1°San Giusto ha scritto: ↑ven dic 21, 2018 8:33 pm
Effettivamente guardando la frequenza dei servizi di guardia mi chiedevo quanto tempo rimanesse per l'addestramento e se questo distaccamento costituisse un caso particolare nell'ambito dei Reparti d'Arresto. Immagino che durante i turni di servizio vi fossero anche degli allarmi e delle attivazioni della difesa come avveniva per altri distaccamenti di cui si è parlato. Data la vicinanza del confine veniva svolto anche il servizio di pattugliamento e osservazione lungo la fascia confinaria?
Credo che l'attività di guardia si alternasse e si abbinasse all'attività addestrativa al distaccamento di guardia. Al di là delle "continuative" cioè le esercitazioni per l'attivazione dell'intera opera con uomini, armi e mezzi mobilitati dalla caserma per due giorni, venivano eseguite le attivazioni delle postazioni di primo impiego (1 P e 1 M) dal personale di guardia. E' probabile che le stesse venissero programmate dal comandante di compagnia e svolte alla sua presenza o comunque ordinate su sua improvvisa ispezione. Il personale, in funzione dei propri incarichi, doveva trasportare alle postazioni armi, munizioni, strumenti di puntamento, materiale di mascheramento; rimuoveva le coperture, installava le dotazioni alle postazioni, le mascherava. Attività che venivano cronometrate.
Poi c'erano le attivazioni d'opera con preavviso minimo di uno o due giorni ordinate e verificate dall'ufficio Fortificazioni di Udine.
Ritornando al pacchetto di guardia al distaccamento, di norma venivano svolti 2 servizi di pattugliamento postazioni giornalieri lungo itinerari prefissati: controllo integrità accessi al bunker ed ispezione dei locali interni.
Non si svolgevano attività di pattugliamento esterne. Il pattugliamento a piedi lungo il confine veniva svolto da personale di caserma in abbinamento a Finanzieri o Carabinieri. Non so se la fanteria d'arresto venne assegnata a tali attività di pattuglia, cosa che sicuramente riguardava i meccanizzati.