"Un dolore sordo al ventre: mi guardo e vedo il mio intestino.Una scheggia mi aveva asportato la parete muscolare , mi hanno detto in seguito all'ospedale,procurandomi un taglio di 20 cmt x 30.
Spingendo con la mano sulla pancia, urlai immediatamente "TUTTI FUORI!!!" azionando il comando manuale del portellone, e trascinandomi dietro afferrandolo per un braccio il paracadutista seduto di fianco a me.Lui fece lo stesso con il suo vicino,ed in pochi secondi eravamo fuori.
Il fuoco dei miliziani letteralmente grandinava sopra il cingolato.
Se non fossimo usciti in pochi secondi saremmo morti tutti.Il secondo"rpg" era probabilmente già pronto.
I miei ragazzi uscirono e si disposero a difesa.Stranamente non avvertivo alcun dolore, e rimasi lucido.Ci appoggiammo all'angolo di una casa ,io fui aiutato dal serg BOCCINI,che mi trascinò per le ascelle, dopo che mi ero tolto quello che rimaneva del mio giubbotto antischegge..Avevo Baccaro con la sua testa sulle mie gambe.Gli tenevo la fronte e lo rassicuravo.
Intorno a noi vedevo e sentivo i Paracadutisti che si difendevano.
Il pilota del VCC tenne in moto il cingolato...
Baccaro lentamente perdeva la vita. La sua fronte diventava sempre più fredda.
Intravidi il ten Paglia che si schierò a difesa dei feriti, ingaggiando uno scontro a fuoco furibondo, ed incitando i suoi a coprirsi e ragire.
Zaniolo, con le dita amputate dal dardo che aveva colpito anche Baccaro ,senza un lamento , si appoggiò al muro della casa, con l'arma in mano.
Non potendo sperare nei soccorsi,bloccati lontano da noi, Paglia decise di utilizzare lo stesso cingolato per evacuare la squadra con i feriti....
Mi rialzai, aiutato da Paracadutisti a mia difesa, e mi stesi nel cingolato che era rimasto in moto con il pilota a bordo.Il povero Baccaro di fianco a me.
Durante il viaggio verso l'Ambasciata,protetto dal Capitano Ratti,intervenuto velocemente con un ARIETE, Baccaro mi disse "Ho sete". Giunti al riparo il Medico,parlando con un infermiere disse di Baccaro: " Non c'è più.Se n'è andato" " Mar.Monti