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piemont
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Re: Dal lontano Afghanistan

Vladimir so chi è nel forum, ma Alberto che nick ha?
Tire e tas
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Pepsi
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Re: Dal lontano Afghanistan

Mi unisco a tutti quelli che stanno soffrendo per la scomparsa del nostro caro Alpino.Un pensiero particolare va ai suoi genitori, sono sicuramente loro che soffrono di più.
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Re: Dal lontano Afghanistan

Pepsi ha scritto:Mi unisco a tutti quelli che stanno soffrendo per la scomparsa del nostro caro Alpino.Un pensiero particolare va ai suoi genitori, sono sicuramente loro che soffrono di più.
Un altro giorno triste per l'Italia e per il suo Esercito, in particolare la grande Famiglia Alpina. Fa male constatare come la morte arrivi in maniera così subdola- almeno dalle prime notizie provenienti dall'Afghanistan - che per noi occidentali risulta inconcepibile e per questo estremamente difficile da contrastare.
E' evidentemente un contesto del tutto avulso dai nostri canoni comportamentali e mi rendo conto non possa essere spiegato a parole ma solo vivendolo sul campo. C'è solo da sperare che il sacrificio di tanti coraggiosi non sia vano e che dai Vertici non venga risparmiato ogni sforzo per limitare ragionevolmente i rischi e contestualmente rendere disponibili tutte le risorse atte a contrastare adeguatamente le azioni ostili.
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weasel
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Re: Dal lontano Afghanistan

ciao ragazzi.. ieri e oggi sto facendo cose che non avrei voluto fare.. sapete che cosa orribile e` togliere dal rapportino della forza uno dei tuoi perche` e` andato avanti per colpa di qualche stronzo? il mio e` un ruolo marginale rispetto al tutto e gia` mi sento male..pensate al dolore di una moglie sposata da 4 mesi.. a lei bisogna stare vicino..sappiate pero` che in perfetto stile alpino la camera ardente e` composta e silenziosa e le polemiche, (cosi come quei fottuti giornalisti che oggi hanno dedicato 16 minuti a berlusconi che tromba con le minorenni e 3 minuti a luca)rimangono fuori..
ragazzi non dimentichiamoci dell` altro ragazzo, classe 1990 che adesso sta combattendo per portarsi a casa con le sue gambe.. ieri notte l`ho accompagnato insieme ai medici nel miglior centro chirugico che si possa immaginare.. pensiamo anche a lui.. altri eroi in cielo non ne abbiamo bisogno..
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Re: Dal lontano Afghanistan

LANCIO UN APPELLO.. PENSIAMO, DA SINGOLI, DA ALPINI, COME ANA, COME FORUM O COME PARE A VOI AD UN MODO CONCRETO PER STARE VICINO IN PRIMIS ALLA MOGLIE DI LUCA SANNA E SICURAMENTE ANCHE AL FERITO E ALLA SUA FAMIGLIA.. GLI ALPINI IN QUESTO TIPO DI INIZIATIVE NON SONO SECONDI A NESSUNO.. FACCIAMO VEDERE CHE ALMENO NOI NON CI DIMENTICHIAMO DELLE PERSONE VALOROSE COME IL RESTO DEL PAESE..
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Hellis
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Re: Dal lontano Afghanistan

weasel ha scritto:ciao ragazzi.. ieri e oggi sto facendo cose che non avrei voluto fare.. sapete che cosa orribile e` togliere dal rapportino della forza uno dei tuoi perche` e` andato avanti per colpa di qualche stronzo? il mio e` un ruolo marginale rispetto al tutto e gia` mi sento male..pensate al dolore di una moglie sposata da 4 mesi.. a lei bisogna stare vicino..sappiate pero` che in perfetto stile alpino la camera ardente e` composta e silenziosa e le polemiche, (cosi come quei fottuti giornalisti che oggi hanno dedicato 16 minuti a berlusconi che tromba con le minorenni e 3 minuti a luca)rimangono fuori..
ragazzi non dimentichiamoci dell` altro ragazzo, classe 1990 che adesso sta combattendo per portarsi a casa con le sue gambe.. ieri notte l`ho accompagnato insieme ai medici nel miglior centro chirugico che si possa immaginare.. pensiamo anche a lui.. altri eroi in cielo non ne abbiamo bisogno..
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Scusami Alberto se mi rivolgo a te in seconda persona.
Leggo nelle tue parole il giusto rammarico nella constatazione di un paese che vi manda in guerra, e poi vi gira le spalle.
Sono cazzi vostri, noi vi paghiamo per andarci: vi trattiamo come si trattano le mignotte fuori dal motel.
Siamo un paese di irresponsabili, e probabilmente non meritiano gli Alpini dell'8° che in puro stile 'Italian Way' fanno più danni ai talebani che una divisione di M1 Abrams.
Qui in questo covo virtuale, dove non tutti siamo a favore dell'intervento in afganisthan (per certi versi io compreso), riteniamo di essere ben diversi dagli edotti sugli ultimi sviluppi delle acrobazie erotiche della nostra classe politica. Siamo consci della nostra responsabilità  nell'avervi mandato in guerra. E sappiamo bene che non siete voi a supplicare chicchessia per sottrarsi al proprio dovere.
Noi possiamo seminare, nel nostro piccolo, una cultura diversa anche solamente per diffondere una cultura di responsabilità  nei vostri confronti.
Nessuno mendica applausi all'uscita di un feretro da una Chiesa.
Ma al momento la vedo ben dura, sarebbe proprio un cortocircuito mentale; mettiamoci poi lo stereotipo classico dell'Alpino: l'Alpino non rischia la ghirba a migliaia di km da casa, in condizioni in cui a chiunque peserebbe portarsi in tasca un pezzo di pane; no l'alpino è quell'omino chiassoso che beve, canta e si ubriaca (questa è anche colpa nostra).
Non vi resta che tenere fede all'atavico adagio degli Alpini: arrangiarsi.

Per quel che può servire... in bocca al lupo.
Luca
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Re: Dal lontano Afghanistan

Alberto e Vladimir, lo sò che può sembrare banale e sciocco, ma noi idealmente siamo al vostro fianco, siamo orgogliosi di quello che fate, perchè sappiamo che lo fate per onorare il giuramento alla nostra Patria, non finirò mai di ripetere il grazie per quello che fate, che siate Alpini o Fanti, Genieri o Artiglieri, grazie
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Re: Dal lontano Afghanistan

Oggi fatta la stessa constatazione: mi pare le prime 13 pagine -dedicate- al -Reality Berlusca- e solo le 14 e 15 all'alpino caduto.
Comunque il mio cuore è vicino a lui.
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Re: Dal lontano Afghanistan

.......non si puo' che condividere e sottoscrivere il pensiero di "Gio" e "Piemont" . Dove un Tricolore garrisce al vento , la' c'è la Patria.
Grazie ai Nostri soldati, ieri, oggi, domani, sempre!

cordialmente
Giorgio
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Re: Dal lontano Afghanistan

weasel ha scritto:LANCIO UN APPELLO.. PENSIAMO, DA SINGOLI, DA ALPINI, COME ANA, COME FORUM O COME PARE A VOI AD UN MODO CONCRETO PER STARE VICINO IN PRIMIS ALLA MOGLIE DI LUCA SANNA E SICURAMENTE ANCHE AL FERITO E ALLA SUA FAMIGLIA.. GLI ALPINI IN QUESTO TIPO DI INIZIATIVE NON SONO SECONDI A NESSUNO.. FACCIAMO VEDERE CHE ALMENO NOI NON CI DIMENTICHIAMO DELLE PERSONE VALOROSE COME IL RESTO DEL PAESE..
Oltre alle polemiche ed alla solita retorica dei primi giorni, del cordoglio, dei funerali di stato, degli applausi fuori della basilica...
come possiamo rispondere all'appello del comandante di compagnia che ha dovuto " ...togliere dal rapportino della forza uno dei... " suoi Alpini andato avanti perchè ucciso ?
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Re: Dal lontano Afghanistan

Caro Commandante noi vi siamo vicini tutti e rispettiamo al massimo quello che state facendo laggiù,oggi è rientrato in patria la salma del nostro povero Caporal maggiore Sanna.Stringe il Cuore vedere specie per me I' 8° listato a lutto.Purtroppo la dura realtà  del Soldato di prendersi dei grossi rischi permarrà  sempre.Spero per una pronta guarigione per l'altro Alpino ferito.
Come da nostro vecchio motto
O LA' O ROMPI
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Re: Dal lontano Afghanistan

...e intanto sul Corriere riescono a mettere una stronzata pure nelle 4 righe di circostanza: inventato il nuovo grado di Vice Capitano degli Alpini... nemmeno fossero una squadra di pallonari in trasferta.

http://www.corriere.it/cronache/11_genn ... aabc.shtml
Il Corriere ha scritto:«PRIMA LA MISSIONE, POI LE NOZZE»â€ƒ- Intanto oggi arriva il ricordo di un suo commilitone. «Rimandò il viaggio di nozze per seguire questa missione, a cui teneva tantissimo» ha spiegato il vice capitano degli alpini, Fulvio Menegazzo. «Luca era un ragazzo allegro che risolveva tutto con una battuta».
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Re: Dal lontano Afghanistan

io con le parole non sono bravo, il mio pensiero però è molto semplice!
ora più che mai dobbiamo far sentire il nostro motto in tutta la valle!

O LA'... O ROMPI...
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Re: Dal lontano Afghanistan

MA PORCO... PURE IL VICE CAPITANO DOVEVANO INVENTARSI.. COMUNQUE ERA IL SUO EX COMANDANTE DI COMPAGNIA NON IL VICE..
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Re: Dal lontano Afghanistan

Premessa: io penso - parola grossa - che "noi" Occidentali dovremmo essere meno modesti.
Quando si possono vantare realizzazioni come Dresda o "la notte in cui Amburgo morì" non si dovrebbero manifestare complessi di inferiorità  nei confronti del primo talebano che si cela sotto mentite spoglie.
Del resto gli stessi talebani, come noto, sono una pregevole manifattura occidentale.

Quanto alla politica spicciola, i giornalisti si comportano in una certa maniera solo perchè glielo permettiamo.
Se continuano a farlo significa che non ci danno sufficientemente fastidio; vuol dire, in altre parole, che sono un po' come noi, e questa somiglianza ce li fa sopportare.
Quando un Paolo Mieli - ma potrebbe essere chiunque altro - accusa sdegnato il Presidente del Consiglio di turno perchè ha costretto lui e i suoi colleghi a mettere in secondo piano un soldato italiano caduto; e il giorno dopo le nostre proteste non lo hanno costretto nemmeno ad una mezza riga di scusa: è inutile prendersela.
(Perchè dovrebbe scusarsi? Per due ragioni, una logica e una storica. Quella logica è che l'ordine delle notizie è stabilito in teoria dai giornalisti stessi, a meno di ordini superiori a noi sconosciuti; e allora, forse, lo sfondone potrebbe essere illuminante sulla cosiddetta "libertà  di stampa". Quella storica è che quando si proviene da una famiglia dove il costume in guerra è di servire nelle fila dei nemici dell'Italia, per pudore di soldati italiani caduti nemmeno si dovrebbe parlare).

Leggo poi le parole di Weasel.
Il mio consiglio, ruvido: lasciate perdere l'ANA o - peggio - i borghesi. Siete voi che conoscevate Luca meglio forse di sua moglie (anzi, senza il "forse").
Se qualcosa deve essere, deve partire da voi; perchè siete gli unici che non appesterebbero di retorica un'eventuale iniziativa e (detto fra noi) penso che siate anche gli unici ad averne titolo morale.
Poi è ovvio: se decidete di estendere la cosa all'esterno della compagnia, fatecelo sapere immediatamente.

Cosa fare? Anche qui è inutile fingere: quando viene a mancare il pater familias i soldi non sono mai sufficienti. Una colletta fra i camerati del caduto potrebbe essere l'inizio. Poi ci si può allargare: oggidì versare denaro è piuttosto facile (basta una ricarica su una carta delle Poste, ad esempio), e sono sicuro che anche su questo forum molti contribuirebbero volentieri. Per aumentare ancor più il bacino di raccolta, basterebbe inserire un trafiletto su "L'Alpino".
Dal punto di vista del sostegno morale, la questione è più complicata. Mettiamola così: caduti e famigliari chiedono la memoria ("Inigo, racconta di noi").
Vista l'accessibilità  diffusa alle tecnologie informatiche, butto lì la prima idea che mi è venuta: un libretto che raccolga foto, pensieri, ricordi su chi non è più con voi; magari anche qualche parola, triste privilegio del comandante di compagnia, sul perchè la morte di Luca non è inutile.
Questo è il mio modesto contributo. Altri diranno certo meglio.

Vado ora sul personale.
Oggi ho visto le poche immagini trasmesse dal TG1 sull'arrivo della bara. Non si può dire cosa abbia provato nel vedere le nappine rosse del Tolmezzo che la sorreggevano. Ora leggo il nome - storpiato - del "vicecapitano".
Noi qui vorremmo essere aggiornati minuto per minuto, come si usa la domenica per il calcio, di cosa succede da voi. Dobbiamo invece accontentarci di quattro fesserie. Pazienza.
Insomma, per farla breve: voi siete la Julia.
Non ce ne sono altri come voi.
Tenete duro. Tornate vivi.
In bocca al lupo.

Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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