E fa bene.
Prima di spararmi, ascolta almeno il perchè dico questo.
Lo dico semplicemente perchè, secondo le regole stesse, secondo la teoria che sta alla base di uno stato di diritto, il potere politico governa (direi: detiene), comanda, se vuoi, il potere giudiziario. La magistratura, invece, la giustizia la amministra, o meglio: la somministra.
Lo scontro D'Alema-Forleo (la quale ben avrebbe fatto ad evitare pagnistei da isterica: se dici di avere le palle, è quando serve che devi far vedere di averle, cioè contro i tuoi amici. Ti hanno fatto pressioni per piantarla? Si? Il sistema prevede correttivi per casi del genere. No? Allora non vai dal bardo rosso a dirlo a tutta Italia), così come quello Berlusconi-tutti (

), o anche Andreotti-Caselli rappresenta, attraverso la pubblicità di casi giudiziari più o meno (in)fondati null'altro che la rivolta della magistratura nei confronti dei legittimi detentori del potere e quindi della teoria fondante di uno stato di diritto.
Lor signori togati, ad un certo punto (specie in Magistratura Democratica) oramai quasi una ventina d'anni fa, è come se si fossero detti,
le droit c'est moi, se lo stato è di diritto, e il diritto sono io, io sono lo stato. E, con Tangentopoli, hanno dato l'avvio alla scalata.
Credimi: la lotta è feroce e belluina. Sono gli ultimi scampoli di un sistema-stato putrefatto e marcescente che si combattono. Se ti ricordi la storia, si tratta, mutatis mutandis, della stessa situazione degli ultimi Imperatori Romani che invece che pensare all'impero che andava a donne di facili costumi, dovevano impegnarsi a guardarsi le spalle dalle loro guardie del corpo, i Pretoriani, e dal loro capo, il futuro Imperatore in pectore.
Vedi che è la stessa situazione? L'Italia in malora, i giudici (e quindi tanta polizia, quella giudiziaria) impegnata contro il Potere, il Potere impegnato a difendersi dai Giudici, io te e gli altri amici qui paghiamo (non solo coi soldi) tutto lo spettacolo.
Io non sto dicendo che D'Alema abbia ragione e la Forleo torto (m'interessa poco o nulla del caso di specie dato che sono convinto che se il primo ha la rogna, la seconda è sifilitica), dico solo che virtualmente D'Alema è superiore alla Forleo, il potere che la Forleo e colleghi amministrano discende solo ed esclusivamente da D'Alema e colleghi.
La ribellione ad un ordine costituito (anche se illegittimo, come il nostro), anche se è mascherata da rivoluzione - parola peggiore della precedente di cui rappresenta la messa in atto ma che dal '700 in poi è stata fatta passare per comportamento positivo e quindi il sentire comune oggidì percepisce il termine solo con valenza positiva: "cosa buona e giusta" (chapeau a quello che non fa i coperchi: da avversario non posso che riconoscere l'abilità di chi mi si oppone) - è sempre negativa. Perchè il sostituente è peggio del sostituendo, non tanto e non solo perchè è acefalo o autocefalo ma anche perchè ne è, in origine, una parte - perciò minore del tutto in tutti i sensi - e ne stava conseguentemente gerarchicamente più in basso.
Ci sono altre interessanti osservazioni da fare, ad esempio: la situazione a cui assistiamo, con poteri dello stato o meglio: le loro amministrazioni che si combattono, tralasciando di operare per i veri amministrati (noi), relegati al ruolo di molesti, fastidiosi e pieni di pretese fornitori del danaro per l'altrui sollazzo, non è che la plateale dimostrazione di ciò che alcuni, me compreso, non fanno che dire da tempo: la democrazia (come ci viene spacciata da 3 secoli in qua pù o meno) è una baggianata colossale. Perchè secondo le lettera e lo spirito della democrazia moderna, siamo noi ad essere i detentori del potere, che abbiamo delegato a degli amministratori affichè provvedano al bene comune.
Dimmi un po tu se ti pare questo il caso.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86