Mi sfugge il senso di questa discussione.
Prima apri parlando di un possibile ripristino. Poi passi alle critiche al vecchio sistema della leva tirando in ballo leggi naturali (??), non prima di aver parlato male di qualche politico. Un copione già visto e stravisto su questo forum, certo in altre modalità , ma si tratta della solita minestra riscaldata. I limiti del sistema leva erano evidenti e ben conosciuti e ne abbiamo parlato decine di volte.
E allora Axtolf perché tanti difendono acriticamante a spada tratta la leva militare così come era organizata?
L'ordine naturale delle cose è il principio di tutto, stravolgerlo significa inevitabilmente fallire e soffrire.
Così su due piedi sarei propenso a pensare che tu sia una di quelle persone che vuol far pesare la sua laurea non col merito, con la dimostrazione di capacità oggettive, ma ti senti investito di un potere quasi divino.
Stai attento perchè nella vita c'è da imparare anche dal maniscalco. Faraday insegna.
Hellis ha scritto:Così su due piedi sarei propenso a pensare che tu sia una di quelle persone che vuol far pesare la sua laurea non col merito, con la dimostrazione di capacità oggettive, ma ti senti investito di un potere quasi divino.
Stai attento perchè nella vita c'è da imparare anche dal maniscalco. Faraday insegna.
Infatti i titoli di studio sono un merito e non un titolo nobiliare avuto alla nascita.
Poi avviamante c'è tutta una serie di distinguo sul dove, come e quando si sono avuti.
Verissimo quello che dici che c'è da imparare anche dal maniscalco, un proverbio recita che "Sanno più uno scemo ed il Papa insieme che il Papa da solo", ma non dice che lo scemo sia allo stesso livello del Papa e men che meno che lo scemo debba o possa comandare il Papa.
A militare un analfabeta può essere un ottimo autista, un superbo fante, geniere, maniscalco o palafreniere e tante altre cose... Ma mettere un analfabeta a comandare un laureato (o anche sempre il solito diplomato in un istituto professionale per il rotto della cuffia) è una bestemmia contro la natura che può produrre solo disastri.
Prendo atto che non la pensiamo nello stesso modo. Se il laureato, oltre al pezzo di carta ha anche la testa, ne può comunque ricavare una preziosa lezione di vita.
Hellis ha scritto:Prendo atto che non la pensiamo nello stesso modo. Se il laureato, oltre al pezzo di carta ha anche la testa, ne può comunque ricavare una preziosa lezione di vita.
Mi ripeto: Faraday insegna.
Secondo me invece la pensiamo in modo molto più simile di come sembra, e ribadisco che secondo me comunque la persona più colta deve sempre rispettare quella meno colta e valorizzarla per tutto quello che questa può dare.
Ma tu sei d'accordo con me nel dire che nell'ambito del servizio militare fosse insensato mettere un laureato allo stesso livello dell'analfabeta? E che ancor di più fosse una bestemmia contro l'ordine naturale mettere l'analfabeta diciottenne a comandare il laureato trentenne?
Hellis, se permetti un umile suggerimento: non farti traviare.
Il ragionamento del monsieur funzionerebbe infatti se si stesse parlando dell'ambito in cui il laureato si è appunto guadagnato tale titolo (se per studio, parentele, denaro o prestazioni varie ora non ci interessa).
Il problema è che non esistono lauree in "mestiere delle armi".
Motivo per cui se il caporale diciottenne analfabeta è un superbo fante, e il diplomato/laureato - magari bravissimo nel suo ambito - più che puntare il fucile nella direzione giusta non sa fare, ecco che è nell'ordine naturale delle cose che sotto le armi il primo comandi il secondo.
Questa è la corretta applicazione del fatto che tutti noi, per fortuna e contrariamente alla propaganda democraticista, siamo differenti, ognuno con le sue qualità e i suoi difetti.
Quello che cerca di fare qualcun altro, secondo cui una laurea determina una superiore capacità in qualsiasi campo dell'agire umano, è invece un ragionamento del tutto illogico che dimostra, oltre alla già accertata e piena inattitudine militare dello stesso, anche la sua scarserrima credibilità come compilatore di gazzette.
A proposito, quando si trattò di confermare gli incarichi attribuiti al personale del mio scaglione, il metodo di selezione applicato fu semplice: portati al campo sportivo di Tolmezzo, dopo adeguato riscaldamento iniziammo a correre sulla pista di atletica con in testa il SCB.
Man mano che la gente si fermava, veniva assegnata.
Gli ultimi a tenere il ritmo - analfabeti o laureati che fossero - si guadagnarono la linea pezzi, anche se sulla carta destinati a fare gli spaccisti e i conduttori.
Era anche grazie a questa cura dei particolari che gli alpini erano gli alpini, prima che - accomunati dal loro animo di servi - odc e politici militesenti ne segnassero la sorte.
Mandi.
Luigi
P.S.: naturalmente solo alla fine mi sono ricordato di una frase famosa, e di un soldato coi fiocchi, che riassume tutto quanto ho scritto.
"Nello zaino di ogni soldato ci può essere il bastone di maresciallo". Et de hoc satis.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Luigi ha scritto:
Quello che cerca di fare qualcun altro, secondo cui una laurea determina una superiore capacità in qualsiasi campo dell'agire umano, è invece un ragionamento del tutto illogico che dimostra, oltre alla già accertata e piena inattitudine militare dello stesso, anche la sua scarserrima credibilità come compilatore di gazzette.
A Et de hoc satis.
Lo scarsamente credibile compilatore di gazzette dalla totale inattitudine militare vorrebbe sapere da quale pulpito e con quale criterio gli sono stati attribuiti titoli così prestigiosi. Ovviamente specificando quali sono i titoli di studio e professione della Signoria Vostra, le competenze linguistiche ed informatiche, così come le maturate esperienze militari del medesimo.
In attesa di gentile risposta porgo i miei più sentiti ossequi.
Ripeto: sempre disponibile ad una spiegazione tra gentiluomini, magnanimamente sorvolando sul fatto che operazioni di obiezione e reflorazione privano di simile titolo.
Nel caso si possono indirizzare a Federico e Top i loro corrispettivi.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
personalmente Chevalier posso dirti che durante la naja non guardavo se chi mi comandava (Feltre) e chi ho comandato ( belluno) era laureato o nò! Guardavo se uno aveva le pal-e per eseguire gli ordini e in base a questo MI meritavo il rispetto o SI meritava il mio! Dietro una tastiera potrei raccontare tante balle ma se mi credi ti dico che ho guidato veicoli corazzati M113,tow, Lance,M577 e ho visto nascere il mezzo che ha sostituito ( o avrebbe dovuto) i muli e si chiamava bv 246.E non sono laureato, ma al contrario di qualche ingeniere ( che doveva insegnarmelo) io sapevo smontare un motore, un differenziale o un gruppo di rinvio.
Ci sono 3 regole per affrontare un nemico.
1° sii sicuro di te stesso
2° non aver paura
3° non avere pietà
Ripeto anche io.
Lo scarsamente credibile compilatore di gazzette dalla totale inattitudine militare vorrebbe sapere da quale pulpito e con quale criterio gli sono stati attribuiti titoli così prestigiosi. Ovviamente specificando quali sono i titoli di studio e professione della Signoria Vostra, le competenze linguistiche ed informatiche, così come le maturate esperienze militari del medesimo.
In attesa di gentile risposta porgo i miei più sentiti ossequi.
PETER62 ha scritto: ma al contrario di qualche ingeniere ( che doveva insegnarmelo) io sapevo smontare un motore, un differenziale o un gruppo di rinvio.
Vedi è proprio questo il punto: sovvertimento dell'ordine naturale, a me sta benissimo che gli analfabeti si intrattengano nelle bettole e tengano tra loro comportamenti non propriamente regali, ma rimangano sempre al loro posto altrimenti sarebbe un crimine contro il cosmo! Cosa che non può essere tollerata da madre natura è che un analfabeta si creda un semidio perché ha avuto l'illusione di essere migliore di qualcuno superiore a lui.
Tu stai muovendo critiche ai tuoi commilitoni laureati senza sapere nemmeno quale sia l'ortografia del loro diploma di laurea.
E ora vai alla lavagna e scrivi 100 volte INGEGNERE poi potrai tornare a guardare i reality show che ti piacciono tanto.
Mah vedi, potrei portarti tanti esempi di ingegneri che hanno fatto figure pessime di fronte a non laureati, ma non sarebbe giusto.
Perchè dovrei portarti anche tanti esempi di grandi Ingegneri che si sono distinti per genialità , fiuto, istinto.
Però questi ultimi gli ho sempre visti molto vicini ai loro sottoposti; laureati che non hanno mai cercato una linea di demarcazione netta
con i subalterni. Anche venerdì, in un posto a 350 km da qui dove è stato chiesto un mio parere tecnico in seguito ad un incidente
mortale con un certo tipo di macchina (il mio nome è stato 'caldeggiato' da un grosso costruttore non italiano), sono stato più
volte chiamato 'ingegnere', e ho più volte specificato che non sono laureato.
Nel mio lavoro apprezzo chi mi contraddice per ciò che dico o sostengo; chi mi si è messo di traverso perchè non sono laureato si è
sempre rivelato per ciò che era.
Hai ragione ho sbaliato ascrivereunna parolla! Mi scuso ( anche del benvenuto che ti avevo dato) e mo inchino alle tue ( perchè ne avrai più di una) lauree! E ti saluto perchè assomigli tanto ad uno che in un altro forum ( alla mia promessa di spaccargli la faccia per delle frasi offensive), ma non in questo caso perchè sto solo facendo dell'ironia, mi aveva minacciato col krav-maga (ottima tecnica da combattimento ma personalmente non la migliore)!!!Sò solo 2 lingue ma ti dò l'addio così: AT-SALUD
P.S Da oggi ti leggerò solamente BYE BYE
Ci sono 3 regole per affrontare un nemico.
1° sii sicuro di te stesso
2° non aver paura
3° non avere pietà