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Abbadia
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"Resta inoltre il fatto che partire la domenica mattina è sempre un "rischio", di cui penso si debba essere coscienti.
Mandi.
I INFORMATI E FORSE DISSUASI, ma che avrebbero detto gli ambulanti e i commervianti patriottici di Asiago?

Invece : avanti tutti che tutto é prefetto, gia' una settimana prima " saremmo gia' fin d'ora inngrado di fare l'adunata senza problemi " ....Laviabilita' ha funzionato alla perfezione "
ECCO SONO QUESTE LE COSE CHE MI FANNO GIRARE LETTERALMENTE I COGLIONI !
cap. rinaldo
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Abbadia ha scritto:"Resta inoltre il fatto che partire la domenica mattina è sempre un "rischio", di cui penso si debba essere coscienti.
Mandi.
I INFORMATI E FORSE DISSUASI, ma che avrebbero detto gli ambulanti e i commervianti patriottici di Asiago?

Invece : avanti tutti che tutto é prefetto, gia' una settimana prima " saremmo gia' fin d'ora inngrado di fare l'adunata senza problemi " ....Laviabilita' ha funzionato alla perfezione "
ECCO SONO QUESTE LE COSE CHE MI FANNO GIRARE LETTERALMENTE I COGLIONI !
Sicuramente qualcosa non ha funzionato a livello di informazione "PRE", giacchè lungo la SP 69 LUSIANESE, dove si trova il mio paesello natio, il traffico è stato al massimo pari a una normale domenica estiva (20.000 persone sull'Altopiano), per cui ritengo che molte persone, attratte dal casello dell'autostrada di Piovene Rocchette a meno di 30 km. da Asiago,
abbiano scelto come via di accesso all'Altopiano la ex SS. 349 del Costo, trovandosi così a sbucare in prossimità  dei parcheggi, ma essendo obbligata a percorrere l'intero anello a senso unico. Oggi ho pranzato con un amico/tecnico dell'ANAS di Venezia, il quale mi ha riferito che alle ore 06.30 di domenica mattina (Statale del Costo a senso unico), non ha incontrato alcuna difficoltà  a raggiungere Canove, da dove in breve tempo, utilizzando il bus navetta, ha raggiunto il centro di Asiago.

La scelta viabilistica del senso unico trova la mia approvazione, da modesto tecnico della viabilità , perchè in questo modo si dava la possibilità  di accedere con facilità  e con breve percorso a piedi alla zona di ammassamento a chi utilizzava l'autocorriera (area caseifici dell'Altopiano). Non avendo constatato "de visu" la situazione in località  Caseificio non mi dilungo in dissertazioni, ma mi limito a esprimere il mio assoluto dissenso sulla scelta fatta di indicare ad ogni mezzo, ancora carico di persone, in prossimità  degli impianti sportivi, l'itinerario da parcorrere per raggiungere l'area di parcheggio assegnata. Questa è la scelta errata che ha provocato le code chilometriche in direzione Gallio-Asiago.

Non dimentichiamo inoltre che fin dalle due del mattino una sottile e continua pioggia ha irrorato l'acrocoro, e che molte persone, anche non alpini ma soprattuitto alpini, hanno optato per il parcheggio selvaggio lungo la viabilità  di scorrimento, quindi ... . (da notare la minuscola)

Per quanto riguarda i commercianti e gli esercenti di Asiago e dintorni, vi assicuro, per notizie raccolte direttamente da alcuni fornitori, che una lunga teoria di autocarri sta riportando al piano moltissime derrate rimaste nei magazzini, ad eccezione della birra, che a quanto sembra è stata consumata in quantità  industriali, come del resto ho potuto constatere nel mio peregrinare notturno tra le vie di Asiago, lungo le quali ho visto ingurgitare dalle moto spazzatrici quintali di candidi bicchieri di plastica.

Altra dolente nota: le lamentele da pioggia. Mi ricordano una fureria dove gli "imboscati", al calduccio, trascinavano i loro stanchi giorni. La montagna è bella perchè è varia, anche nel clima e nelle manifestazioni meteo. Io ho vagato per l'Altopiano dalle ore 02.00 alle 18.00, salvo la sosta pranzo dalle 13.00 alle 14.00, quando degli splendidi trentini e friulani hanno manifestato la loro alpinità  sfilando lungo l'intero percorso, indossando solo il mio "BEL CAPPELLO", una buona giacca a vento con adeguati indumenti (maglietta della salute, camicia del gruppo, pile), un paio di calzoni di tela, e i miei scarponi che uso nelle escursioni. Problemi: ZERO.

Un abbraccio a tutti, e "in mona quei de Asiago" sempre pronti a lagnarsi, come diciamo noi abitanti delle pendici dell'Altopiano, ma anche bravi, perchè, cerchiamo di non dimenticarlo, la comunità  che ci ha ospitato (parlo dell'intero Altopiano) supera di poco le 10.000 anime. In omaggio soprattutto ai volontari locali del tipo "Francesco da Treschè".
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sergio
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Caro Cap.
mi associo alle tue "indicazioni" su quei mona che alle prime due goccie d'acqua hanno pensato subito che fosse stata mandata per berla tutta !!.
Due goccie d'acqua non fermano un Alpino !!!
... sempre che non sia da bere ....
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Luigi
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cap. rinaldo ha scritto: Sicuramente qualcosa non ha funzionato a livello di informazione "PRE", giacchè lungo la SP 69 LUSIANESE, dove si trova il mio paesello natio, il traffico è stato al massimo pari a una normale domenica estiva (20.000 persone sull'Altopiano), per cui ritengo che molte persone, attratte dal casello dell'autostrada di Piovene Rocchette a meno di 30 km. da Asiago,
abbiano scelto come via di accesso all'Altopiano la ex SS. 349 del Costo, trovandosi così a sbucare in prossimità  dei parcheggi, ma essendo obbligata a percorrere l'intero anello a senso unico.
Infatti, quando a suo tempo telefonai in Sezione ad Asiago per avere conferma degli itinerari consigliati, la prima cosa che mi disse la segretaria fu: nessuno vi obbliga a seguirli, ma state attenti che così rischiate di fare l'Adunata in autostrada. A ulteriore conferma, il mio gruppo, salito in pulmann la domenica notte, seguendo la via assegnata (A22- Rovereto) è giunto tranquillamente in orario per la sfilata.
Mandi.
Luigi
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(G. Bedeschi)


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Sono d'accordissimo su tutti i vostri punti, ma teniamo conto del fatto difficilmente si sarebbe riusciti a fare meglio per la viabilità  credo...
Forse hanno sbagliato a deviare troppa gente per la lusianese od altre vie, perchè onestamente vi dico che io vivo giusto sulla 349(la strada del costo, la più comoda e veloce) e di code lì ne ho viste mooolte meno che in un normale fine settimana.
Per non parlare della sera: era totalmente DESERTA
Non ci si può confrontare alle città , e comunque in ogni caso anche se la facessero a Milano, se parti la stessa mattina dell'adunata rischi di non arrivarci.
Comunque la viabilità  in autobus(tranne il venerdì sera...)mi sembra abbia funzionato: davanti a casa mia vedevo ogli 3/5 minuti un autobus.E autobus anche di notte(mi ricordo che l'anno scorso il venerdì sera a Parma, a 4 km dal centro dopo le 21 non c'erano più autobus).

Una cosa orribile: la sfilata
Io e mio padre partiti due ore prima del nostro turno previsto...ore 17:00 TUTTO FINITO...

Alla fine comunque ribadisco: di errori ce ne saranno indubbiamente stati, colpe e colpevoli anche, ma difficilmente sarebbe potuta andata meglio di così in questo caso, anche perchè l'altopiano è veramente immenso, ma i paesi (tranne Asiago)ve l'assicuro erano deserti, molti non hanno neanche visto un alpino.
Per pareri "a caldo" dei locali, potete visitare http://radiomontekatz.iobloggo.com/.
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Infatti il problema non era il "Costo", ma il riuscire ad arrivarci.
Per ciò che riguarda la mancata presenza alpina negli altri comuni dell'altopiano hai già  evidenziato molto bene nei tuoi precedenti post il "servizio" fatto dal'uff.IAT di Asiago, che invece di favorire le soluzioni 'locali', ha venduto posti letto in mezzo Veneto, x non parlare della nota agenzia - convenzionata ANA ? - .

Forse Asiago, tra le tante cose positive, avrà  anche il merito di spingere ANA a ripensare e sistemare alcune scelte organizzative, sia all'interno che verso le collaborazioni esterne.

Saluti Alpini
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Mauro ha scritto:Beppe Beppe, non ricordarmi certe cose per favore, con lo stomaco ci litigo spesso, grazie.
Se ti può consolare non sei l'unico...
Poteri aprire un bel thread su queste "donzelle"... ma no... non ne vale la pena... (:-x)
...Ma gli alpini non hanno paura

Art. Marco Zanetti
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Per non parlare della sera: era totalmente DESERTA
Egregio ti racconto la mia personale esperienza.
Sono salito per alcuni chilometri al venerdì sera in auto con l'intenzione di fermarmi al primo gazzebo per chiedere informazioni su come fosse il discorso del senso unico e delle navette per poter poi regolarmi su come salire.
Parto da Bassano del Grappa con Mauro e Omar. Saliamo e arriviamo pochi chilometri al primo gazzebo che è chiuso e deserto. Saliamo ancora. Nessuno per strada. Decidiamo di salire ancora, tanto se non c'è nessuno... andando avanti vediamo paeselli deserti, fino a che non arriviamo a una grande rotonda dove finalmente c'è un po' di gente. A questo punto vedendo gente a cui chiedere informazioni decidiamo di girare la macchina, fermarci, informarci e scendere con l'intenzione di salire al mattino o in orario opportuno, per prendere poi la navetta.
Con nostra grande sorpresa ci troviamo sul senso unico, senza che nessun cartello ne comunicasse l'inizio.
Morale della favola, arrivato circa 4 chilometri dalla rotonda siamo in coda. Arrivati lì sopra poco dopo le 11, riusciamo a tornare a Bassano solo dopo le 2 e 30 del mattino. Si confermo che il Costo era deserto comunque.

Dopo aver letto i vostri interventi devo dire che ci sono diverse cose riguardanti questa adunata di cui è bene tenere presente.
La viabilità  ad Asiago è strutturata per accogliere un certo numero di veicoli e non la grande quantità  che si è riversata quel fine settimana. Credo che l'impegno sia stato encomiabile da parte dei volontari e da parte delle forze dell'ordine. Però nessuno è in grado di far apparire strade dove non ci sono. Quindi il risultato è secondo me il massimo che si poteva ottenere.
Riguardo all'organizzazione. Sono forse tante le persone che arrivano all'ultimo momento, magari solo alla domenica mattina. Però credo che sia anche una questione di disponibilità . Io potendo prendere ferie per salire quando voglio e anche per scendere, ho potuto gestire la cosa come meglio credevo, altri non sono certo possano fare lo stesso. Va però detto che chi ha pensato di poter salire con il pullman ad Asiago la domenica mattina e arrivare indenne ha davvero sbagliato i conti. Questo comunque tenendo presente che forse molti non hanno avuto scelta.

Scelta del luogo. Nemmeno io confesso il mio entusiasmo nella scelta di Asiago come luogo per questa adunata. Il mio pensiero era relativo sia alle difficoltà  logistiche sia alla partecipazione delle persone.
Guardiamo in faccia la realtà , per la maggior parte delle persone che partecipano a questo evento l'adunata si riduce a un grande festone. Farlo ad Asiago o altrove, credo che sia lo stesso da questo punto di vista. E' diverso farlo con l'intenzione di seguire le orme dei padri. E allora la scelta di Asiago ha senso. C'è chi vedendo come era l'adunata quest'anno è stato a casa, non perchè aveva paura di rimanere in cosa, ma non di non riuscire ad andare nè all'Ortigara nè al Sacrario. E non avendo per loro senso l'adunata ad Asiago fatta senza almeno una di queste due cose, sono stati a casa. Rifletteteci.

Trabiccoli. Le forze dell'ordide DEVONO identificare i guidatori/proprietari dei mezzi e appippargli una sonora multa oltre che, se possibile sequestrare il mezzo. Fine di qualsiasi discorso. Se alcuni di questi trabiccoli sono belli, si chiuda pure un occhio, e si organizzi un apposito registro dei trabiccoli, con tanto di autorizzazione a circolare. Non è il trabiccolo a essere il male, ma come si usa il trabiccolo.

Cappelli Alpini. Personalmente credo che le colpe siano ben distribuite. Inutile dare la colpa all'ANA (e di cosa?). Le regole ci sono e io, anche se sono del servizio d'ordine, non posso impedire a una persona qualsiasi di comprare un tarocco e metterselo. Se invece cappelli alpini veri arrivano a non alpini, beh lo sappiamo tutti che spesso sono capigruppi e altri alpini a creare queste situazioni. Quindi la colla non è dell'ANA ma di singoli componenti dell'ANA e che quindi ne rispondono personalmente di loro mancanze al regolamento. E poi parliamoci chiaro, che cosa si può fare a una persona che si mette un cappello alpino tarocco oppure che da un cappello alpino a chi alpino non è stato? Lo espelliamo dall'ANA ? E tanto lo ritroviamo a circolare per le vie a ogni adunata comunque.

Non alpini alle adunate. Il turismo alle adunate ormai è un fenomeno. Non credo che ci sia nulla di male. Il servizio d'ordine va rafforzato però. Eventuali soggetti vanno identificati e segnalati. Per questo creerei delle squadre del servizio d'ordine affiancate da un pubblico ufficiale. Almeno 4 persone per squadra e diverse decine di squadre. Non so se queste persone abbiano un addestramento. Se lo hanno e quindi le persone a disposizione sono poche, si affianchi una o due persone con addestramento a due o tre senza presi tra eventuali volontari che si rendono disponibili. Trattare con un ubriaco può essere spesso un problema di buon senso ma anche di mani.

Scusate la lunghezza, ma anche la semplcità  con cui ho affrontato gli argomenti.
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Axtolf ha scritto:Trabiccoli. Le forze dell'ordide DEVONO identificare i guidatori/proprietari dei mezzi e appippargli una sonora multa oltre che, se possibile sequestrare il mezzo. Fine di qualsiasi discorso. Se alcuni di questi trabiccoli sono belli, si chiuda pure un occhio, e si organizzi un apposito registro dei trabiccoli, con tanto di autorizzazione a circolare. Non è il trabiccolo a essere il male, ma come si usa il trabiccolo.
Però anche il Consiglio ANA non deve dire una cosa e poi farne un'altra...
La domenica sera (testimone anche Brisky) sono passati davanti a Presidente Nazionale e un Consiglere due trabiccoli con annessi ammenicoli... trombette... casse stereo e via dicendo...
hanno fatto quello che hanno voluto... anche infamato un ragazzo (alpino) che cercava di dissuaderli dall'andare in giro...
E i nostri capi cosa hanno fatto? praticamente nulla... due parole... e via... li hanno lasciati andare...
Ma non avrebbero dovuto fermarli e fare sequestrare il mezzo?
A voi la risposta...
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Tale guidatore di trabiccolo (che a questo punto definirei povero trabiccolo, perchè pur in quanto tale, era quasi omologabile...) era anche parecchio oltre la soglia alcolica, ha lanciato a terra il Cappello, ha fatto, disfatto... parole di vario genere e tipo (alcolisticamente colorite)... insomma, la mia tentazione personale era di tirarlo giù di peso... e forse a prendere l'iniziativa anche gli altri sani intorno mi avrebbero probabilmente seguito, ma non so fino a che punto ne avremmo passato indenni, per di più di fronte a tale e impotente Presidente ANA...

Avrò fatto bene o male, non lo so, ma ammetto il mio limite (forse positivo) di non essere avvezzo a tali iniziative...

Una nota ai trabiccoli: i più belli forse sono quelli portati, ma lasciati fermi in esposizione, o al max con qualche giro innocuo, poco rumoroso... A proposito, il piccone della Julia, documentato con foto, come lo dovremmo definire? Quello si è mosso solo per arrivare, e poi per andarsene...
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axtolf ha scritto:
Per non parlare della sera: era totalmente DESERTA

Scelta del luogo. Nemmeno io confesso il mio entusiasmo nella scelta di Asiago come luogo per questa adunata. Il mio pensiero era relativo sia alle difficoltà  logistiche sia alla partecipazione delle persone.
Guardiamo in faccia la realtà , per la maggior parte delle persone che partecipano a questo evento l'adunata si riduce a un grande festone. Farlo ad Asiago o altrove, credo che sia lo stesso da questo punto di vista.

Sono pienamrente d'accordo con te.
Per come si sono ridotte le adunate nazionali, al momento attuale una scelta del genere non ha senso. E'una cosa di dimensioni enormi.
Ma non facciamone solo un discorso di dimensioni...
Vedere un gruppo di "turisti alpini" che si sfondano di alcool, coca ed eroina sotto uno stadio od anche davanti a qualche monumento di grosse città  può eventualmente essere accettato, ma vedere certe scene davanti all'Ossario, durante un evento del genere no, questo non va.
Appunto l'evento: è stato perso ogni senso commemorativo dell'adunata.
Si va oramai per far baldoria, per molti L'adunata degli Alpini è una festa della luna sotto spoglie paramilitari.
Ecco quindi che, per dimensioni della cosa, ma più di tutto per mantenere una certa sacralità , sarebbe forse stata più sensato un'adunata regionale.

Almeno finchè non si cominceranno a fare 2 adunate(cioè mai...):
1: adunata nazionale di tipo"commerciale"
2: adunata "privata": solo chi ha il cappello originale passa(e vedi come si sfinerebbe la ressa...)
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Per come si sono ridotte le adunate nazionali, al momento attuale una scelta del genere non ha senso. E'una cosa di dimensioni enormi.
Ci tengo a precisare che per quanto mi riguarda e anche per molti che ci sono in questo forum, l'adunata non si è ridotta ancora così. Personalmte nemmeno io sarei salito ad Asiago se non avessi potuto passare quell'ora al sacrario, vedere anche da lontano la messa per i caduti. Con rammarico non sono potuto salire all'Ortigara.
Dove non ci sono sacrari, ho sempre fatto il possibile per essere presente all'arrivo della bandiera.
Poi per il resto della giornata magari festa con gli altri. Però con alcuni obiettivi ben precisi.
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axtolf ha scritto:
Per non parlare della sera: era totalmente DESERTA
. Per questo creerei delle squadre del servizio d'ordine affiancate da un pubblico ufficiale. Almeno 4 persone per squadra e diverse decine di squadre. Non so se queste persone abbiano un addestramento. Se lo hanno e quindi le persone a disposizione sono poche, si affianchi una o due persone con addestramento a due o tre senza presi tra eventuali volontari che si rendono disponibili.
:shock:

Oddio ,ho creato un mostro, una volta non avevi di queste idee di stampo fasista; devi averle prese da me.
mi scuso con il forum se ho trasformato il vostro pacifico ed hippy webmaster in un pericoloso ed armato sovversivo reazionario, mi impegnero' d'ora in avanti a parlagli solo di pace e amore e a passargli solo dvd dei teletubbis.
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E poi parliamoci chiaro, che cosa si può fare a una persona che si mette un cappello alpino tarocco oppure che da un cappello alpino a chi alpino non è stato? Lo espelliamo dall'ANA ? E tanto lo ritroviamo a circolare per le vie a ogni adunata comunque
Semplice, primo gli si fa togliere con le buone e anche non il fregio che rappresenta l'appartenenza al Corpo e che viene in quel modo disonorato, - secondo, muniti di adeguato attrezzo campale, leggasi forbice da "brusca", si "annikilisce" la penna del cappello in questione un bel taglio e via... Maxima sfiga x un Alpino !

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SezioneMonteOrtigara ha scritto: ...... Si va oramai per far baldoria, per molti L'adunata degli Alpini è una festa della luna sotto spoglie paramilitari. ......
Baldoria sì, maleducazione no. Quando nel cuore della notte si viaggia con mezzi che definire rumorosi è un eufemismo, o con impianti di amplificazione a tutto volume che ripetono all'infinito " .... la peppina la fa el caffè ... ", si è solo MALEDUCATI.

7° Alpini sono con te, e non solo con la "forbese pa' bruscare" ma anche con amenicoli vari, l'uso dei quali può provocare la sosta forzata dei "rompiglioni" con relativi "mezzi".

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