Legge Urbani approvato dal Consiglio dei Ministri in data 12 marzo 2004 sanziona esclusivamente lo scambio di opere cinematografiche protette da diritto d'autore.
Al termine dei 60 giorni, il Ministro Urbani ha comunque promesso di estendere il suo Decreto a tutti gli altri media (mp3, libri, etc.).
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si fa ridere!!!
si fanno le leggi per poi rifarne delle altre....e io pago!

Decreto Urbani: è legge

Approvato il decreto, ma per consentire le modifiche necessarie. Questa la decisione dei nostri parlamentari ieri al Senato.

E' una soluzione molto all'italiana, verrebbe da dire. Comunque sta di fatto che il decreto Urbani è diventato legge a tutti gli effetti e dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dovrà  essere applicato. L'escamotage trovato dai nostri politici consiste nell'approvare il decreto per consentire in breve tempo la presentazione di una nuova proposta che corregga gli errori inseriti in questa. Il decreto, infatti, seppur introducendo anche soluzioni giuste, come il finanziamento pubblico per il cinema e lo sport, prevede sanzioni pesanti e galera per chi scarica da Internet file musicali anche per uso personale; e introduce una tassa su masterizzatori e software di masterizzazione. Provvedimenti che tutti gli esperti, esclusi i rappresentanti delle case discografiche, hanno ritenuto sbagliate.
Il decreto quindi è passato, ma i malumori serpeggiavano da più parti ieri al Senato, anche se solo la sinistra più intransigente (Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e partito Di Pietro) ha votato contro; mentre il Centosinistra si è astenuto e la maggioranza ha votato a favore. In pratica, i parlamentari, lo stesso Urbani d'accordo, si sono impegnati a preparare una nuova legge che apporti le necessarie modifiche. Tra queste togliere la tassa sulla masterizzazione e l'obbligo del bollino su tutti i materiali soggetti a diritto d'autore. L'impegno preso dal Governo è di avviare l'iter della nuova legge entro un paio di settimane. D'altra parte non c'era ormai molto da fare, nonostante le manifestazioni organizzate fuori da Palazzo Madama e i 750 emendamenti presentati dal Verde Fiorello Cortiana, costretto a ritirarli, a causa del contingentamento dei tempi che avrebbe neutralizzato gli sforzi.
Quanto messo all'ordine del giorno, non obbliga nessuno a mantenere la parola, ma visto le molte perplessità  emerse, che lo stesso Urbani in qualche modo ha ritenuto giustificate, e l'impegno preso da tutti i capigruppo, si può ottimisticamente sperare che il Governo possa porre a breve rimedio. I Verdi e tutti gli altri partiti che si sono opposti, non hanno comunque intenzione di abbassare le “armi”.
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:-P ... e per quanto riguarda il "deposito" dei siti Internet?
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
"Più forte del destino"
motto del 120° btg. f.arr. Fornovo
http://fanteriadarresto.altervista.org/
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boh...aspetta che venga pubblicato sulla gazzetta, vediamo se fanno quest'altra legge...mah...vogliono cercare di ingabbiare una cosa che non si lascia mettere in gabbia, intanto nasce una rete alternativa.
per me non ce la faranno mai, internet è libero e libero resterà 
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