Comunque chi indossa una divisa e parte per una missione deve tenere conto del rischio di affrontare determinate situazioni pero' rimane l' apprensione sapendo da parte di chi scrive da casa che li abbiamo un nostro caro amico Alpino insieme a tutta la JULIA impegnati in situazioni disagiate ed molto rischiose.Pertanto posso solo augurare a chi sta la un sincero in bocca al lupo e occhio alla Penna.
Forza Ragazzi
Claudio
Franz ha scritto:Certo che queste belle disquisizioni interesseranno moltissimo ai nostri Alpini che combattono in Afganistan...
Non essere così caustico Franz!
Si tratta pur sempre di argomentazioni strettamente collegate con la nostra missione e ne rivela anzi il carattere spiccatamente italiano dell'approccio.
Inoltre la discussione su questo argomento non prescinde dall'incondizionato appoggio e dalla accorata partecipazione che noi tutti abbiamo verso i Nostri in Afghanistan ed in tutte le altre parti del mondo ove siamo presenti.
Naturalmente senza offesa a Franz.....
Franz ha scritto:Certo che queste belle disquisizioni interesseranno moltissimo ai nostri Alpini che combattono in Afganistan...
Non essere così caustico Franz!
Si tratta pur sempre di argomentazioni strettamente collegate con la nostra missione e ne rivela anzi il carattere spiccatamente italiano dell'approccio.
Inoltre la discussione su questo argomento non prescinde dall'incondizionato appoggio e dalla accorata partecipazione che noi tutti abbiamo verso i Nostri in Afghanistan ed in tutte le altre parti del mondo ove siamo presenti.
Naturalmente senza offesa a Franz.....
Questo lo aveva aperto Vladimr per raccontarci la sua vita in prima linea e poi si è aggiunto anche Alberto da Herat... un collegamento diretto con i nostri alpini al Fronte?
Troppo bello, ma va bene così!
Se non fossimo un Paese che oramai ha deciso di abdicare ai suoi Valori fondantiche niente avrebbero da spartire con ideologie, conti economici ed individualismo egoistico, questa discussione dovrebbe pantografa essere presente in ogni via, borgo, paese, città di ogni regione.
Ognuno di noi può avere le sue personali idee sulle scelte politiche e governative ma al di la' di queste, un soldato, una compagnia, un battaglione che in uniforme ed in armi scende nell'agone con la nostra Bandiera deve sempre e comunque essere difeso, protetto, amato, encomiato dalla gente della sua Patria.
In Afghanistan ci sono i nostri soldati, i nostri figli, fratelli, padri, portano le nostre stellette, legame indissolubile che ci unisce al di la' della conoscenza, dell'età , della provenienza.
In Italia noi, la gente, dovremmo essere la loro naturale spalla amica, il confidente, l'aiuto e sostegno.
Un rapporto che vada oltre le spesso sterili ed asettiche cerimonie ufficiali inventate a compiacimento degli opportunisti di turno per i media sempre presenti quando c'è da far audience.
Righe forse retoriche queste? La risposta poco mi preoccupa!
P.S. Che dice la stampa di oggi, 26 gennaio, anniversario di Nikolajewka, nome e data di eterno ricordo per tanti nostri Caduti in terra russa?
SIGNORI, HO RECUPERATO OGGI LA BANDIERA CHE HA ACCOMPAGNATO IL CORPO DEL POVERO LUCA SANNA NEL VIAGGIO DA BALA MORGHAB AD HERAT.. LA CONSEGNERO` AL COMANDANTE DELLA 6 CP APPENA LO VEDRO`. SPERO TROVERA` DEGNA COLLOCAZIONE IN ITALIA TRA I RICORDI PIU` CARI DEL BATTAGLIONE..
ESSERE ALPINO NON E` UN LAVORO.. E` UNA VOCAZIONE CHE SI RINNOVA OGNI GIORNO
Buongiorno,
condivido e sottoscrivo Jolly 46 .
Se una persona , una famiglia , una Nazione non ricorda il suo passato , non riuscira' ad avere un degno futuro.
Ho visto recentemente la Nostra Bandiera venir bruciata in una piazza italiana...... ed ho pianto.
Cordialmente.
Giorgio
Bruciare il Tricolore è un reato, se in quella piazza c'erano le forze dell'ordine avrebbero avuto l'obbligo di intervenire e denunciare i vandali, ma oggi tutto ciò è retorica secondo molti, anzi tutto quello che riguarda l'amore per la Patria è retorica. A me certi valori sono stati insegnati in famiglia fin dall'infanzia, poi a scuola ed infine a naja, e oggi quando sento l'Inno di Mameli mi si drizzano i peli sulle braccia e ancora di più se in presenza del Tricolore, provo rabbia invece quando sento che alcuni ne farebbero un uso igenico. Di questo passo chi sa dove andremo a finire!
Caro Giulio condivido in toto il tuo post.Restando in tema i nostri Alpini sono la e qui l'argomento principalesono le facende Berlusconiane elezioni case all'estero,e intanto qui in Veneto siamo passati da 80 a 120 milioni di ore di Cassa Integrazione ivi compreso anche il sottoscritto.Spero in un futuro migliore ma ci vorranno anni prima di riuscire a intravedere un barlume di stabilità economica e intanto si tira avanti in qualche maniera,la volontà di fare certo non manca da solo fastidio vedere e sentire certi argomenti da dei politici chiusi nei loro salotti che sperperano tempo e denaro pubblico per poi ottenere solo visibilità mediatica.
Claudio
weasel ha scritto:SIGNORI, HO RECUPERATO OGGI LA BANDIERA CHE HA ACCOMPAGNATO IL CORPO DEL POVERO LUCA SANNA NEL VIAGGIO DA BALA MORGHAB AD HERAT.. LA CONSEGNERO` AL COMANDANTE DELLA 6 CP APPENA LO VEDRO`. SPERO TROVERA` DEGNA COLLOCAZIONE IN ITALIA TRA I RICORDI PIU` CARI DEL BATTAGLIONE..
Bravo Comandante e grazie,
queste a qualcuno sembreranno piccole cose o retorica ma sono importanti per noi Alpini.
Ciao Franz, certo che per noi è molto importante, siamo stati abituati da piccoli a certi valori, e nessuno mai riuscirà a farci cambiare opinione nemmeno con la tortura, ma alle nuove generazioni chi lo imparerà ? C'è qualcuno che ci tiene ancora, il 4 novembre scorso per esempio il sindaco insegnante del mio paesino a voluto portare le scolaresche davanti al monumento ai caduti insieme al gruppo Alpini per farli assistere alla cerimonia della posa della corona, le maestre avevano fatto imparare a memoria ai bambini la Leggenda del Piave, e stata una cerimonia bellissima. Certamente lo hanno fatto anche altri paesi , poi gli Alpini vanno nelle scuole anche a fare qualche lezioncina particolare sulle guerre ma non basta ancora per frenare la deriva delle persone verso il menefreghismo. La leva serviva anche a questo.
Claudio Zanetti ha scritto:Caro Giulio condivido in toto il tuo post.Restando in tema i nostri Alpini sono la e qui l'argomento principalesono le facende Berlusconiane elezioni case all'estero,e intanto qui in Veneto siamo passati da 80 a 120 milioni di ore di Cassa Integrazione ivi compreso anche il sottoscritto.Spero in un futuro migliore ma ci vorranno anni prima di riuscire a intravedere un barlume di stabilità economica e intanto si tira avanti in qualche maniera,la volontà di fare certo non manca da solo fastidio vedere e sentire certi argomenti da dei politici chiusi nei loro salotti che sperperano tempo e denaro pubblico per poi ottenere solo visibilità mediatica.
Claudio
Ciao Claudio condivido. Vai a vedere la posta o continuato lì.
Visto ieri sera sul circuito televisivo video music un filmato che non mi avrei mai aspettato di trovare li e che mi ha dato parecchia soddisfazione.Si trattava della storia di un giovane alpino del 8° della JULIA di Cormons in servizio permanente il quale parlava con orgoglio di apartenere alla JULIA di suo padre anche lui alpino della 72° compagnia del nonno morto in guerrra e della vita militare e le varie missioni svolte all' estero.Durante l'intervista parteciparono altri alpini in congedo che spiegavano il sacrificio e l'apartenenza alpina e i vari legami forti di gruppo,posso dire un servizio televisivo semplice ma per me toccante e ben fatto.Non sarebbe male secondo me continuare con questo filone anche in altre reti.
Claudio