Nuova impresa gloriosa dei pacifinti senza se e senza ma, ora senza incertezze si passa a fischiare l'Inno di Mameli al Quirinale in occasione del cambio della Guardia.
Non ci volevano particolari studi post universitari per ipotizzare anche questo, mi sembra l'ulteriore prova che siamo davanti ad un preciso disegno politico, alimentato anche dalle "autorevoli voci" di chi soffia sul fuoco urlando la speranza che la guerra duri a lungo (ne traggo la conclusione che anche per questi signori le vittime della guerra, di ogni parte siano, sono incidentalmente degli "effetti collaterali").
Bella prova anche del Governo che nella migliore tradizione democristiana si barcamena fra la "non belligeranza" (evocando i discorsi di Piazza Venezia) e l'assicurazione alla nazione che i paracadutisti americani di Vicenza non saranno impiegati in operazioni offensive (sigh!).
Personalmente, tanto per notizia, ho mandato una email alla Setaf di Vicenza per esprimere la mia solidarietà a quei ragazzi (che per cinquanta anni sono stati schierati nel nord/est a difesa delle nostre case)!