Beh, nonostante quello che va farneticando qualcuno l'Italia è ancora una democrazia.Abbadia ha scritto:Stop
Di conseguenza, sono io a decidere quando smetto di discutere.
La parola è stata usata più volte, nei giorni scorsi, da giornali e politici.Abbadia ha scritto:Azzo é la prima volta che sento la parola "resistenza" !!!
Se durante la guerra civile in Italia chi, in borghese, metteva le bombe e colpiva anche i civili merita il nome di "resistenza", non vedo perchè non lo meriti chi, sempre in borghese, fà la stessa cosa in Irak.
Per chi non l'avesse capito, è ovvio che si tratta di una provocazione!
A parte che il mio discorso era molto più generale (ma deve essere una moda quella di far dire agli altri quello che si vuole dicano), le varie convenzioni internazionali hanno cercato di mettere un paletto all'orrore della guerra.Abbadia ha scritto:E non partliamo di civilta' e barbarie quando parliamo di guerra!!
E' ovvio che poi rimane sempre l'assunto fondamentale che obbiettivo primo è la sconfitta del nemico, ma trovo che ci sia sempre una certa differenza fra sterminare i prigionieri inermi e mantenerli in vita.
Che poi gli sconfitti paghino per i loro crimini (a volte) e chi vince no, beh questo capita purtroppo anche nella civilissima vita di tutti i giorni.
Luigi