Ecco qui il programma completo della manifestazione. Il giuramento è in occasione della 9° festa del battaglione Cividale.
9°Raduno Battaglione Cividale
15 - 16 Gennaio 2005
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE
Sabato 15 Gennaio 2005 - A CIVIDALE DEL FRIULI (UD)
Ore 10.30 Partecipazione al Giuramento Solenne dei VFA dell'8° Reggimento Alpini
Ore 17.00 Presso il Teatro Ristori: Assemblea annuale dell'Associazione "Fuarce Cividat"
Ore 18.30 Onore ai Caduti al Monumento di Via Marconi
Ore 20.45 Teatro Ristori: concerto del Coro Monte Nero e della Banda Alpina di Orzano; durante la serata ci sarà una presentazione di Uniformi storiche degli Alpini
Domenica 16 Gennaio 2005 - A CIVIDALE DEL FRIULI (UD)
Ore 10.30 Alzabandiera nella Piazza del Duomo
a seguire S.Messa nella ex Chiesa di San Francesco
Ammassamento in piazza Zorutti
Ore 11.45 Sfilata per le vie cittadine
Deposizione di corona al Monumento ai Caduti dei Btg. Cividale, Val Natisone e Monte Matajur in via 1°Maggio
Rintocco della Campana a ricordo dei Caduti del Battaglione "Cividale" all'interno della Caserma Francescatto, sede dell'8°Reggimento Alpini
Ore 12.30 Rancio alpino in casema (su prenotazione)
Ore 16.30 Ammainabandiera
Gli ex-appartenenti al Battaglione Cividale o al 15° Reggimento Alpini in congedo ed in armi e tutti i simpatizzanti sono invitati alla manifestazione e ad iscriversi gratuitamente in loco all'Associazione "Fuarce Cividat" che ha lo scopo di mantenere in vita la memoria e le tradizioni del Battaglione Alpini Cividale sciolto nel 1995. E' un'altra occasione per rivedersi dopo tanto tempo.
Per informazioni potete contattare la sezione A.N.A. di Cividale del Friuli in Via del Mulinuss 12 33043 Cividale del Friuli (UD)
Indicativamente si, anche se in questo periodo sono a rischio lavoro anche di domenica .
Per una conferma definitiva dovrò attendere almeno venerdì prossimo.
ma certo! anche se non in veste ufficiale, il mio permesso di fine settimana me lo passo a vedere il giuramento dell'11 blocco!!!
Per la cronaca, sono tutti inquadrati nella 216^ Compagnia Controcarri "Val Natisone" - ovvero "La Potente".
Su "L'Alpino" di gennaio si legge che i VFP1 destinati a reparti operativi rimarrano ai RAV una sola settimana.
Allora mi chiedo: dove prestano giuramento?
Ai RAV, con una preparazione di qualche giorno?
Oppure ai reparti di destinazione, dove però presumo saranno in numero limitato?
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Luigi ha scritto:Su "L'Alpino" di gennaio si legge che i VFP1 destinati a reparti operativi rimarrano ai RAV una sola settimana.
Allora mi chiedo: dove prestano giuramento?
Ai RAV, con una preparazione di qualche giorno?
Oppure ai reparti di destinazione, dove però presumo saranno in numero limitato?
Mandi.
Luigi
Ho letto proprio oggi quell'articolo, è scritto che alcuni resteranno al RAR una settimana, altri (quelli destinati ai supporti) 7 settimane.
Più o meno penso succeda come per i VFA: quelli che stanno al RAR pochi giorni, soltanto per la vestizione e l'incorporo, prestano giuramento presso il reparto di destinazione (dove tra l'altro svolgono il periodo di addestramento); quelli che invece rimarranno al RAR per tutta la durata del periodo addestrativo vi presteranno anche giuramento (in pratica quelli destinati ai reparti non operativi)
Riguardo ai VFA, posso portare questo esempio relativo al mio scaglione (gen 04):
brigata artiglieria contraerei, ha fatto solo la vestizione presso il RAR e poi l'addestramento e il giuramento a Bologna presso il reparto d'impiego (121° Ravenna)
brigata genio, rfc Trentino e rfc Friuli, hanno passato l'intero periodo di addestramento e giurato presso il RAR e poi trasferiti ai reparti d'impiego
Figurati! Anzi, grazie per il contributo.
Da quanto hai scritto (che è simile a quanto avevo pensato io), questo non è allora l'ultimo giuramento (almeno pubblico) di un reparto alpino?
A me, prima della lettura de "L'Alpino", avevano detto che tutti i VFP1 avrebbero giurato presso i RAV, cioè con il basco in testa.
Qualcuno ha per caso informazioni su come i VFP1 verranno assegnati ai reparti? Cioè, saranno presenti in tutte le unità o, come i VFA, solo in alcune?
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Luigi ha scritto:Qualcuno ha per caso informazioni su come i VFP1 verranno assegnati ai reparti? Cioè, saranno presenti in tutte le unità o, come i VFA, solo in alcune?
Mandi.
Luigi
Dovrebbero essere assegnati + o - a tutti i reparti.
Quello che non ho capito è se si può scegliere il reparto di assegnazione come accadeva per i VFA o se questo viene deciso d'ufficio.
Leonardo ha scritto:
Quello che non ho capito è se si può scegliere il reparto di assegnazione come accadeva per i VFA o se questo viene deciso d'ufficio.
Penso che l'unica opzione che possa essere esercitata è verso le TT.AA., ma senza indicazione di reparti.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Non mi ricordo chi lo aveva richiesto e su che post.... comunque penso farà piacere a tutti leggere il discorso del comandante dell'8° Alpini, il col. Villi Lenzini, che sono riuscito a recuperare. Aggiungo che in molte parti è simile a quello che pronunciò al mio giuramento e rileggerlo mi fa sempre piacere e , permettetemi, anche un po' di commozione.
"Alpini dell'8°, illustrissimi ospiti, genitori ed amici, a volte pur senza particolari meriti personali la vita ci rende tesimoni o attori di avvenimenti di valenza epocale, oggi è un momento di questi, giurano difatti per l'ultima volta gli alpini di leva figli di quell'esercito di popolo che dall'unità d'Italia nel 1872 ad oggi hanno servito e difeso il nostro popolo, hanno servito e difeso la nostra patria. E' a quell'esercito di popolo che è stato chiesto di pagare il prezzo della libertà di cui oggi tutti godiamo, volontà politica e necessità tecnico economiche hanno affidato dal 1° gennaio 2006 i compiti istituzionali della difesa ad un esercito di volontari. Solo il futuro saprà darci la risposta al grande dibattito sulle scelte che hanno animato questi ultimi anni.
Oggi dopo oltre 35 anni di servizio prestati tutti ai reparti operativi qualche ultima amara esperienza mi affligge e qualche perplessità mi tormenta ma lascio al luogo e tempo più opportuni le riflessioni di un vecchio comandante. Oggi è il vostro giuramento, alpini dell'11° scaglione 2004 e a me che, spettando il compito di raccoglierlo, spetta anche il compito di ricordarvi cos'è e perchè si giura. Il giuramento è forse l'unico atto che unisce nel mondo intero, sotto ogni simbolo o bandiera chi intende porre la propria persona al servizio della comunità o di un ideale. Il perchè lo facciamo va ricercato nelle recondite pulsioni delle energie umane: ogni uomo vuole riconoscersi in qualche cosa e la propria patria, la propria terra, la famiglia, il proprio lavoro, i propri affetti, la fidanzata, gli amici, queste cose sono rappresentazione corrente di tale naturale sentimento d'identificazione. Ma come materializzarlo in un unico simbolo essendo così vasto e complesso? Ecco comparire perciò la bandiera fulcro e simbolo di ogni aggregazone politica e militare. Voi oggi giurate fedeltà al più elevato e significativo di questi simboli: il tricolore, la bandiera di guerra del nostro Reggimento, vessillo tra i più decorati d'Italia. Essa rappresenta, cari ragazzi, tutti i valori più sacri, la libertà e la democrazia avanti a tutti. Riflettete per un momento: tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che desideriamo sono il frutto del lavoro e del sacrificio di migliaia di giovani come voi che, più sfortunati, hanno dovuto combattere e troppo spesso morire affinchè oggi possiamo liberamente esprimerci, lavorare, viaggiare, vendere, comprare ed anche purtroppo dimenticare, dileggiare il loro sacrificio.
Alpini dell'11° 2004 le anime di 25.000 ragazzi della Julia, come voi, caduti per la nostra Patria, per la nostra odierna tranquillità sono simbolicamente avvolti da questo tricolore, essi non hanno gioito della loro gioventù, non hanno avuto una loro famiglia, non hanno fatto in tempo a progettare la loro vita, nè+ tanto meno avevano il telefonino o sono mai entrati in una discoteca, ma ci hanno regalato con il loro umano sacrificio ciò di cui oggi noi dobbiamo andare orgogliosi e fieri: la pace e la libertà di dire e fare ciò che più ci interessa. Riflettete giovani Alpini dell'8°, riflettete e sono certo che concorderete con me circa l'assoluta necessità di salvaguardare con ogni mezzo le nostre libere istituzioni oggi anche obiettivo di malsane idee terroristiche che non troveranno mai spazi perchè ci saranno tanti italiani, tanti cittadini europei, tanti soldati, tanti alpini pronti ad opporsi ad un siffatto progetto impossibile.
Ai vostri genitori che con grande passione vi hanno raggiunto mi rivolgo in conclusione per una rassicurazione e una preghiera: la rassicurazione che sarà mio dovere e mia cura seguire i vostri figli durante questa nuova ed irripetibile esperienza di vita che farà di loro, almeno questa è la mia speranza, farò dicevo di loro dei cittadini onesti, lavoratori, rispettosi delle leggi nonchè dei bravi Alpini. Una preghiera, soprattutto alle mamme, considerateli per quello che sono, uomini e non bambini abbisognevoli di consigli, ma non succubi di inutili imposizioni, figli insomma da aiutare a crescere, non da soffocare attraverso un eccessivo protezionismo. Essi sono il nostro futuro, non il nostro presente o peggio ancora il nostro passato, a ciascuna famiglia ho scritto personalmente, date al mio scritto l'attenzione che merita. Mi scuso per il tempo che vi ho rubato, spero sia stato anche un momento di riflessione, ma purtroppo non accadrà mai più di potersi rivolgere in tal maniera ai giovani italiani chiamati dalla patria perchè oggi è l'ultimo giuramento dell'esercito di leva, è l'ultimo giuramento degli Alpini che il generale Perrucchetti volle, che il generale Cantore esaltò, che la Russia immortalò nella storia, che la repubblica volle tra i suoi figli migliori ad operare nelle prime operazioni di pace italiane nel mondo.
Oggi, straordinariamente, il termine "ultimo" diventa un titolo onorifico, un passaporto per la storia, a me l'onore di potervelo offrire Alpini dell'11° scaglione 2004. Oggi entriamo tutti assieme nella storia delle Truppe Alpine. Ricordandovi che questo vostro giuramento fatto in un paese, in una patria libera non può e non deve dimenticare i cupi tamburi di guerra che rullano all'orizzonte del mondo, il vostro sì alla demopcrazia sia anche un no alle dittature, il vostro sì alla difesa delle istituzioni sia anche un no alle mafie e all'illegalità .
Il vostro sì alla difesa della pace sia anche un no alla violenza gratuita e al terrorismo. Il vostro sì sia la rappresentazione dello slancio e della generosità dei giovani in uniforme verso le mani tese che dal fango del sud est asiatico o dall'assetata Africa si tendono verso l'occidente più fortunato e ricco.
Vi chiamo ora, con orgoglio di comandante e di Italiano, a prestare giurmaneto di fedeltà alla nostra patria."