Bella foto,
nevvero. Grazie Marino.
L'interno è quello tipico della postazione 90/50 sf delle opere di fanteria d'arresto.
Interno pitturato completamente bianco: scritte murali ridotte al minimo, ma forse dipendeva il tutto dalla "fantasia" del com.te l'opera.
Partendo dalla foto superiore e da sinistra a destra, si notano:
- in alto il foro per l'uso del visore a periscopio (iposcopio?)
- il visore a fessura richiudibile
- il tubo per le comunicazioni d'emergenza con il piano inferiore (tipo navale?)
- l'attacco a sfera con la culla per il cannone protetta dal telo a sacco
- la trave di sostegno con la carrucola dove scorreva la fune per la messa in batteria e il ritorno in postazione del pezzo (tramite argano ancorato al gancio posto all'estermità opposta fissato al muro)
- la cravatta di sostegno (incernierata) della bdf con la carrucola
- le tubazioni aerazione con l'attacco dei tubi corrugati/facciali.
- la parte posteriore della bdf con il blocco di culatta: si nota chiarissimamente la parte d'ingresso del colpo/proietto
- il sostegno posteriore con carrucola e attacco al blocco di culatta.
Altra cosa che si nota è dove arrivava la bdf all'interno della postazione e lo spazio esiguo di passaggio.
Infatti, mi ricordo che per passare da un lato all'altro della camera di sparo (lato puntatore o lato capopezzo) ci si chinava sotto la bdf stessa.
Per quanto riguarda i ganci murali di cui si è parlato in altro post: non li vedo e, infatti, anche nelle P dell'opera di Craoretto non me li ricordo presenti.
Ciò mi conforta alquanto relativamente alla mia senilità avanzante
Per chi ha scattato la foto alla P1 di S. Martino a Craoretto: si vede qualcosa relativamente a questo?
Come abbiamo già avuto modo di dire in occasione dell'incontro, essendo i ganci 4 di numero e 4 i componenti del cosiddetto "pacchetto" presenti al piano della postazione dove era posizionato il pezzo, propendo quasi sicuramente per l'uso "appendino": sicuramente no per tenere fissi dei cavetti in acciaio che avrebbero ingombrato, così tesi, la zona operazioni dei serventi al pezzo. E poi i ganci, per tener fermi i cavetti, avrebbero dovuto essere girati al contrario, con l'apertura verso il basso.
Giusto che siano incavati e non sporgenti dal filo del muro per non essere pericolosi.
I cavetti per la movimentazione delle griglie erano fissati alla parte superiore della postazione (sulle griglie stesse? onestamente non me lo ricordo), in modo che non dessero fastidio.
Per S. Martino/Craoretto: per la precisione trattavasi della P1.
Oppure ne avete trovati anche vicino alla P2 (quella dal lato opposto della strada davanti alla casermetta)?
Qualcuno mi aveva domandato cos'erano: Paolo, non eri tu?
Risposta: trattavasi della cravatta di sostegno per la bdf. C'era anche la parte che l'avvolgeva.
Nella postazione P pronta attivazione di Subida mi par di ricordare che una delle due è ancora inserita nella trave di scorrimento.
A proposito, grazie a tutti per la partecipazione e la bella giornata di sabato trascorsa insieme nelle Valli del Natisone e limitrofe.
Devo dire, da ultimo, che la visione della casermetta di S. Martino così ridotta e delle sterpaglie e della quantità di rovi e alberi cresciuti nelle vicinanze e sulle postazioni mi ha fatto alquanto male...
Mah, lasciamo perdere ogni commento!