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artiglieria italiana

Saluti Alpini dall'Oklahoma.

Ho una richiesta d'aiuto, nel tempo libero ho intrapreso l'attivita' di volontario presso il locale museo dell'artiglieria antiaerea di FtSill OK, mi dedichero' al settore italiano in allestimento ed all'attivita' di restauro.
Dove posso trovare delle informazioni sull'eventuale attivita' in servizio avendo i numeri di matricola sempre che sia possibile:

un camion Lancia piattaforma per un cannone Ansaldo da 90/53, un cannone Ansaldo mod 34 da 75/46, una fotoelettrica delle officine galileo di Firenze ed una mitragliera Breda da 20mm.

grazie
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m57
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Re: artiglieria italiana

beh per il 90/53 su autocarro Lancia 3RO ne furono costruiti 30 nel1941 e finirono in Africa Settentrionale principalmente come anticarro (anche se avevano una sagoma troppo alta).
tra l'altro il 90/53 armò anche i smv c/c su scafo M41 (30 esemplari usati in Sicilia contro gli americani)
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Re: artiglieria italiana

M57 ti ringrazio, sai dove posso trovare qualche riferimento storico al loro impiego ?
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m57
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Re: artiglieria italiana

No purtroppo non ho indicazioni particolari.
Ho solo delle notizie raccolte qui e la su libri /riviste.
Un gruppo da 90/53 operò con l'Ariete dalla seconda metà  del'41 fino ad El Alamein (ma da alcune parti “sparisce prima”).
In teoria nell'organico dalla div.cor 42 doveva esserci un gruppo da 90/53 ma non ho conferme che la Littorio ne fosse dotata, e neanche la Centauro successivamente in Tunisia.
Entrambe (Ariete e Littorio) ebbero anche un gruppo del celebre 88 tedesco (per l'Ariete il XVIII° divenuto V°/132° e per la Littorio il XXIX° non so come ridenominato)

Dopo i primi esemplari su telaio Lancia 3RO ne furono costruiti 80/90 su telaio Breda 51. Ma di questi ho solo visto delle foto.

:-)(-: Marco
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Re: artiglieria italiana

su "Storia Militare" tempo fa vi era un articolo in due parti su autocannoni in Africa Settentrionale:
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"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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Re: artiglieria italiana

Da una vecchia pubblicazione di Nicola Pignato:
CANNONE DA 75/46 C.A.
Dopo il 1927, per ovviare alla mancanza assoluta di artiglierie contraeree campali moderne, si richiese alla Casa Ansaldo lo studio di una bocca da fuoco del genere, del calibro allora più in uso e adeguata ai progressi dell'Aviazione all'inizio degli anni trenta.
L'Ansaldo realizzò così il pezzo da 75/46, che nel 1934 fu adottato in servizio e prese parte alle Grandi Manovre dell'anno successivo.
Con l'avvicinarsi del conflitto, ne fu richiesto un numero sufficiente per costituire 3 Gruppi per Armata, quindi un quantitativo piuttosto notevole. Ma le solite difficoltà  di finanziamento e di approvvigionamento fecero sì che all'ini¬zio della guerra ne esistessero soltanto 76 complessi, mentre ne erano stati ordinati altri 240 del tipo campale (Mod. 34 e 34 M.) e 232 da posizione (Mod. 40).
Alla fine del 1942, risultavano in servizio 226 complessi campali e 45 da posizione; ulteriori modesti quantitativi erano in allestimento o in commessa
Bocca da fuoco in acciaio, 24 righe destrorse, a passo costante. E costituita da due tubi separabili a freddo; ha otturatore a cuneo con manovra di apertura e chiusura a mano ed automatica.
Affusto del tipo a piedistallo, ribaltabile per il traino sulla piattaforma a crociera. Affustino a forchetta livellabile. Culla a manicotto. Freno idraulico (a rinculo variabile con l'inclina¬zione da m. 1,10 a m. 0,61); ricuperatore idropneumatico: congegno di mira indipendente a linea di mira indipendente. Equilibratori a molla (2).
Graduatore meccanico per spolette con comando a mano.
Nel trasporto, il Mod. 34 viene trainato da un trattore pesante su un carrello ed un avantreno muniti di ruote gommate. Il Mod. 34 M. è simile al precedente, modificato tuttavia nell'installazione (senza avantreno) e nella bocca da fuoco.
Il traino meccanico viene effettuato mediante l'applicazio¬ne al pezzo di una sala di sospensione elastica, con ruote gommate e freni ad espansione comandabili dal trattore mediante trasmissione meccanica.
Il materiale da posizione (Mod. 40) differisce dal Mod. 34 nel freno e manca del congegno di livellamento del supporto del perno a forcella.
In dotazione, nel tipo 34 e 34 M., a batterie autocampali provviste, verso la fine della guerra, di centrale di tiro «Gamma» e stereotelemetro da m. 4, fu impiegato su tutti i fronti di guerra (particolarmente in Africa Settentrionale, 98 pezzi, e in Russia, 54 pezzi), nonché nella difesa della penisola. Pur essendo ottimo, era ormai insufficiente come calibro e come gittata.
CARATTERISTICHE
Calibro in mm./lunghezza in calibri 75/46
Celerilà  di tiro, colpi al minuto -
Velocità  iniziale m/sec 750
Gittata massima sull'orizzonte m. 13.000
Gittata massima nel tiro e.a. m. 8.500
Settore orizzontale di tiro 360°
Settore verticale di tiro da -2° a +90°
Carreggiata m. 1,400
Peso del pezzo in batteria kg. 3.300
Peso del pezzo al traino kg. 4.405
Munizionamento: cartoccio-granata e.a. da 75/46 mod. 34
con spoletta meccanica a orologerìa del peso di kg. 10,643.



CANNONE DA 90/53 C.A.
Nel 1939, data la necessità  di disporre di un pezzo contraereo più potente del 75/46, la Direzione S.T.A.M. fermò la sua attenzione su una realizzazione Ansaldo da 90/50, destinata alla Regia Marina. Precisate le particolari esigenze dell'Esercito, ne seguì la definizione di massima del nuovo cannone c.a. da 90/53.
Nella primavera del 1939 furono ordinate due batterie sperimentali su 4 pezzi, una campale e l'altra da posizione, e in seguito ai risultati ottenuti venne ordinata la produzione di entrambi i modelli in grande serie.
Nel dicembre 1942 furono ordinati 1.087 complessi da 90/53 M. 41P da posizione e 660 da 90/53 Mod. 41C campali, più 57 montati su autocarri (autocannoni da 90/53). Altri 30 furono montati su semoventi.
Nel luglio 1943 erano tuttavia disponibili soltanto 539 pezzi (da posizione e campali) e 29 autocannoni. Molti complessi erano andati perduti per eventi bellici.
Bocca da fuoco di acciaio speciale, con rigatura a passo costante, destrorsa, semplice, con congegno di chiusura costi¬tuito da un otturatore a cuneo orizzontale a funzionamento semiautomatico; chiusura ermetica a bossolo metallico.
Congegno di sparo a percussione (a molla). Affusto a piedistallo; freno di sparo idraulico ad asta e controasta; ricuperatori idropneumatici (2).
Graduatore meccanico di spoletta con funzionamento a mano.
Congegni di puntamento a linea di mira indipendente e alzo indipendente, che permettono il puntamento indiretto, con il pezzo asservito alla centrale (B.G.S.) e trasmissione elettrica e telefonica, ed anche quello diretto (per il tiro controcarri).
La squadra di servizio è costituita da un capopezzo e otto serventi. Il materiale, montato su una propria piazzuola mobile a quattro ruote semipneumatiche, è trainato da un trattore pesante.
Destinato alla difesa contraerea a media quota, fu costitui¬to in batteria da posizione e in gruppi c.a. mobili divisionali e di Corpo d'Armata. Purtroppo, la mancanza di accessori e specialmente la scarsità  di «centrali di tiro» non permisero, unitamente alla cronica penuria di munizioni, di sfruttare in pieno, nella difesa c.a. territoriale, le possibilità  di questo ottimo materiale. Pochissimi rimasero anche i gruppi mobili dello stesso calibro.
Il pezzo c.a. da 90/53, impiegato nel conflitto anche come controcarro, nel dopoguerra è rimasto a lungo in servizio nell'Esercito e nella Marina.
CARATTERISTICHE
Calibro in nini/lunghezza in calibri 90/53
Celerilà  di tiro, colpi al minuto 20
Velocità  iniziale m/sec (granata c.a. ) 830
Gittata massima sull'orizzonte m. 16.700
dittata massima nel tiro e.a. m. 11.400
Settore orizzontale di tiro 360°
Settore verticale di tiro da -2° a +85°
C Carreggia ta m. 1,994
Peso del pezzo in batteria kg. 6.240
Peso del pezzo al traino kg. 8.950
Munizionamento:
cartoccio-granata e.a., del peso di kg. 17,700;
cartoccio-granata a percussione, del peso di kg. 17,950;
cartoccio-granata perforante, del peso di kg. 18,750.

Dop la Guerra armò i seguenti gruppi
CI CII CIII CIII CIV CV

X XI XII
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Re: artiglieria italiana

Vi ringrazio per le informazione, aiutano moltissimo a mettere assieme una cornice di dignita'
alla nostra storia rappresentata negli USA.
Allego alcune foto. Ho cercato disperatamente qualche nr di serie o matricola, ma i "restauratori" hanno fatto un gran bel lavoro. Comunque si va' avanti, ed l'Autocannone Lancia e' un pezzo d'Italia anche lui .
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da quello che ho visto su internet, questo e' il battistrada originale pirelli per questo mezzo
da quello che ho visto su internet, questo e' il battistrada originale pirelli per questo mezzo
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Lancia 3RO, Ft Sill OK
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Re: artiglieria italiana

questo pezzo italiano da 80mm, avrei una domanda: alla Folgore ed altri reparti, invece dei 47/32, perche' non venne dato questo pezzo, anche se anziano, con un proiettile EP avrebbe probabilmente fermato gli Sherman. Vedendolo e toccandolo e' la prima cosa che mi venne in mente.
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Re: artiglieria italiana

Bella domanda.
Si combatteva anche con le prede belliche della guerra 15-18.

Ho sempre saputo che la migliore difesa c/c è il carro. Tu nomini gli Sherman, noi cosa avevamo?
....e munizioni....e carburanti? Noi abbiamo fatto in Russia l'ultima carica a cavallo.
Gran gesto da esserne orgogliosi ma ce le vedi le armate alleate che liberano l'Italia caricando i Tedeschi. Le salmerie sono un'altra cosa.
Perdona lo sfogo. Che non stavamo ben messi sono cose che sai anche tu e non per criticare la tua originaria proposta.
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Re: artiglieria italiana

Gio,
ho non mi sono espresso correttamente oppure hai frainteso la mia domanda, la mia e' curiosita' storica dopo aver visto questo pezzo abbastanza compatto ( che adesso so' essere lo Skoda del 15/18, il fatto che dica Ansaldo concessione Pozzuoli sulla culatta mi ha confuso ) e assolutamente non una critica. Per cui data la compattezza del pezzo ( ed un ipotetico uso aviolanciabile ) mi sono chiesto se invece dei 47mm la Folgore avesse avuto questo 75mm chissa' come sarebbe andata ed ero curioso se qualcuno sapesse i perche' dell'assegnazione. Se ben mi ricordo " Centomila gavette di ghiaccio" riporta l'uso anticarro di questi pezzi.

In famiglia abbiamo un reduce della Bologna, ed i racconti sull'impotenza c/c del 47/32 di quest'ultimo mi hanno sempre impressionato, ogni volta che vedo un cannone italiano non posso fare a meno di ricollegarmi alle sue esperienze e "cercare di aiutare".
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Gio
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Re: artiglieria italiana

Ti sei espresso correttamente e ho capito benissimo infatti ho risposto: -belle domanda-.
Poi, ma solo poi, e saltando una riga come per parlar d'altro, mi son sfogato sulla situazione italiana nella 2^GM.
Saluti.
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Re: artiglieria italiana

chissa' se il nostro Autocannone ha inspirato gli americani a fare l' Honest John
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Re: artiglieria italiana

bhe...in effetti gli somigliaun pochino... :mrgreen:
non rimpianti, ma solo sane nostalgie.
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Re: artiglieria italiana

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