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axtolf
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Fosse Ardeatine, 60° anniversario.

(ANSA)-ROMA,24MAR-I nomi delle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine sono risuonati nel piazzale del Sacrario durante la cerimonia per il 60/o anniversario. Presenti il Presidente Ciampi con le piu' alte cariche dello stato. 'Ricordare e' un dovere di onore a chi e' caduto',ha detto il leader Ds Fassino. 'E' bello che sia ancora vivo il ricordo', ha commentato Martino. Il rabbino capo di Roma Di Segni, ha celebrato la cerimonia di commemorazione insieme al cappellano militare dello Stato Maggiore dell'Esercito. /writer



Le fosse Ardeatine

Il 23 marzo 1944 in un'azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaioleggere. Accuratamente preparata, l'azione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc.
In seguito all'azione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo l'intero quartiere nel quale si era svolta l'azione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità  della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. Leccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo l'azione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso.
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Tratto da un altro forum, i nomi dei militari che caddero alle Fosse Ardeatine
http://www.comandosupremo.com/phpBB2/vi ... .php?t=959
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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claudio
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Vorrei precisare che nell'attentato persero anche la vita 6 civili innocenti dei quali non viene fatta mai menzione.
Inoltre le direttive personali di Hitler riferite per questo attentato cittadino (il più vasto compiuto in Europa)erano di far fucilare per rappresaglia 50 ostaggi per ogni soldato ucciso. L'intervento dell'ambasciatore tedesco a Roma e dei rappresentanti del Vaticano riuscirono a far scendere il numero a 10.
I 5 ostaggi uccisi in più pur riconosciuti in numero superiore a quanto stabilito (330) furono eliminati in quanto testimoni scomodi. Le stesse autorità  fasciste ed i parenti delle vittime non seppero nulla di preciso di quanto era successo sino alla liberazione di Roma da parte degli americani con la scoperta dell'eccidio.
Questi ed altri particolari interessanti sono andati in onda il 23 mattina su Rai 3 nel corso della trasmissione "La Storia siamo noi".
Alpino Perino Claudio
Cdo Brigata Alpina Taurinense
SM - Ufficio Servizi
3° 72

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