ASSAGO (Mi), 2 giugno 2005 - "Milano, Milano", i quasi 12.000 del Forum sono tutti in piedi a celebrare il successo 69-58 dell'Armani Jeans in gara-4 di semifinale contro Treviso (2-2). Una festa che, eccetto un colpaccio al Palaverde, sarebbe un arrivederci alla prossima stagione. Ma in questo momento c'è un'intera città che non ci vuole pensare: Blair e compagni hanno conquistato tutti e ora sono pronti, almeno i tifosi ne sono convinti, per giocare alla pari gara-5 (in programma sabato a Treviso) che varrà un posto in finale.
Lardo parte con McCullough, Gigena, Calabria, Singleton e Blair; Messina risponde con Bulleri, Garnett, Soragna, Goree e Marconato. Avvio su ritmi, come ormai d'abitudine, abbastanza bassi. Treviso ha gli occhi gelidi di chi non vuol concedere nulla all'emozione, Milano in difesa aggredisce e a tratti sembra tarantolata mentre in attacco congela a lungo, talvolta troppo, la palla nelle mani di McCullough. Al 4' ospiti avanti 8-4, ma Blair toglie un paio di volte le castagne dal fuoco all'Armani Jeans. I veneti si schiantano a ripetizione contro la zona lombarda in cui Singleton aggredisce come un dannato alla caccia del passaporto per il purgatorio. Calabria in attacco è una garanzia e con un 10-3 di parziale Milano a fine primo periodo conduce 18-13. Per il Benetton dieci falli in dieci minuti, ma anche 7 palle perse e 0/4 (come peraltro Milano) nel tiro pesante.
La prima tripla del match arriva, targata Soragna, dopo 13'40" con l'Olimpia che continua a mordere a Treviso che vede nascere quasi tutti i suoi punti dagli angoli o dalla linea di fondo dove Goree resta un enigma per Schultze. Il primo punto di Garnett arriva al 18', l'Armani intanto spreca 4-5 occasioni consecutive per prendere il largo (0/5 al tiro di Singleton a metà gara) e al riposo chiude 31-28. La panchina Benetton, uno dei punti di forza dei vincitori della regular season, combina per 0 punti e -7 di valutazione in 25 minuti complessivi d'utilizzo. Al ritorno in campo Milano è trasformata, come se nell'intervallo fosse stata in cura da uno stregone: in 3 minuti arrivano due canestri dal campo di Singleton, due tiri da tre firmati da Gigena e Calabria e anche un bel pallone dentro l'area per Blair.
Morale? Parziale di 12-3 e biancorossi avanti 43-32. Dallo stesso stregone deve però essere passato anche Siskauskas che, forse memore dell'expolit di gara-1, produce 7 punti in 5'30" e riporta il Benetton in linea di galleggiamento sul 46-40. Treviso continua a litigare coi ferri del Forum, Milano invece si concede 5 triple e 26 punti nel periodo per il 57-48 del 30': niente male per una squadra che, dopo gli 89,6 di media contro Cantù, nelle prime tre sfide di semifinale ne aveva realizzati 59,6 a partita. Bulleri e Soragna sono giocatori abituati a eccellere quando la palla scotta, Bargnani si allena per un futuro molto rosa, e con loro il Benetton prova a riaprire la partita e a chiudere la serie. La rimonta passa dalla lotta sotto i tabelloni, ma non trova sbocco naturale nel tiro da fuori e quindi diventa faticosa il doppio.
L'Armani Jeans però non vede più il canestro e accusa quasi 6 minuti di blackout che però non spostano gli equilibri della partita: Treviso transita a 2/17 da 3 e segna solo quattro punti (61-54 dopo 37') durante l'astinenza dei padroni di casa. Si sveglia Milano e alza bandiera bianca il Benetton che non ne azzecca più una e guarda Blair e McCullough portare a termine il loro ultimo, in senso temporale, capolavoro. Tra 48 ore l'ultima decisiva sfida della serie: comunque andrà ad avere torto saranno solo gli assenti.
MILANO MILANO MILANO MILANO!!!
