caro Luigi siamo al termine della nostra amichevole discussione e permettimi alcune considerazioni finali:Luigi ha scritto:Andrea, un solo appunto sulla tua ultima osservazione.
Nessun paese era pronto, nel 1914, per una guerra di lunga durata. Si pensava che tutto si sarebbe risolto per l'autunno, e quando ciò non avvenne tutti dovettero improvvisare dal nulla la mobilitazione totale.
Ora, anche senza l'Italia si arrivò ad un passo dalla vittoria degli Imperi Centrali (e ancora adesso si discute se non vi si arrivò per la resistenza francese, o solo per la rassegnazione precipitosa dei tedeschi a riconoscere il loro fallimento). Ricordo, solo come esempio, che il governo francese era già stato trasferito a Bordeaux.
E una volta sconfitta la Francia, all'Inghilterra sarebbe rimasta solo la Royal Navy, posta di fronte - a differenza di quanto sarà 25 anni dopo - ad un avversario temibile e costruito al solo scopo di annientarla.
Mandi.
Luigi
P.S.: mi sembra però che nessuno ci proibì di tenere Valona. Semplicemente, ci cacciarono
- effettivamente ci fu un grosso errore di valutazione sulla durata del conflitto, strano che lo stato maggiore imperiale germanico, ben noto per la sua efficenza, sia caduto in un simile sbaglio;
- certamente gli imperi centrali arrivarono ad un passo dalla vittoria, a mio parere il loro crollo, non fu determinato da una sconfitta sul campo, bensì dal disfacimento del fronte interno e dalla scarsità di materie prime necessarie per alimentare le truppe e dalla mancanza di cibo per tutti, militari e civili, dunque la strategia albionica del blocco funzionò alla grande!.
- in quanto alla prevedibile battaglia marittima non posso dare alcun parere in quanto sono completamente ignorante in materia.
- in merito alla vicenda Albania e Valona in particolare, le colpe si possono ascrivere alle indecisioni del governo, dalla mancanza di risorse, dalle palle quadre degli albanesi che proprio non ci volevano;
- in conclusione anche se le guarra è stata vinta la nazione ne uscì con le ossa rotte, economicamente parlando, con una classe politica di basso profilo incapace di gestire il ritorno allo stato di pace, con la popolazione alle prese con molteplici problemi di vita, il tutto alla fine spianò la strada al movimento fascista ........e la storia continua