Beppe
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ho letto i vosti post con calma...
mi sembra che forse si è un pò esagerato con i toni, nessuno penso sia contento se sciolgono l'UNUCI.
ma se vi sciolgono e possono farlo non potete costituirvi come associazione e continuare a fare quello che fate? no eh?
premetto che sono ignorante e non offendetevi eh! 8)
se c'è da firmare una petizione, per quanto possa servire, sono pronto a farlo.
credo però che se hanno deciso la vostra fine ci sia poco da fare contro questi bamboccioni cresciuti.
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Luigi
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Se aprite un libro di storia generale delle Truppe Alpine, potrete notare che non parte a narrare i fatti dal 15 ottobre 1872.
Se è divulgativo, minimo tira dentro Pier Fortunato Calvi; se ha ambizioni maggiori cita pure le milizie valdesi. In zona capolavoro siate certi che ci trovate la III Legio "Julia" Alpina e il passo di Monte Croce Carnico.
Cosa significa? Che gli alpini non sono semplicemente dei soldati, ma i continuatori di una tradizione millenaria che vuole i montanari prendere le armi per difendere la propria terra anche quando nel resto della penisola vanno di moda i collaboratori a progetto o gli applausi agli invasori, quali che siano i primi ed i secondi.
Ecco perchè nella leva essi non vedevano esclusivamente un peso, come altri, o un dovere civico, ma una versione aggiornata ai tempi di quella tradizione. Era il dovere non verso la repubblica o lo stato, che è cosa moderna; era il dovere verso se stessi, verso il padre, il nonno, la morosa, il paesello, che è cosa molto più antica.

Era "l'orgoglio del campanile", come è stato chiamato, dove il campanile indicava non il proprio "particulare" - anzi - ma la torre che a fianco della chiesa porta le campane, quelle campane che spesso "han visto partire gli alpini e non li hanno più visti ritornare", se ben ricordo le parole della canzone. Detto questo, si comprende come chi decise di dare a battaglioni e gruppi il nome dei paesi di reclutamento avesse capito tutto. Negli alpini non si affrontava il volto della battaglia per l'Italia e per il Re, ma per Gemona e Tolmezzo, per l'onor del bataion.
Ecco perchè pressochè da soli contro l'abolizione dell'istituto della Leva hanno combattuto: avevano capito che senza di esso, o qualcosa di simile, la tradizione moriva. E questo l'hanno ben compreso anche coloro che hanno deciso di non ascoltare quelli che pure la retorica democratica vorrebbe cittadini ed elettori.
Oh, sia chiaro: naturalmente a parole l'ANA è benemerita e i suoi iscritti persone degnissime, veri modelli di virtù, e che bello guardarsi la sfilata dell'Adunata.
Ma dietro la schiena il pugnale è ancora sporco di sangue.

Questo excursus per dire che, come l'ANA è qualcosa di più che una semplice associazione di ex-militari, così lo è l'UNUCI (probabilmente la stessa cosa si può dire di tutte le altre organizzazioni similari; ma io non le conosco, tutto qui).
Gli ufficiali, quelli veri, sono padri per la truppa.
E come i veri padri devono essere preparati, perchè se un bambino ha bisogno è al padre che si rivolge.
Come i veri padri devono essere visti una spanna più alti di quello che sono, perchè il mondo fuori di casa necessita di gente solida.
Devono avere il metallo dell'autorità  e il calore della sicurezza.
(Naturalmente Freud e sodali penso dicano cose un poco differenti)

Ora, trasformare l'UNUCI in una organizzazione come le altre significa privare i suoi iscritti di tutto ciò.
Come schiaffeggiare un padre di fronte al figlio, sempre per chi ha letto Guareschi e non Freud.
Non puntandole contro un fucile, perchè allora anche un bambino capirebbe che non è cosa, ma con un metodo vigliacco si vuole svuotare questa associazione del suo spirito. Dopo, quello che rimarrà  potrà  ancora chiamarsi UNUCI, ma non sarà  la stessa cosa.
Non ha importanza, ripeto, quale sia attualmente la sua efficienza reale, perchè se a me serve un'automobile tento di manutenere al meglio quella che possiedo. Cambiarla con una macchina per fare la pasta o con un tornio, e poi pretendere che questo mi porti lo stesso - anzi, più efficientemente - a duecento chilometri di distanza mi pare solo una pia illusione.

Questo detto, scusandomi per la prolissità , rispondo all'ultima domanda di Federico.
Per me non c'è nulla da fare. La speranza resiste, ma la ragione dice altro.
Per cui la manifestazione proposta da Jolly sarebbe una degna fine.
Come quella dell'ANA, sette anni fa.
Mandi.
Luigi

P.S.: nota di metodo.
Da due bacini posti alla stessa quota si ricava la stessa energia specifica; che in uno l'acqua sia rossa e nell'altro blu importa poco. Le cose cambiano se le quote sono differenti.
Insomma, non è questione di destra o sinistra: è questione di alto e basso.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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Bricchetto
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Beppe ha scritto:(...)
ma se vi sciolgono e possono farlo non potete costituirvi come associazione e continuare a fare quello che fate? no eh?
(...)
No, purtroppo.
L'Unuci fa quello che fa perché Ente di interesse pubblico, ausiliario elle FFAA.
Se fosse una asso arma non potrebbe. E infatti le asso arma non organizzano gare per pattuglie e gare ai poligoni.

L'uso dell'uniforme non c'entra niente, invece, e riguarda il "personale in congedo", "munito di apposito distintivo". Senza distinzioni.
Forse perché ogni tanto bazzichiamo qualche caserma, l'Unuci ha maggiore dimestichezza con il regolamento in questione, rispetto alle assoarma che hanno problemi a farsi intendere dagli enti militari.
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Bricchetto ha scritto:l'Unuci ha maggiore dimestichezza con il regolamento in questione, rispetto alle assoarma che hanno problemi a farsi intendere dagli enti militari.
me intenderò poco ma questo è fuori di dubbio.
Bricchetto, avete la mia solidarietà , se sono previste delle forme di protesta sono sicuro che farebbe piacere a tutti saperlo.
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Federico ha scritto:Bric, soluzioni?

Cioè, intendo dire: la mia solidarietà  ce l'avete. Ma non credo che questa sia utile in qualche modo pratico, al limite può tirare un pochino su il morale.

Esistono vie che consentano di evitare il cancellino? Il che significherebbe trovare o un modo per tacitare gli ideologi che del cancellino sono felici, oppure che l'articolo in questione venga bocciato, col che il Governo potrebbe cadere.

Ciao

Attività  di lobbing presso deputati, leader di partito, presidenti di commissione.
Quindi poche.
Spero in San Presidente nazionale.

La caduta del governo non c'entra niente. Sarà  dopo le elezioni europee. La legge Finanziaria, invece va apporvata nei limiti di legge (e senza indugio, il conto alla rovescia per il reverendo è iniziato, ma lui, giustamente, vuole andare ancora un pò avanti).
Apro un thread nella cartella generalista.
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Bricchetto ha scritto:
Federico ha scritto:Bric, soluzioni?

Cioè, intendo dire: la mia solidarietà  ce l'avete. Ma non credo che questa sia utile in qualche modo pratico, al limite può tirare un pochino su il morale.

Esistono vie che consentano di evitare il cancellino? Il che significherebbe trovare o un modo per tacitare gli ideologi che del cancellino sono felici, oppure che l'articolo in questione venga bocciato, col che il Governo potrebbe cadere.

Ciao

Attività  di lobbing presso deputati, leader di partito, presidenti di commissione.
Quindi poche.
Spero in San Presidente nazionale.

La caduta del governo non c'entra niente. Sarà  dopo le elezioni europee. La legge Finanziaria, invece va apporvata nei limiti di legge (e senza indugio, il conto alla rovescia per il reverendo è iniziato, ma lui, giustamente, vuole andare ancora un pò avanti).
Apro un thread nella cartella generalista.
Vuoi dire che siamo al cosa fatta, capo ha?

E che non c sono stati segnali premonitori?

Forse però una modifica/eliminazione dell'articolo in questione è ancora fattibile, no?
Art. Federico
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Luigi ha scritto:Se aprite un libro di storia generale delle Truppe Alpine,...
Applauso, applauso!!

Eccola qui, ottimamente esposta da Luigi, l'ideologia di cui parlavo.

Capite? E' l'evirazione delle masse, il fine ultimo.

UNUCI è più di un'assoarma, perchè gli Ufficiali sono quelli che ci guidavano. Chiunque di noi ne ha conosciuto almeno uno che avrebbe seguito ovunque. Questi sono gente pericolosa, per coloro che manovrano il castrino* ideologico di oggi. Ecco perchè è opportuno, dal loro punto di vista, che essi non possano godere dell'approvazione dello Stato. Il segnale è: allo Stato (alla nostra idea di Stato) non frega nulla di quello che fate (anzi: ci sta sui cabbasisi), perciò noi vi togliamo "l'alto patronato" per così dire, e vi sciogliamo.

Ciao

*= ogni Ascaro ne aveva uno, così come ogni uomo adulto della zona. Trattavasi di un particolare coltello la cui precipua funzione è facilmente deducibile dal suo nome, inequivocabilmente evocativa.
Art. Federico
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Abbadia
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Caro Luigi, la storia dei "Padri Ufficiali" non l'ho proprio vissuta.... o meglio, essendo stato tra l'incudine e il martello da buon sergente , ho conosciuto un sacco di ufficiali coglioni e boriosi e pochissimi ufficiali degni di questo nome , ma non certo dei PADRI.

Altra cosa: se l'UNUCI diventasse assoarma non potrebbe organizzare :
"E infatti le asso arma non organizzano gare per pattuglie e gare ai poligoni. "
Quindi é questa la differenza?
Sono basito....se il compito istituzionale dell'UNUCI , oltre che a bazzicare in caserma ...é quello di fare gare di pattuglie e tiro a segno...meglio spendere in altro modo i solfi che gli diamo.
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jolly46
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Federico ha scritto: ................
Chiunque di noi ne ha conosciuto almeno uno che avrebbe seguito ovunque.
................
E' proprio vero quello che scrivi Federico e di converso noi subalterni avremmo seguito i "nostri" Capitani ed i "nostri" Colonnelli.
Perchè di gente in gamba ce n'era eccome!

E soprattutto non si trattava di seguirli per reggere il sacco o fare il palo per depredare lo stato, come buona pratica di tanti altri, ma in estrema sintesi li avremmo seguiti per andare a farci ammazzare per la Patria.
E non è espressione retorica o boutade ma la realtà  dei fatti sebbene a noi ed a tanti ci è stato fortunatamente concesso di non provarla.

E queste sono cose pericolose per chi ha altri fini ed altri scopi.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Federico
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jolly46 ha scritto:
Federico ha scritto: ................
Chiunque di noi ne ha conosciuto almeno uno che avrebbe seguito ovunque.
................
E' proprio vero quello che scrivi Federico e di converso noi subalterni avremmo seguito i "nostri" Capitani ed i "nostri" Colonnelli.
Perchè di gente in gamba ce n'era eccome!

E soprattutto non si trattava di seguirli per reggere il sacco o fare il palo per depredare lo stato, come buona pratica di tanti altri, ma in estrema sintesi li avremmo seguiti per andare a farci ammazzare per la Patria.
E non è espressione retorica o boutade ma la realtà  dei fatti sebbene a noi ed a tanti ci è stato fortunatamente concesso di non provarla.

E queste sono cose pericolose per chi ha altri fini ed altri scopi.
Appunto.

Perniciosissime esperienze, pei manovratori del castrino. Da eliminare senza por tempo in mezzo.

Ciao
Art. Federico
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A questo link si raggiunge la petizione che chiede di non sciogliere l'Unuci.
(Il tasto per aprire al finestradella firma è in alto a destra).

http://www.firmiamo.it/unuci
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Paolino
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"E infatti le asso arma non organizzano gare per pattuglie e gare ai poligoni. "
Quindi é questa la differenza?
Sono basito....se il compito istituzionale dell'UNUCI , oltre che a bazzicare in caserma ...é quello di fare gare di pattuglie e tiro a segno...meglio spendere in altro modo i solfi che gli diamo.
Come riportato più su, uno dei compiti dell'UNUCI è quello di mantenere e aggiornare le capacità  tecnico-pratiche degli iscritti. Un'ottima maniera per farlo è quella di organizzare le gare di pattuglia, che non sono delle corse in compagnia con un pettorale numerato...ma mettono alla prova (sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista operativo) conoscenze specifiche quali il primo soccorso, la reazione NBC, il superamento di ostacoli, ecc.; permettono di usare le armi in dotazione alle nostre Forze Armate e quelle di altri Paesi, come di adoperare apparati radio, veicoli e quant'altro, garantendo anche a coloro che non ricevono richiami la possibilità  di non arrugginirsi.
Aggiungo che per quanto riguarda il "cambiare", l'UNUCI, come tutte le associazioni, è vincolata da uno statuto oltre che dalla legge che le ha dato origine ed è comunque destinata a ridursi e modificarsi naturalmente, perché il maggior bacino di iscritti (leggi gli ufficiali di complemento) è stato chiuso da tempo.
Ciao

Paolo
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Un'ultima cosa, off topic ma inerente una delle prime risposte. Non credo che la P.C. verrà  mai professionalizzata: con l'ANA e con tutti gli altri volontari, oggi la manodopera è gratuita...:D
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Paolino ha scritto:
"E infatti le asso arma non organizzano gare per pattuglie e gare ai poligoni. "
Quindi é questa la differenza?
Sono basito....se il compito istituzionale dell'UNUCI , oltre che a bazzicare in caserma ...é quello di fare gare di pattuglie e tiro a segno...meglio spendere in altro modo i solfi che gli diamo.
Come riportato più su, uno dei compiti dell'UNUCI è quello di mantenere e aggiornare le capacità  tecnico-pratiche degli iscritti. Un'ottima maniera per farlo è quella di organizzare le gare di pattuglia, che non sono delle corse in compagnia con un pettorale numerato...ma mettono alla prova (sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista operativo) conoscenze specifiche quali il primo soccorso, la reazione NBC, il superamento di ostacoli, ecc.; permettono di usare le armi in dotazione alle nostre Forze Armate e quelle di altri Paesi, come di adoperare apparati radio, veicoli e quant'altro, garantendo anche a coloro che non ricevono richiami la possibilità  di non arrugginirsi.
Aggiungo che per quanto riguarda il "cambiare", l'UNUCI, come tutte le associazioni, è vincolata da uno statuto oltre che dalla legge che le ha dato origine ed è comunque destinata a ridursi e modificarsi naturalmente, perché il maggior bacino di iscritti (leggi gli ufficiali di complemento) è stato chiuso da tempo.
Ciao

Paolo
E considera che quanto da te puntualmente descritto avviene a costo zero per le FFAA e spesato al 95% dalle quote associative.
Se la quota di 30 € fosse aumentata di 2 € l'Unuci potrebbe tranquillamente vivere senza aiuto economico dello Stato.
E infatti di questo non c'importa nulla.
A noi sta a cuore semplicemente la possibilità  di continuare negli scopi statutari che sono possibili grazie allo status di Ente Pubblico.
A queste attività  ne vanno aggiunte altre che, per come ti sei espresso senz'altro conosci quanto me.
Quindi, ridurre l'Unuci a Assoarma, non ha motivazione economica.

Qui, http://lacalottadiroma.leonardo.it/blog negli ultimi due post ci sono un pò di notizie utili.

:wink:
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Cambia qualcosa se si scopre che anche le Associazioni d'Arma ricevono dei contributi pubblici?
Ecco la legge in materia:

.............................................
"Norme per la concessione di contributi statali alle associazioni combattentistiche"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2006


ART. 1.

1. Il Ministro della difesa provvede al sostegno delle attività  di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla legge 31 gennaio 1994, n. 93, sottoposte alla propria vigilanza, per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008, mediante ripartizione, con proprio decreto, con le modalità  di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549, di contributi per un importo, per ciascun anno del triennio, di euro 2.220.000.

ART. 2.

1. Il Ministro dell'interno provvede al sostegno delle attività  di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche di cui alla legge 31 gennaio 1994, n. 93, sottoposte alla propria vigilanza, per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008, mediante ripartizione, con proprio decreto, con le modalità  di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549, di contributi per un importo, per ciascun anno del triennio, di euro 400.000.

ART. 3.

1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari ad euro 2.620.000 per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell'ambito dell'unità  previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando, rispettivamente, per l'anno 2006 l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno e per gli anni 2007 e 2008 l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università  e della ricerca.

...........................................................

Ed aggiungo anche che il contributo pubblico elargito all'UNUCI ammonta esattamente ad euro 82.050,00.
L'UNUCI usufruisce della prestazione lavorativa di quattro dipendenti pubblici per un onere di euro 120.000,00.
Ovvero per l'ammontare di 1/3 questi dipendenti pubblici sono pagati dall'UNUCI, ovvero con le quote associative versate ad esempio da me e dagli altri iscritti.
Nel caso di scigìoglimento dell'UNUCI questi quattro dipendenti verrebbero ricollocati in altra amministrazione pubblica, quindi con un aggravio della spesa pubblica di quel terzo sopra citato.

Sopra ho citato i contributi pubblici alle Associazioni d'Arma, biosgnerebbe a questo punto indagare, per par condicio, sui contributi dati a tutte le associazioni ed enti italiani di qualsiasi natura.

Ergo lo scioglimento dell'UNUCI non è motivato da intenzioni economiche ma certamente di altra natura, o meglio dalla volontà  di togliergli lo status di ente di interesse pubblico.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!

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