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DIDOMAN
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Re: i professional!

Giusto per precisare e non per difendere chicchessia!
Se le 72 ore consecutive di addestramento si svolgono fuori dalla caserma, non spetta nessun recupero o pagamento di straordinari, ma un'indennità  forfettaria giornaliera, non è di centinaia di €, che non spetta per il primo ed ultimo giorno !
ALPINO SI DIVENTA!
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btgtolmezzo
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Re: i professional!

secondo me un anno non basta per diventare un buon soldato! basti pensare un comandante di squadra quante responsabilità  deve sostenere sia in addestramento che in operazione reale, essere sempre all'altezza di ogni problematica che si riscontra dovendo prendere decisioni in pochi attimi. per il restante personale di una squadra non devono fare i soliti pacchi postali, ma al momento del bisogno poter prendere il posto di un comilitone ferito ad esempio del navigatore, quindi sapere bene dove si è e continuare la navigazione. la topografia non è una materia che impari in un attimo, però se non continui a mantenerla fresca la scordi in un attimo! questo vale per molte altre cose che tutti noi dovremmo sapere a menadito quindi a mio avviso un anno non basta!
sulla futura riduzione di personale credo riguarderà  il personale più anziano vicino alla pensione, invece per il personale che non è transitato in spe spero che ci sia stato un minimo di selezione e quelli risultati non idonei siano tornati nella vita civile e non viceversa!
riguardo a straordinari e quant'altro ammetto di essere un pò ignorante nella materia, preferisco studiare altro che può servire per salvare la vita a me e chi mi sta vicino!
per quanto riguarda lo spopolamento delle caserme alla sera sono contrario anch'io, credo che dall'alto spingano per avere meno personale alloggiato in caserma, io i primi 5 anni li ho passati in caserma e stavo da dio!
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btgtolmezzo
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Re: i professional!

per quanto riguarda il pl. alpieri del 14^ girevamo sempre in "tuta" non per distinguerci ma perchè era materiale tecnico adatto in montagna, quindi di un certo costo e di limitate scorte, per cui veniva dato ad istruttori di sci e alpinismo ed al pl. alpieri in quanto faceva un attività  in montagna più tecnica rispetto ad una normale cp. e da uttilizzare in aiuto alle varie cp. durante l'attività  di montagna!
al momento dello scioglimento del 14^ alpini il reparto aveva raggiunto un buon livello di addestramento in montagna e anche sul piano operativo!
sul quesito per quanto tempo sbalzerò ancora, io mi sono dato come traguardo i 40 anni, quindi me ne mancano ancora 9 e poi si vedrà ! dentro di me spero tanto di essere ancora in forma a quell'età  e di poter dare ancora qualcosa!
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Re: i professional!

Del fatto se ne ne era gia' parlato. Ma la proposta sembra avere un seguito:

05 luglio, ore 16:54
Roma - (Adnkronos) - Pronta a sbarcare in aula a Montecitorio la legge che prevede incentivi per chi sceglie di entrare a far parte delle penne nere. Confermato un bonus economico di 50 euro in più al mese in busta paga

Il testo unificato approvato dalla commissione Difesa della Camera per gli incentivi ai volontari in ferma nel corpo degli alpini è pronto per passare al vaglio dell'aula. "Manca solo il parere della commissione Bilancio, e poi, dopo la pausa estiva, il provvedimento potrà  essere calendarizzato per l'aula", spiega il leghista Giovanni Fava, relatore della legge.
E' stato necessario trovare un compromesso fra la proposta di legge depositata dal Carroccio, e quella che successivamente è stata presentata dal centrodestra, con primo firmatario lo stesso presidente della commissione Difesa di Montecitorio Edmondo Cirielli. Troppo distanti, infatti, le posizioni tra la Lega e gli alleati in fatto di incentivi economici: il Carroccio proponeva di decuplicare il bonus per chi si arruola negli alpini, facendolo lievitare dagli attuali 50 euro in più al mese previsti dalle norme in vigore, a 500 euro mensili.
Alla fine si è scelto di lasciare inalterato il bonus economico fissato in 50 euro in più al mese in busta paga per le penne nere, ma di dare alle Regioni la facoltà  di riconoscere ai volontari in ferma prefissata che risiedono nel territorio regionale benefici fiscali ed assistenziali e riserve di posti nei concorsi per gli impieghi riguardanti attivita' di sicurezza e di protezione civile.
Anche il possesso di brevetti di alpinismo, sci e soccorso in montagna, attestati e abilitazioni in campo alpino, l'adesione ad organizzazioni di volontariato, in elenchi o albi di protezione civile previsti a livello regionale e delle Province autonome, costituiscono, secondo il provvedimento approvato dalla commissione Difesa della Camera, titoli di preferenza nei concorsi per l'arruolamento dei volontari in ferma prefissata annuale. Inoltre, le nuove norme prevedono l'istituzione, da parte del ministero della Difesa, del 'brevetto militare alpino'.
Una volta ultimato il servizio nel corpo degli alpini, i volontari provenienti dalle regioni dell'arco alpino e dalle altre regioni tipiche di reclutamento alpino (come quelle che insistono nell'area appenninica, ad esempio) possono chiedere di entrare a far parte di una riserva costituita su base volontaria dall'Associazione nazionale alpini.
Questa 'task force' può essere attivata in caso di calamità  nazionale ed è a disposizione della Protezione civile, delle autorita' regionali, provinciali e comunali di protezione civile delle regioni dell'arco alpino eventualmente colpite da disastro. La permanenza in questa speciale riserva, pero', non puo' essere prolungata oltre il quarantesimo anno di eta'.
L'Associazione nazionale alpini, inoltre, promuove, d'intesa con il ministero della Difesa, il reclutamento volontario nei reparti delle truppe alpine, e ricevera', per questo scopo, un contributo di 200mila euro l'anno da un apposito fondo istituito dal ministero della Difesa.
Convinti sostenitori del provvedimento i parlamentari della Lega: la progressiva professionalizzazione del personale militare dopo l'abolizione della leva obbligatoria, spiegano nel partito di Bossi, "ha profondamente modificato l'identita' del Corpo degli alpini". Tradotto in parole povere, significa che da qualche tempo sempre piu' numerosi sono i volontari che provengono dalle regioni del Mezzogiorno e sempre meno invece quelli che vengono da quelle zone del Paese che hanno alimentato il mito delle brigate Julia, Cadore, Taurinense e Tridentina.


Qui l'articolo originale:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 3510386842

A parte il contentino politico e la rogna sbolognata alle Regioni mi fanno specie alcune parole: "titolo preferenziale", "speciale riserva", "200mila euro".
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Re: i professional!

btgtolmezzo ha scritto:per quanto riguarda il pl. alpieri del 14^ girevamo sempre in "tuta" non per distinguerci ma perchè era materiale tecnico adatto in montagna, quindi di un certo costo e di limitate scorte, per cui veniva dato ad istruttori di sci e alpinismo ed al pl. alpieri in quanto faceva un attività  in montagna più tecnica rispetto ad una normale cp. e da uttilizzare in aiuto alle varie cp. durante l'attività  di montagna!
Che attività  "tecniche" potessero farsi in mensa non saprei dirlo.
Vedo poi che confermate indirettamente l'inadeguatezza della trasformazione, visto che sono rimasti molti posti occupati da VFP1, quindi - da quanto scrivete - non buoni soldati (ovvio, se si trascorrono le giornate a montare la guardia alle macchinette).

Non che altre categorie possano vantare chissà  quale preparazione. Questa una testimonianza apparsa sul forum di "Pagine di Difesa":

"Io sono solo un piccolo VFP4, che fa di tutto per cercare un proprio posto nell'esercito, ma ho l'impressione di vivere nelle sabbie mobili, in un posto dove le domande intelligenti non trovano risposte dove le lentezze burocratiche appesantiscono il sistema...Dove chi mi comanda non sa neanche che incarico o come si chiama il suo status, sono quello che da un anno spazza la caserma, signori ho usato 2 volte un AR 70/90, 2 volte per 75 colpi, sono partito con le migliori idee di patriottismo e quant'altro fa nobile lo spirito di essere italiano, ma perdonatemi se continuo così, mi trascinero anch'io nel lassismo più totale..."

Ovvero, i professionals messi peggio dell'ultimo najone. Solo, pagati almeno cinque o sei volte di più.
Vogliamo indietro i soldi!

Mandi.
Luigi

P.S.: Top, benvenuto in ANA 2.0, l'evoluzione della specie (:88:)
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Re: i professional!

Ho riportato sul forum ANA quanto postato da Top sugli incentivi per l'arruolamento nelle TA.
La risposta di un vicepresidente del CDN è stata: :shock:
Di ufficiale abbiamo solo il testo del disegno di legge approvato dalla commissione difesa della camera.
Disegno di legge che siamo andati a reperire nel sito della Camera perchè nessuno ci ha avvertiti o contattati (?!?)

PEr ora non se ne sa quasi niente, dunque.
Abbiamo avviato contatti per avere informazioni
:mrgreen:
un abbraccio alpino
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.
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Re: i professional!

Del fatto se ne ne era gia' parlato. Ma la proposta sembra avere un seguito:
05 luglio, ore 16:54
Roma - (Adnkronos) - Pronta a sbarcare in aula a Montecitorio la legge che prevede incentivi per chi sceglie di entrare a far parte delle penne nere. Confermato un bonus economico di 50 euro in più al mese in busta paga
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E' stato necessario trovare un compromesso fra la proposta di legge depositata dal Carroccio, e quella che successivamente è stata presentata dal centrodestra, con primo firmatario lo stesso presidente della commissione Difesa di Montecitorio Edmondo Cirielli. Troppo distanti, infatti, le posizioni tra la Lega e gli alleati in fatto di incentivi economici: il Carroccio proponeva di decuplicare il bonus per chi si arruola negli alpini, facendolo lievitare dagli attuali 50 euro in più al mese previsti dalle norme in vigore, a 500 euro mensili.
Alla fine si è scelto di lasciare inalterato il bonus economico fissato in 50 euro in più al mese in busta paga per le penne nere, ma di dare alle Regioni la facoltà  di riconoscere ai volontari in ferma prefissata che risiedono nel territorio regionale benefici fiscali ed assistenziali e riserve di posti nei concorsi per gli impieghi riguardanti attivita' di sicurezza e di protezione civile.
Anche il possesso di brevetti di alpinismo, sci e soccorso in montagna, attestati e abilitazioni in campo alpino, l'adesione ad organizzazioni di volontariato, in elenchi o albi di protezione civile previsti a livello regionale e delle Province autonome, costituiscono, secondo il provvedimento approvato dalla commissione Difesa della Camera, titoli di preferenza nei concorsi per l'arruolamento dei volontari in ferma prefissata annuale. Inoltre, le nuove norme prevedono l'istituzione, da parte del ministero della Difesa, del 'brevetto militare alpino'.
Una volta ultimato il servizio nel corpo degli alpini, i volontari provenienti dalle regioni dell'arco alpino e dalle altre regioni tipiche di reclutamento alpino (come quelle che insistono nell'area appenninica, ad esempio) possono chiedere di entrare a far parte di una riserva costituita su base volontaria dall'Associazione nazionale alpini.
Questa 'task force' può essere attivata in caso di calamità  nazionale ed è a disposizione della Protezione civile, delle autorita' regionali, provinciali e comunali di protezione civile delle regioni dell'arco alpino eventualmente colpite da disastro. La permanenza in questa speciale riserva, pero', non puo' essere prolungata oltre il quarantesimo anno di eta'.
L'Associazione nazionale alpini, inoltre, promuove, d'intesa con il ministero della Difesa, il reclutamento volontario nei reparti delle truppe alpine, e ricevera', per questo scopo, un contributo di 200mila euro l'anno da un apposito fondo istituito dal ministero della Difesa.
Convinti sostenitori del provvedimento i parlamentari della Lega: la progressiva professionalizzazione del personale militare dopo l'abolizione della leva obbligatoria, spiegano nel partito di Bossi, "ha profondamente modificato l'identita' del Corpo degli alpini". Tradotto in parole povere, significa che da qualche tempo sempre piu' numerosi sono i volontari che provengono dalle regioni del Mezzogiorno e sempre meno invece quelli che vengono da quelle zone del Paese che hanno alimentato il mito delle brigate Julia, Cadore, Taurinense e Tridentina.
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E L'ANA NON NE SA NIENTE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: i professional!

sicuramente in mensa si va per mangiare, probabilmente non si accorgeva che alla mattina il pl usciva in attività  e quando si rientrava per il pranzo di certo non ci si cambiava e si continuava ad indossare tale uniforme! e nel pomeriggio si continuava l'attività  addestrativa! fino a prova contraria i vfp1 vengono addestrati a compiti operativi, ma giustamente non possono essere impiegati in operazioni all'estero! in che anno ha prestato servizio al 3^ da montagna e quali attività  svolgevate? quante escursioni in montagna a livello di reggimento avete effetuato, intendo con tanto di personale del c.do di reggimento in testa! da noi rimanevano in sede solo il personale minimo per lo svolgimento delle attività  funzionali!
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Re: i professional!

In effetti bisogna riconoscere che il concetto di "uniforme" è completamente sconosciuto, nell'It Army.

Del resto è comprensibile - con personale che dopo 7 od 8 anni di caserma in incarichi operativi ha magari ancora problemi nel maneggio dell'arma individuale - badare a cose un po' più serie (del tipo "speriamo che almeno non si sparino tra loro").
Perfino i najoni riuscivano a indossare l'uniforme prescritta prima di andare in mensa.

Escursioni? In dieci mesi circa 25/30, almeno con la mia Batteria, tra campo marciante e preparazione allo stesso.
Di sicuro le vostre saranno di più (presumo che adesso i campi durino almeno un mese). Per non parlare degli addestramenti congiunti con i reggimenti di artiglieria e genio della Brigata.

Mandi.
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P.S.: quindi l'IT ARMY arruola personale con ferma annuale per poi non impiegarlo operativamente. Stupefacente.
Ma non sarebbe stato grandemente più intelligente allora conservare la Leva come accesso iniziale alla carriera militare?
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Re: i professional!

forse non ha ben presente che il comandante del reparto in sede distaccata può dare disposizioni in riguardo di uniformi! e visto che il sudetto pl per una buona parte dell'anno era stanziato a sappada e in altre sedi simili si indossava il materiale tecnico prima prodotto dalla bailo e poi dalla dialto sia in addestramento che in caserma! fino a prova contraria nella sede di venzone non mi risultano incidedenti con armi da fuoco, mah saremo fortunati ma non credo! cosa mi dici delle batterie che rimanevano in sede e l'unica attivita era di smontare e rimontare il 105/14 questo succedeva con la leva poco prima del passaggio con volontari! visto con i miei occhi e soprattutto chi conoscevo che prestava servizio di leva mi raccontavano! sul fatto dei vfp1 non ho mai capito perchè gli hanno istituiti, potevano lasciare i vfb come prima, e il non impiego all'estero conferma la mia tesi in un anno non si può fare di una persona un buon soldato, si ha bisogno di più tempo! e rammento che non si finisce mai d'imparare!
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Re: i professional!

Mozambico e le paghe date in Norvegia .......roba da poco :--"" e non ricordo chi producesse i miei due pantaloni di panno che mi duravano tutta la naja....avevo altro da fare .....

Non hanno tenuto la naja come preparazione a una eventuale carriera militare ? ma era cosi'....se volevi firmavi , facevi corsi e ...pero' prima di arrivare a maresciallo ti cresceva la pancia .......
Poi la naja l'hanno sputtanata per poterla togliere e spartirsi l'vetto e si sono accorti tardi che l'vetto non bastava per tutti ....allora , visto che l'uovo non cresce, siamo obbligati a ridurre chi lo mangia ; riducendo chi lo mangia non si possono fare le cose come vanno fatte .....non vi pare un deja vu?
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Re: i professional!

Io non parlavo di Sappada. Parlavo di Venzone.
Dove tutti andavano in mensa vestiti in un modo, tranne il plotone alpieri.
Magari debitamente autorizzato, sia chiaro.
Ma l'ignoranza del concetto di uniformità  rimane. Ignoranza ben diffusa, visto che il copricapo sembra ormai essere stato abolito, le calzature fuori ordinanza sono la regola, per non parlare dell'impermeabile da libera uscita impiegato sopra l'SCBT non armata (della serie "piove, metto la prima cosa che capita").

Non che ce l'abbia col congedato 14° Alpini in particolare.
Se volete posso scrivere di come, non più di un mese fa, mi trovavo a tavola in compagnia di buona parte del Gruppo Conegliano. Ragazzi simpatici, senza dubbio.
Ma barbe incolte, quando per 150 anni nell'Esercito si è mantenuto per tradizione il divieto delle basette; capigliatura da serata in discoteca; tatuaggi enormi su avambracci e perfino sul collo (sul collo!).
A seguire, bellissime foto di servizio al pezzo odierno.
Pezzo che però è da artiglieria campale (FH70), o da fanteria (Thompson da 120), non da montagna.
E servizio fatto senza arma individuale al fianco e maschera NBC alla coscia.
Senza contare le donne al seguito, naturalmente.

Per quanto riguarda il 105/14, ho servito nell'ultimo scaglione di Leva della Batteria.
Non ho perciò remore ad affermare che quanto sostenete è falso.
Vi hanno evidentemente informato male.
Eravamo così poco addestrati che uno dei pezzi della batteria ha effettuato la scuola tiri con 4 serventi.
Sicuramente sapete cosa prevedeva la libretta sul servizio al pezzo con tale obice.

Attendo una gentile risposta su escursioni e campi marcianti.
Comunque niente di personale.
Sono sicuro - e non lo dico per piaggeria - che voi siate dieci volte più alpino di me.

Mandi.
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P.S.: esatto Abbadia, prima la Leva fungeva da ingresso.
E a dimostrazione che non nutro antipatie preconcette nei confronti del personale volontario, posso raccontare di un sergente paracadutista che da parà  di leva - a 12 mesi - il 2 luglio del '93 era al Pastificio.
Rimasto in servizio, svolgeva lo stesso addestramento di prima, solo ancora più intenso.
Poi il cambiamento.
Il primo ad avere parole forti per l'attuale situazione era proprio lui, come del resto fanno tutti coloro che all'Esercito tengono davvero.
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Re: i professional!

a venzone raramente indossavamo il completo tecnico! per quello che riguarda barbe, tatuagi ed altro secondo il mio parere la causa non è di chi è in disordine ma di chi vi è sopra! le uniche volte che ho visto l'uso dell' impermeabile verde sopra la mimetica è nelle foto dei giuramenti di merano, già  una cerimonia in mimetica secondo me non è bella figuriamoci con quell'impermeabile poco elegante per un'uniforme! io sono il primo ad usare anfibi non d'ordinanza, tranne per le marce in montagna che ancora uso lo scarpone mod 92 volgarmente chiamato vibram, per una questione di efficenza! provi ad immaginare una corsa zavorrata di 6 km e con uno zaino di 15 kg ovviamente a tempo fatta con stivaletti da lancio arrivi alla fine che i piedi chiedono pietà . quindi si provvede al miglioramento a spese proprie! riguardante obici e mortai in non entro in discussione perchè sono abbastanza ignorante! su escursioni e quant' altro ci siamo girati tutta la zona di sappada, ovviamente i vari monti attorno venzone, il monte coglians più volte come squadra d'attrezzamento e per l'ultima marcia di rgt del 14^ prima dello scioglimento, pal piccolo pal grande dove ho tenuto una piccola lezione di storia alla 115^ cp mortai, un campo estivo in valle d'aosta e uno invernale in alto adige con il btg alp par ed un altro campo estivo nelle alpi carniche. ho partecipato a 3 gare di pl ai casta e l'ultima attività  alpinistica svolta con il pl alpieri è stato il campanile di val montanaia poi ho abbandonato il pl. per altro impiego sempre operativo!
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Re: i professional!

Bontà  divina!
È ovvio che il pesce puzza dalla testa. Però non si può negare che alla fine l'odore arrivi anche alla coda!
Voi continuate a pensare che noi ce la prendiamo solo con la truppa.
Leggete un po' di discussioni arretrate e vedrete che noi partiamo dal buon Napolitano, con le critiche :-k

Perdonatemi inoltre, ma nessuno mette in questione le capacità  del plotone alpieri del vecchio 14°, tanto che ne avevamo parlato tempo fa.
Quello che interessa a noi è invece sapere quante escursioni e campi, e di che durata, e quanti addestramenti congiunti con gli altri reparti della Brigata svolge ogni anno l'alpino medio. All'ingrosso, naturalmente.
Perchè a me - e non solo a me - risulta siano molti meno di quanto avveniva prima.
Lo confermano certe pance in altri tempi introvabili sulle linee pezzi e nelle compagnie fucilieri.

Sugli stivaletti da combattimento d'ordinanza: ne conosco la pochezza.
Però sono quelli che passa l'amministrazione militare.
Potrebbe anche capitare il caso - non impossibile, per un soldato - di non poter più provvedere di persona all'acquisto di materiale migliore.
Che fa allora uno che non è abituato?

Mandi.
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Re: i professional!

I Vibram d'antan (quelli veri intendo: scarponcino in cuoio con suola, appunto, Vibram "carroarmato" o imitazioni della stessa) andavano bene. Io li ho usati tutto l'anno, mettendo quelli che noi chiamavamo Anfibi solo se necessario per ordine di servizio o perchè i Vibram erano fradici. Tutti (ufficiali compresi) indossavano sempre e solo le calzature d'ordinanza. Erano in tutto e per tutto simili agli scarponi da sci anni 50. Ottime calzature invero.

Uniche eccezioni, autorizzate espressamente dal Capitano in adunata: i Campi Estivi ed Invernali. In questa il Capitano ci concesse, per chi l'avesse voluto:

1) di utilizzare durante le marce e le ascensioni scarponi civili di nostra proprietà  poste che:
a) fossero neri o marroni e senza scritte fosforescenti eccetera.
b) l'utilizzatore degli stessi avesse a disposizione i ramponi (con laccetti di colore Naja e non arancione ottico, ad esempio) o che quelli modello Naja fossero ad essi adattabili.

In mancanza di una di una di queste due caratteristiche, niente provvista privata.

2) di utilizzare durante le marce occhiali da sole privati (vietatissimi in ogni altra circostanza) posto che questi:
a) fossero di tipo adeguato all'uso previsto e non delle banfate da spiaggia
b) avessero montatura e lenti non pacchiani

In mancanza di questo, usare il tipo Naja e cioè dei fantastici occhialini in tutto e per tutto identici come foggia agli occhiali da deserto tipo Libia 1941 visibili in foto e filmati d'epoca, ad esempio sui caschi coloniali dei Bersaglieri.

3) di utilizzare calzettoni e indumenti particolari privati posto che:
a) nel loro utilizzo essi rimanessero completamente nascosti alla vista (ad esempio canottiere termiche)
b) oppure, se visibili, fossero di colore Verde Oliva.

Io, impossibilitato ad andare a casa a prendermi i miei Meindl (che comunque non andavano bene dato che erano grigi) usai i Vibram e non ebbi nessun problema con loro, anzi. E la grande maggioranza della Batteria fece lo stesso, raggiungendo senza problemi la vetta dell'Uja di Ciamarella, con zaino Naja completamente affardellato (almeno Kg 25) e cioè contenente praticamente tutto, dal materassino gonfiabile (solo questo pesava almeno 2 o 3 kg) alla trousse di cucito, ai clarinetti, e chi più ne ha più ne metta. A cui aggiungere il beneamato FAL BM59 TTAA, il caricatore e la baionetta. A meno che non si fosse abbastanza fotunati da essere dotati di MG...

Ciao.
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
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3°/86

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