Il Bat... che dire, ho dei ricordi un po' contrastanti. Da un lato non posso fare a meno di ricordare le tante punizioni (poche meritate, le altre proprio no, secondo me) nè il fatto che di moccoli gliene ho tirati dietro parecchi (non solo da me, in questo la Batteria era decisamente un perfetto Coro Alpino
).
Molto iperattivo, scattante, ginnico e ca**uto, con un bel cagnolino (davvero bello il Pinky, si chiamava così) che a volte si portava in Caserma. Molto beneducato, il cane, non dava mai fastidio a nessuno, nè il Capo si sarebbe mai permesso di dire a qualcuno di fare qualcosa per il cane. In questo genere di cose il Bat, devo riconoscerlo in tutta sincerità , era di una correttezza esemplare. Inoltre era molto prodigo per quanto riguardava le licenze: di solito se c'era la possibilità , perlomeno in 36 ti mandava a casa durante il fine settimana. Il suo concetto era che aveva a che fare con professionisti (fate conto che parlo dell'86), che avevano firmato (più o meno sapendo che cosa facevano) una liberatoria per eventuali infortuni/morte, che radio naja diceva essere equiparati ai Sottufficiali (non per la paga e cose del genere, ma per la mensa ad esempio) per cui riteneva assurdo tenere la gente in Caserma se non c'era nulla da fare: meglio che si andasse a casa e ritornare in forma per un'altra settimana di addestramento (sb****re lamette era il termine. So che fa schifo e quindi cancellatelo pure se è troppo). Per questo suppongo che, forse anche con l'aiuto dei Marescialli (due uno Capo e l'altro Aiutante, grande uomo quest'ultimo) egli si prodigasse per evitare alla Batteria il più possibile i servizi "pallosi" di Caserma/Guarnigione (gurdia, corvée, polveriera, PAO, Prontezza Operativa eccetera). Noi avevamo altro da fare: essere sempre pronti a partire in tempo zero (e lo eravamo) ed essere sempre al top delle condizioni addestrative e ritengo che lo fossimo. Prova ne sia che quando facemmo la valutativa di Gruppo, per noi fu una passeggiata, gli altri trovarono eterno.
Era anche un po' str***o però, come ho detto all'inizio, e di sicuro la mia opinione quando mi congedai non era positiva, anzi al contrario.
Solo che ora, dopo questi anni, se sono divenuto quello che sono (non è per piaggeria intendiamoci, credo di essere abbastanza obbiettivo) con capacità di sopportazione non indifferenti, e conscio del fatto (essenziale secondo me) che il limite di ciascuno è sempre un po' più in là di quello che immagini, lo devo oltre che alla mia famiglia e a come questa mi ha educato, anche al Bat.
Per quanto riguarda il famoso Generale Emilio Battisti, MOVM, Comandante dell'Eroica Cuneense (cfr il testo di Rasero), la Divisione Martire, credo che il "mio" Capitano, ora Generale, Giorgio Battisti non sia parente. Il Bat è di Mantova e non mi risulta che il Battisti della Cuneense lo fosse. So, però, che il Bat ha un figlio all'Accademia di Modena, di cui, come Colonnello, ha comandato il Regg. Allievi (si chiama così?), prima di andare a Roma a guidare l'Ufficio Piani ed Operazioni dello SME, cosa avvenuta immediatamente prima di essere inviato in Afghanistan. Di parentele eventuali fra i due Battisti, o anche col più celebre Cesare, in caserma non si parlava mai, cose che invece si sarebbe risaputa, grazie a radio naja, se i tra queste persone ci fosse stata una parentela.
Volete sapere altro? Chiedete pure, non mi da fastidio per nulla, anzi: aiuta a ricordare.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86