simplex ha scritto:Dopo aver letto ste cinque paginate piene di storia, concetti e porolone difficili, ho capito una sola cosa, il perchè l'Italia và cosi male!!! i nostor pèdor ien mort par quel!!!! povr'Italia.....
Bravo Lorenzo.
Riguardo a Simplex, dovrebbe spiegare meglio le ragioni del suo disappunto: da come scrive sembra proprio che il male oscuro dell'Italia sia incarnato da quei poveri fessi che in una società liquida impregnata di corruzione, mistificazione e opportunismo, incapace quindi di vivere coerentemente, si arrischiano disgraziatamente ad interrogarsi sui motivi per i quali, appunto, l'Italia come entità geografica è ben individuabile mentre l'Italia come nazione, e quindi gli Italiani, deve ancora raggiungere il giusto livello di una non ben definita omogeneizzazione (magari la stessa che già si riscontra invece all'interno di Alitalia, Corte Costituzionale e FF.AA., per caso?).
Ed io,
pòro mona, che credevo il contrario...
Grazie a lei ho finalmente capito di essere indegno a varcare le soglie del Sacello della Prima Armata, o del Leiten di Asiago, e per quest'anno eviterò di turbare con la mia nefasta presenza le cerimonie all'ombra della Colonna Mozza, sempre più disertate in questi tempi segnati dallo sventolio compulsivo di tricolori
Meid in Cià ina.
Ai fatti documentati, o alla semplice presa di coscienza, che può certamente irritare le anime belle ma dalla quale può comunque scaturire uno slancio verso un futuro equo scevro di pelose ipocrisie, si preferiscono gli slogan plastificati, penosamente didascalici, da recitare e da inculcare a forza, così come si insegna solamente ai merli indiani.
A forza di ripeterli può darsi che uno finisce pure per crederci.
P.S.: con
questo si vuole garantire un minimo di
par-condicio, dato il tenore anti-legaiolo di certa facile retorica rivolta contro i casi più eclatanti di delirio
celodurista.