Luigi ha scritto:...
A questo punto, a noi ultimi irriducibili presi fra due fuochi rimane una domanda: reggerà il mondo islamico al contatto accelerato e devastante con la decadente società occidentale?
Mandi.
Luigi
No.
Come non ha resistito il nostro, del resto.
Resisteranno solo dei singoli, o dei piccoli gruppi.
Federico ha scritto:
No.
Come non ha resistito il nostro, del resto.
Resisteranno solo dei singoli, o dei piccoli gruppi.
La "democrazia" serve a questo.
In sottofondo, le ultime battute del Kaiserwalzer.
E magari, su queste note malinconiche, il ricordo che duecento anni fa, di questi giorni, moriva il Sacro Romano Impero.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Ecco un interessante articolo sulla vita metropolitana patavina, by Repubblica:
PADOVA - "UN MURO, una vergogna!", urla la destra. "Ma che muro, una recinzione", puntualizzano a sinistra un po' piccati. "Per me, lo chiamino come vogliono. Non mi scandalizzo. Quello che so, perché qui ci ho abitato tre anni, è che non si vive. La vita in via Anelli è un inferno, fra spacciatori, prostitute, drogati che vanno e vengono, urla e rumori tutta la notte. E io al mattino mi alzo alle 6 per andare a lavorare".
Toni? Bepi? No, Michael, nigeriano nero come la notte, 35 anni e due figlie piccole, operaio. Lui, come tutti i bianchi veneti della zona di via Anelli, se ne infischia della disputa sulle parole. Muro, recinzione, barriera antiscavalco. Tre metri di altezza per ottantaquattro di lunghezza, lastre d'acciaio spesse quattro millimetri, conficcate nel terreno per un metro e venti. Di là , dal cortile affollato di ceffi nullafacenti, si alza il richiamo del muezzin.
Via Anelli, quartiere della Stanga, fra un Brico, un Auchan e il Centro Giotto. Sono almeno quindici anni che questo quartiere è diventato una discarica per immigrati, magrebini e nigeriani, subentrati agli studenti per i quali le palazzine erano state costruite. Povera gente disposta a farsi taglieggiare da esosi padovani, per alloggi da 28 metri quadri. Poi, col tempo, il degrado ha portato prostitute e spacciatori. Le risse a colpi di falcetto e machete. L'ultima, dieci giorni fa. Ora a far discutere è il "muro", la barriera che il Comune sta alzando fra le palazzine di via Anelli e via De Besi. Per impedire che spacciatori e tossici entrino ed escano di lì. Gli altri ingressi, da tempo, sono sorvegliati dalla polizia: veri check-point in cemento, qualcosa tipo Belfast dei tempi d'oro.
Roberto Bergamo, impiantista telefonico, uno che in via De Besi con affaccio sulle palazzine di via Anelli c'è arrivato solo un anno fa. Bel fegato. "No, è che non avevo alternative. Comunque, speriamo solo che questo muro lo portino fino in fondo. Anche stanotte, non abbiamo dormito, saltano dentro dal nostro cortile.
Certo, non è bello vedere gente in gabbia, ma a guardare come si comportano si diventa cattivi, si diventa razzisti. E io li vedo, dalla finestra. In mezzo, ci sono anche extracomunitari lavoratori, e non li sopportano neanche loro". Tutti vedono, tutte le notti, dalle finestre di via De Besi. Oltre il giardino, cose da non credere.
Sei palazzine verdi, di quattro piani. Parabole a ogni finestra. Muri scrostati, soffitti che crollano, scale ingommate e appiccicose. Scritte a spray in varie lingue, perfino l'italiano: "Cosa vuoi roba coca". Acqua che cola. Tre palazzine, sgomberate in questi ultimi anni, sono chiuse da grate d'acciaio a ogni porta e finestra. Il cortile, alle cinque del pomeriggio, è affollato di uomini giovani che bevono e ascoltano musica. Nigeriani e tunisini, in gruppi ben separati come in un'ora d'aria da galera.
Dicono che hanno sospeso una delle attività preferite, fino a qualche anno fa: macellare una pecora sulle grate del garage, e arrostirla. L'ultima guerra fra clan è di dieci giorni fa. "Ma è una consuetudine estiva", dice Paolo Manfrin, coordinatore del comitato di quartiere Stanga. "Ogni estate gli spacciatori delle altre zone vanno in vacanza, seguendo i clienti sulle spiagge. E via Anelli rimane un punto fermo per il grande business. Le grandi risse sono solo un problema di controllo del territorio e del mercato". Una donna che abita in via De Besi ("Niente nomi") dice che lei ai tossici ci ha fatto il callo, "quelli non fanno niente, però lo spaccio è 24 ore su 24, e noi siamo in mezzo". Oddio, ogni tanto tirano delle bottiglie: "Me ne arrivano in casa dalla finestra".
E allora, visto che la faccenda dura da una quindicina d'anni, serve a qualcosa questa barriera d'acciaio? "Per me, no - risponde B. G., braghe corte e mani bianche di cemento - Meglio che niente, ma il problema è che dalle 8 di sera fino al mattino qui è un lunapark come quello di Prato alla Valle: urla, musica, bottigliate, gente che la fa nelle siepi, bidoni rovesciati".
Donna: "Sindaco, questore e prefetto dormono tranquilli. Noi no".
Ce l'hanno anche coi fari che illuminano a giorno i cortili, per sicurezza: "Senza fari, non starebbero lì a giocare a calcetto e a ping-pong tutta la notte".
"La recinzione era necessaria - dice Manfrin - Paradossalmente, lo sgombero di tre palazzine e la riduzione del numero di residenti ha aumentato lo spaccio, perché viene molta più gente da fuori. E l'aumento della sorveglianza ha mutato un po' la clientela. Ne vengono meno a cercare fumo e cocaina, forse perché sanno leggere i giornali, e aumentano i tossici di eroina. Veri e propri zombie che passano in mezzo alla polizia, perfino in mezzo agli scontri coi lacrimogeni: non gliene importa niente". Manfrin è un bel pezzo che si dà da fare per salvare il quartiere: "Il caso esplose quando trovarono il cadavere di un tossico, in una siepe di via Arimondi. Poi c'è stata l'esperienza dei cosiddetti nonni-badile, che per difendere i loro orti hanno cacciato i tossici dal parco.
La cosa che mi fa rabbia è che qui in via Anelli ci sono bambini che vengono a scuola con le mie figlie, ci sono donne che vanno ai corsi di italiano della parrocchia, c'è anche gente per bene. E noi non abbiamo problemi di razzismo".
E poi, a dannarsi l'anima per via Anelli, c'è anche Michela Bochicchio, capo del commissariato della Stanga, una ragazza magra dall'aria decisa: "Noi qui, grazie alla direzione del questore Marangoni, lavoriamo pesante. L'ultima operazione è di questa mattina all'alba. In un appartamento c'era più di un etto di cocaina, e abbiamo arrestato un nigeriano. Oltre a fermare una quindicina di clandestini". Perquisizioni e sequestri sono all'ordine del giorno: "La grande rissa di dieci giorni fa è stata un fatto occasionale, legato alla vendita di droga. Venti arresti abbiamo fatto, e fanno circa 190 quest'anno".
Bella vita, in via Anelli. La strada sbarrata dalla polizia. Il controllo dei documenti di chi entra ed esce, coi tossici respinti al posto di blocco.
Le telecamere ovunque. E qualcuno dovrebbe scandalizzarsi per quel muro d'acciaio? Bello non è, di sicuro: grigio, tetro, avvilente. Ieri notte da dentro lo suonavano col martello, come una campana. E poi, come precisa Marco Carrai, assessore alla sicurezza, "non è un muro, ma una recinzione, che si frappone fra due luoghi". I nemici più accaniti del muro e di tutte le operazioni per bonificare via Anelli, poi, non sono certo gli immigrati, e nemmeno quelli del centrodestra che strepitano "vergogna!". No, dice l'assessore, "sono i proprietari degli appartamenti, che a ogni sgombero ci fanno impazzire coi ricorsi al Tar".
Particolarmente interessante l'ultima riga, che mi fa pensare una volta in più al malcostume veneto di incassare gli utili e distribuire i costi sugli altri...
PADOVA - "UN MURO, una vergogna!", urla la destra. "Ma che muro, una recinzione", puntualizzano a sinistra
Certo che se una "recinzione" del genere fosse stata messa da un sindaco leghista,avremmo già centinaia di "no global"da tutt'Italia all'assalto del muro della vergogna.... assecondati anche dai prodi girotondini (a proposito dove saranno spariti????)
Ragazzi siamo messi molto male!!!!
saluti a tutti
elio1947
Btg.GEMONA
70^cp Lupi di Ugovizza
il mio spirt ator ti svole.
Pensi che i no-global non vadano in ferie? Saranno tutti ad Ibiza a ritemprarsi in attesa dello scontro .
Invece mi piacerebbe sapere se quelli che affittano le stamberghe alla marmaglia a prezzi esagerati sono tutti tolleranti babbei di sinistra. Vista la percentuale di leghisti a Padova mi stupirei moltissimo, ma quando si parla di soldi tutto il resto viene in secondo piano, no?
elio.anghinetti ha scritto:
Certo che se una "recinzione" del genere fosse stata messa da un sindaco leghista,avremmo già centinaia di "no global"da tutt'Italia all'assalto del muro della vergogna.... assecondati anche dai prodi girotondini (a proposito dove saranno spariti????)
Nicola ha scritto:Pensi che i no-global non vadano in ferie?
No, semplicemente stavolta non c'è il solito forzista-leghista-fascista-razzista da colpire ma un democraticissimo di sinistra.
E non dimentichiamo lo sgombero dei rumeni a Bologna da parte del democraticissimo Cofferati di qualche mese fa.
E' proprio vero che una politica di destra la può fare solo un governo di sinistra.
Ma Casarini che fine ha fatto? Non dovrebbe essere in zona?
Nicola ha scritto:Pensi che i no-global non vadano in ferie?
No, semplicemente stavolta non c'è il solito forzista-leghista-fascista-razzista da colpire ma un democraticissimo di sinistra.
E non dimentichiamo lo sgombero dei rumeni a Bologna da parte del democraticissimo Cofferati di qualche mese fa.
E' proprio vero che una politica di destra la può fare solo un governo di sinistra.
Ma Casarini che fine ha fatto? Non dovrebbe essere in zona?
Sara' in qualche lussuosa localita' a godersi le vacanze.....
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
Gente che vedo........
........Pioppa che lascio!!!
Nicola ha scritto:
bello parlare per dicotomie, si risolvono un sacco di magagne .
Parlerò per dicotomie ma se il muro l'avesse fatto Gentilini sarebbe venuto giù il mondo. Alzi la mano chi, onestamente, pensa di no.
Vedo anche molte meno bandiere della pace ultimamente, proprio adesso che andiamo in guerra. Niente manifestazioni? Niente sfilate? Niente blocchi dei treni?
Ah come mi piacciono le dicotomie!
Robby73 ha scritto:
Vedo anche molte meno bandiere della pace ultimamente, proprio adesso che andiamo in guerra. Niente manifestazioni? Niente sfilate? Niente blocchi dei treni?
Infatti, tutti quelli che si stracciavano le vesti al grido di "no alla guerra senza se e senza ma" adesso dove sono finiti? Allora ci hanno sempre preso per il culo quando ci dicevano che la guerra è sempre sbagliata, adesso scopro che se è contro Israele allora la guerra va bene anche alla sinistra. Vedremo quando torneranno in Italia le bare come si giustificheranno Prodi & Co.
Se ci sono persone che ragionano per dicotomie ce ne sono tante altre che ragionano per partito preso, il muro di Padova lo ha fatto una giunta di sinistra allora va bene, se lo avesse fatto una giunta di destra allora apriti cielo! Guerre: se sono a favore degli islamici (Kosovo, Libano) sono giustificabili, altrimenti no. In Iraq e in Afghanistan le truppe italiane fanno le medesime cose (lotta al terrorismo) ma la prima è sbagliata quindi via le truppe, la seconda è giusta perchè con mandato Onu: e ripeto di fatto è la stessa cosa!
Per quanto riguarda la situazione diplomatica riguardo all'invio dei caschi blu invito Prodi a leggere l'articolo di Riotta sul Corriere di oggi e a evitare l'invio di nostre truppe quando i krauti e i mangiarane si tirano indietro così vergognosamente. Non vorremmo mica fare gli eroi solitari, no?
Per il resto, porca miseria! Robby e Leonardo mi avete tolto le parole.. dalla tastiera!
Le dicotomie sono comode perchè evitano di pensare. Si prende di mira qualcuno (spesso un estremista, perchè è più facile fargli fare la figura del babbeo) e si afferma il contrario di tutto ciò che quest'individuo (o massa di individui) afferma. Non serve entrare nel merito, non serve pensare perchè l'individuo in questione ha già pensato per noi (in quanto l'esistenza di un pensiero determina l'esistenza del suo contrario, questione già chiara ai presocratici).
Non serve neanche proporre soluzioni.
Se in piazza scendono prevalentemente quelli di sinistra , secondo me, è perchè solitamente sono studenti disoccupati con molta nebbia in testa e tanto tempo libero... quando trovano un lavoro e cominciano ad avere poco tempo libero si "riscoprono " di destra. Vedi Ferrara.
Le guerre le decidono da sempre i governi e non le piazze. Se c'è un motivo per cui l'italia non dovrebbe impegnarsi bellicamente, a mio modesto avviso, è perchè abbiamo un esercito che vira rapidamente verso la mediocrità e perchè non possiamo permetterci altro. Strano che negli ultimi 5 anni il "ridimensionamento" abbia proseguito col vento in poppa, neanche quelli dei centri sociali avrebbero avuto tanta efficienza nello smantellare l'istituzione.
Nicola ha scritto: Strano che negli ultimi 5 anni il "ridimensionamento" abbia proseguito col vento in poppa, neanche quelli dei centri sociali avrebbero avuto tanta efficienza nello smantellare l'istituzione.
anche se tante volte sono una voce fuori da coro andate leggere il forum di militari.org non prendete per oro colato quello che scrivono ma, a mio avviso si può farsi un'idea di quello che sono i militari oggi. Quello che ho notato maggiormate esiste una vera è propria acredine verso il personale anziano!
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
Memento Audere Semper