Io, che sono Comasco, la campana di Bonatti l'ho sentita fin da bambino, non è una novità .
Sarà , poi, che io per indole certe competizioni non le capisco proprio ma sapere chi fisicamente ha messo piede per primo sulla vetta di una montagna mi interessa davvero poco.
Ma non è assolutamente questo il punto, siamo fuori strada...
Quali siano i fatti reali noi non lo sapremo mai
Sbagliato, leggi il libro che ho citato prima e li saprai.
Comunque il libro è di una delle (almeno) due parti, ergo non è la verità rilevata.
A me, fortunatamente, hanno insegnato che in questi casi bisogna SEMPRE intercalare un "secondo me", "nella mia opinione", per sottolineare il fatto che si dà un'opinione PERSONALE. Chi non lo fa si eleva automaticamente al di sopra delle parti e in certi casi, come questo, i suoi giudizi suonano tanto presuntuosi quanto irritanti.
tanto per dimostrarti quanto fossero sconosciuti gli argomenti di Bonatti: solo a te, mi sembra.
Non mi sembra di aver riferito niente che possa far pensare che gli argomenti di Bonatti siano a me (e solo a me!) sconosciuti. Questa per esempio è una frecciata gratuita che ti potevi risparmiare e cui passo sopra con tranquillità .
Se la storia di Bonatti l'hai sentita dalla sua stessa voce come fai a dire certe cose?
Il libro ti invito a leggerlo TUTTO, non solo una recensione di un sito internet.
Scoprirai che la versione di Bonatti, mai presa in considerazione da nessuno,
è proprio la verità rivelata e ampiamente documentata.
E per finire:
In ogni caso, la storia dell'alpinismo è costellata di lutti dovuti agli errori dell'uomo, fallace per definizione
Fallace per definizione ci sta, ma per volontà ?
Compagnoni e Lacedelli hanno
deliberatamente abbandonato Bonatti e Mahdi al loro destino temendo che il primo potesse prendere il posto di un Compagnoni malmesso per l'assalto finale alla vetta.
Ora, a più di 8000m e perdipiù senza ossigeno ci sta che si perda di lucidità e si facciano delle grandi ***ate; Bonatti lo sapeva e infatti non si aspettava altro che una pacca sulla spalla e un semplicissimo "Scusa".
Ma di più potè l'orgoglio e la vanità , e anzichè una pacca sulla spalla arrivò una vagonata di m***a. Un atteggiamento, da parte di Compagnoni soprattutto, che a tutt'oggi dinanzi all'evidenza dei fatti non è mutato di una virgola, basti pensare a cosa ha dichiarato quest'ultimo riguardo alla recente ufficializzazione da parte del CAI dell'unica verità rivelata, quella di Bonatti, volenti o nolenti.
alp. David Fanicchi