claudio75 ha scritto:Detto in caratteri in chiaro il messaggio?
Dobbiamo essere subordinati in eterno?
( qui dovrei inserire una faccina emiticon che non è prevista nel menu)
In effetti la mia risposta era un po' di corsa; per altro questo "eterno" pare un'aperta provocazione alla mia logorrea
Scherzi a parte, io penso che la domanda da porre, più correttamente, sia questa:
vogliamo essere subordinati in eterno?
E la risposta, per conto mio, è semplice: sì, lo vogliamo, di sicuro fino a quando penseremo - insieme ad un mucchio di altre fesserie che ci hanno fatto credere essere la verità rivelata - che un paio di manifestazioni e qualche protesta bastino a mutare una tale situazione.
Questo è per me il nodo centrale. Il resto viene da sè, e per la verità richiederebbe la stesura di un paio di libri solo per una descrizione generale.
Accenno solo, e molto velocemente, ad un tema spesso presentato in maniera distorta (che novità ).
Quello anglosassone è un impero, piaccia o meno (o meglio, è un contro-impero, ma spiegare il perchè di ciò porterebbe a toccare altri ambiti; e del resto Federico lo ha in pratica già fatto nella discussione "Clandestini").
Basta vedere la diffusione che ne ha la lingua, o il costume, per capire che è così. Perchè non ci sono solo inglesi o australiani, che in esso hanno piena cittadinanza; ci sono gli alleati più fedeli, gli italici potremmo dire, come sono i belgi e gli olandesi, quelli un poco più tiepidi, quando non del tutto infidi, e le incognite. E poi l'
"Hic sunt leones", naturalmente.
Ora chiedo: Roma era forte solo per la spada? No. Era forte anche - e forse soprattutto - perchè attraeva. Perchè in un mondo selvaggio dava legge e ordine.
È lo stesso potere di attrazione che ha la retorica della democrazia e della libertà ; anzi, è ancora più forte, perchè si avvale di mezzi neppure immaginabili dai Romani.
Il problema, e qui mi ricollego alla tua domanda, risiede nel fatto che la spada agisce prima dell'attrazione.
I Galli prima vennero sconfitti sul campo, poi si integrarono. E lo stesso è accaduto all'Europa: prima annientata in battaglia, solo poi in gran parte assorbita nell'
american way of life. Ma quando ciò avviene i nemici di ieri sono spesso gli ultimi difensori dell'impero cadente, da Stilicone giù giù fino alle Waffen SS francesi della "Charle Magne" fra le rovine di Berlino.
A questo punto l'obiezione è scontata: come si può ritenere efficace l'opposizione all'impero anglosassone di chi ormai pensa, veste, studia, lavora, mangia, sogna, prega come gli anglosassoni?
Per addestrare un esercito, si parte dalle manovre a partiti contrapposti a livello di corpo d'armata, o si prendono le reclute e si insegnano loro i primi rudimenti formali, saluto, attenti, riposo?
Insomma: a cosa serve protestare contro la "Del Molin", se poi nella terra di Dante il ministero del lavoro è divenuto del
welfare?
Chiudo questo coacervo di amenità , per il quale mi scuso, con l'osservare che il tema di questa discussione è molto più legato di quanto sembri a certi aspetti trattati in "Clandestini".
In cauda venenum.
Chi - abbindolato dalla propaganda di malta e cazzuola - ha contribuito ad annientare l'ultimo impero legittimo d'Europa, non merita che di sottostare impotente alla sua caricatura anglofona. Puro contrappasso.
Fà¼r Gott, Kaiser und Vaterland
Mandi.
Luigi