Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

E guarda un po' il caso, a volte, come gioca eh? Sabato o Domenica su rai 3 hanno parlato delle famose miniere di uranio nostrane, in Val Seriana. Potrebbero adeguatamente alimentare le nostre centrali (dicevano). E so per certo, perchè l'ho visitata una ventina d'anni fa, che ne esite una pure in Valtellina. Questa seconda scavata e pronta, allora, per iniziare lo sfruttamento.

Probabilmente i costi sarebbero un po' più alti che facendo venire il materiale dall'estero, ma si sarebbe autonomi, almeno in parte.

Ps: a proposito di chi sta un po' di qui e un po' di la (posto che sia vero), a dimostrazione che ogni mondo è Paese, i Boeri davano un dissacrante nomignolo agli Inglesi che stavano in Sud Africa... :D . E curiosamente il nomignolo prendeva in considerazione due terre separate dall'acqua... :--""
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

La miniera di Novazza è stata recentemente oggetto di un progetto di riutilizzo da parte di una società  estera (Metex Resources Ltd ) che mirava a rimetterla in funzione. Per quanto ne so data la fiera opposizione pressochè di tutte le parti interessate, non se n'è fatto nulla.

Per sapere di piu' sulla miniera di Novazza (dal punto di vista "tecnico"):

http://www.webalice.it/lapis40/Pagina_GOM04_E0002_B.htm

QUi l'articolo apparso sull'Eco di Bergamo l'anno scorso a seguito di una ennesima ipotesi di riutilizzo ventilata da società  italiane stavolta. Nell'articolo viene citata anche la proposta di riutilizzo di qualche anno fa:

http://www.asl.bergamo.it/portale/rasse ... ile/23.pdf
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
Federico
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2165
Iscritto il: lun dic 09, 2002 4:59 pm

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

axtolf ha scritto:La miniera di Novazza è stata recentemente oggetto di un progetto di riutilizzo da parte di una società  estera (Metex Resources Ltd ) che mirava a rimetterla in funzione. Per quanto ne so data la fiera opposizione pressochè di tutte le parti interessate, non se n'è fatto nulla.

Per sapere di piu' sulla miniera di Novazza (dal punto di vista "tecnico"):

http://www.webalice.it/lapis40/Pagina_GOM04_E0002_B.htm

QUi l'articolo apparso sull'Eco di Bergamo l'anno scorso a seguito di una ennesima ipotesi di riutilizzo ventilata da società  italiane stavolta. Nell'articolo viene citata anche la proposta di riutilizzo di qualche anno fa:

http://www.asl.bergamo.it/portale/rasse ... ile/23.pdf
Me lo vedi che ogni stagione porta le sue primizie? Un anno fa la miniera era niet. Oggi, invece...

Nel servizio di rai 3 il "clima" della notizia era fovorevole (!), perfino con una punta di nostalgia (!!). Per intenderci: servizio in stile Slow Food, applicato alla miniera. Intervistato persino il geologo che si occupò della miniera il cui tono era del tutto simile: che un tempo l'Italia se non il Paese Nr.1 a livello tecnologico per la tecnologia dello sfruttamento pacifico dell'atomo, se la batteva di certo fra i primissimi, oggi è a meno di zero perchè tutti i tecnici si sono estinti, non essendo più richiesti.
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Noto ogni giorno di più che monsieur de La Palissa gode di numerosi epigoni fra i nostri conterranei. Dirle vent'anni fa, queste cose, no vero? (:88:)

Hellis, hai fatto bene a distinguere da quale parte dell'Ongina crescevano artisti e da quale soldati.
Ancora oggi chi arriva in città  dalla via Emilia trova ad accoglierlo la lupa capitolina - chissà  come sopravvissuta alla Repubblica nata dalla Resistenza - e le seguenti, eloquenti parole scolpite nel marmo:
"Quale vigile scolta fra i barbari vinti Roma qui dedusse nel 20 A.C. una colonia militare che nomò Placentia."
E sulla piazza principale della città  stanno a cavallo Ranuccio e Alessandro Farnese.

Altro che Verdi, Maria Luigia, il Parmigianino e la Steccata :D
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Italia, Francia e il nucleare

posted by Ugo Bardi

Ormai da molto tempo seguo una saggia regola che mi dice che non vale la pena guardare la televisione e leggere i giornali dato che tutte le notizie che vengono date sono o false, o esagerate, o irrilevanti (e spesso tutte e tre le cose insieme). Con questa regola, vivo tranquillo e mi risparmio le varie follie che periodicamente infestano gli schermi e le pagine dei giornali.

Tuttavia, ogni tanto mi capita di dovermi interessare per forza di qualcosa che appare sui giornali o in TV. Ultimamente mi è successo per la questione dell'accordo nucleare fra Italia e Francia. Avevo, in effetti, sentito parlare vagamente di questa faccenda e l'avevo automaticamente classificata fra le cose false, esagerate e irrilevanti. Ma mi è toccato approfondire un po' perché mi hanno intervistato alla TV su questo argomento. La regola è stata confermata in pieno, ma vediamo di discuterne un attimo.

Allora, prima di presentarmi per l'intervista allo studio televisivo, mi sono letto il comunicato ENEL sull'accordo. Poi, mentre me stavo seduto impalato e incravattato davanti alla telecamera ad aspettare, mi è toccato sorbirmi tutto il notiziario del giorno, nel quale mi sono accorto con stupore (ma neanche poi tanto) che si dicevano cose del tutto diverse da quelle scritte nel comunicato. Si diceva che Francia e Italia hanno "firmato un'accordo per la costruzione di quattro centrali nucleari in Italia entro il 2020". Ma è vero?

Bene, guardiamo un po' il testo del comunicato stampa emesso da ENEL. Ve lo riporto per intero in fondo, ma qui concentriamoci sulle frasi significative.

Risulta dal comunicato che ENEL e EDF (electricité de France) hanno "siglato due memorandum of understanding (MoU)". Cos'è questo oggetto che ha come nome un curioso mix di latino e inglese, e che viene abbreviato con la sigla di una caramella? In Italiano, si dovrebbe dire "protocollo d'intesa" oppure "lettera di intenti". Già  il fatto che nel comunicato stampa abbiano usato il nome più pomposo di "memorandum of understanding" la dice lunga sulla volontà  di offuscazione di questa gente. Ma andiamo avanti.

Allora, un memorandum of understanding (o protocollo di intesa, o lettera d'intenti che dir si voglia) rappresenta l'equivalente un po' più formale di una stretta di mano. Non che non possa avere valore legale; anche una stretta di mano lo può avere. Ma il fatto di usare questo termine e non quello di "contratto" indica che i partners dichiarano soltanto la loro buona volontà  ma non prendono nessun impegno. Non abbiamo i testi dettagliati di queste due caramelle MoU, ma dal testo che abbiamo ci accorgiamo subito che, in effetti, non corrispondono a nessun impegno reale.

Ci sono due MoU fra Enel e EDF. Il primo "pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell'energia nucleare in Italia da parte delle due aziende. " Notate che "pone le premesse", ovvero per ora non c'è nessun piano del genere.

Dice poi che "Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà  responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità  per la realizzazione delle unità  di generazione nucleare EPR". Ovvero, l'unico impegno di questo MoU e che EDF e ENEL faranno insieme uno studio di fattibilità . Ma notate che qualcuno dovrà  finanziarlo, e qui non si accenna nemmeno a uno stanziamento.

Leggiamo poi che "Successivamente, completate le attività  di studio e prese le necessarie decisioni di investimento, è prevista la costituzione di società  ad hoc per la costruzione, proprietà  e messa in esercizio di ciascuna unità  di generazione nucleare EPR", Notate che "è prevista" la costituzione di una società  ad hoc, ma questo è qualcosa che avverrà  in un futuro non ben definito quando saranno prese "le necessarie decisioni di investimento", ovvero qualcuno avrà  trovato i soldi, se ci riuscirà . Ovviamente, non c'è nessun impegno legale a fare questa cosa.

La seconda caramella MoU è altrettanto insipida della prima: dice che "Enel ha espresso la volontà  di partecipare all'estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR". Notate che Enel "ha espresso la volontà ," tutto qui! E notate anche che soltanto ENEL ha espresso questa volontà ; secondo il comunicato stampa, EDF non ha detto niente. Di solito, quando si fa un contratto, bisognerebbe essere d'accordo in due!

Diciamo che questi MoU sono equivalenti a una situazione in cui io potrei andare, per esempio, dall'agente immobiliare che vende una bella villa sulla Costa Smeralda e firmare con lui un "memorandum of understanding" nel quale io mi dichiaro interessato a comprare la villa e lui si dichiara interessato a vendermela, ma non si menziona a che prezzo. Una cosa del genere non vale niente; ovviamente. Infatti, quando fai un contratto serio per comprare una casa paghi una caparra e sul contratto c'è scritto il prezzo, i termini e le condizioni. Ma qui, fra Francia e Italia non c'è proprio niente del genere, niente di serio sul nucleare.

Questo non vuol dire che Francia e Italia non siano interessate a collaborare sull'energia nucleare. Anzi, con il proprio nucleare ormai in netto declino, la Francia ha bisogno di partners per rilanciare e rifinanziare nuove centrali e probabilmente questa è la ragione che ha spinto Sarkozy a Roma. Ma questo cosiddetto "accordo" fra Italia e Francia è puro fumo e rumore; aria fritta, propaganda fatta secondo un copione ormai collaudato e, curiosamente, la gente continua a cascarci.

Eppure, per tutta la giornata del 24 Febbraio, giornali e televisione ci hanno bombardato con la notizia che Italia e Francia si sono messe daccordo per la realizzazione di quattro centrali nucleari, dando la cosa come certa e assodata. Tutta la vicenda conferma in pieno la saggia regola che continuerò ad applicare: tutto quello che ti raccontano in TV o sui giornali va ignorato in quanto o è falso, o è esagerato, o è irrilevante, o tutte e tre le cose insieme.


Ah.... nell'intervista, le cose che ho scritto qui, ovviamente, non le ho potute dire!

______________________________ __________________

(comunicato stampa di Enel del 24 Febbraio 2009 - cortesia di Pierangela Magioncalda)

ACCORDO ENEL-EDF PER LO SVILUPPO DEL NUCLEARE IN ITALIA

Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, l'Ad di Enel Fulvio Conti e il Pdg di Edf Pierre Gadonneix hanno siglato due Memorandum of Understanding per studiare la fattibilità  di almeno 4 unità  di terza generazione avanzata del tipo EPR da costruire nel nostro Paese e per estendere la partecipazione di Enel al programma nucleare in Francia, a partire dal reattore di Penly recentemente autorizzato.

“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un'esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale - ha commentato Conti -. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell'energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità  nei rispettivi mercati.”

Roma, 24 febbraio 2009 - Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, Fulvio Conti amministratore delegato e direttore generale di Enel e Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf hanno firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) che pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell'energia nucleare in Italia da parte delle due aziende. Quando sarà  completato l'iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia, Enel ed EDF si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unità  di generazione, avendo come riferimento la tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor), il cui primo impianto è in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%.

L'obiettivo è di rendere la prima unità  italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020.

Con il MoU di oggi, Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà  responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità  per la realizzazione delle unità  di generazione nucleare EPR. Successivamente, completate le attività  di studio e prese le necessarie decisioni di investimento, è prevista la costituzione di società  ad hoc per la costruzione, proprietà  e messa in esercizio di ciascuna unità  di generazione nucleare EPR, caratterizzate da:

· partecipazione di maggioranza per Enel nella proprietà  degli impianti e nel ritiro di energia;

· leadership di Enel nell'esercizio degli impianti;

· apertura della proprietà  anche a terzi, con il mantenimento per Enel e EDF della maggioranza dei veicoli societari.

L'accordo Enel-EDF entra in vigore il 24 febbraio 2009 e ha una durata di 5 anni dalla data della sua firma, con possibilità  di estensione.

In un secondo MoU, Enel ha espresso la volontà  di partecipare all'estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR, a partire da quello che recentemente il Governo francese ha autorizzato nella località  di Penly.

“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un'esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale - ha commentato Conti -. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell'energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità  nei rispettivi mercati.”

Enel è oggi presente in Francia nel nucleare, con una partecipazione del 12,5% nell'impianto di terza generazione EPR a Flamanville (1.660 MW); nelle rinnovabili, tramite la controllata Erelis, con 8 MW eolici operativi a fine 2008 e una pipeline di circa 500 MW; nella commercializzazione di elettricità  con oltre 1.000 GWh venduti nel 2008.
Ulteriori possibilità  di sviluppo di Enel in Francia, riguardano la costruzione di un impianto a carbone pulito da 800 MW, la partecipazione in due unità  a ciclo combinato alimentate a gas (CCGT) di Edf da 930 MW e la partecipazione al processo di gara per il rinnovo di concessioni per 25 centrali idroelettriche.

http://aspoitalia.blogspot.com/2009/...-nucleare.html
Luigi... noi abbiamo Riccio da Parma!
Moroch
Recluta
Messaggi: 2
Iscritto il: mer set 12, 2012 8:15 am
Reparto: nessuno

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Hellis ha scritto:Non sono contro le centrali nucleari a prescindere. Non ne faccio una questione ideologica. Fra l'altro, se all'epoca del referendum avessi avuto l'età  per votare, sarei stato favorevole al nucleare.
Detto questo, mi sovvengono le seguenti questioni:
• 4 centrali da 1600 MW/cad, pronte nel 2020, fornirebbero 6,4 GW in totale, a fronte di un picco, ad esempio odierno, di 48,1 GW.
• 4 centrali di III Generazione, quindi EPR/CANDU o qualcosa del genere... quando nel 2016 verrà  acceso ITER. Fusione Nucleare. Rendimento, fattore di inquinamento, sicurezza etc etc incomparabili con la fissione.
• in Italia esiste un solo corso di laurea in Ingegneria Nucleare, alla Normale di Pisa. Università  non certo accessibile a 'normodotati', tutta gente destinata a prendere il volo pre lidi più redditizi.
• In Italia abbiamo perso una generazione di tecnici in grado di gestire una centrale nucleare. Perchè dobbiamo dare tutto in outsoricing ai francesi?
• chi lo ha detto che costa meno delle altre fonti di energia? pare che in francia il costo dell'energia nucleare sia artificialmente sottostimato. Ad esempio in Germania costa 2,5 volte più che in Francia.
• vabbeh vi risparmio le tiritere delle infiltrazioni malavitose etc etc

Io non sono contro a prescindere, e nemmeno contrario ideologicamente.
La fissione nucleare in Italia andava fatta 20 anni fa. Ora ci si deve concentrare su ADS e ITER (quante volte l'ho scritto).

Fra l'altro mi viene da 'sorridere' quando sento i berluscones alla tv che parlano di nucleare.. mi piacerebbe chiedergli se almeno sanno da quale equazione fondamentale deriva il principio della fissione, e vorrei anche chiedergli se sanno cosa è la fissione.

Detto questo, io non capisco dove sta la convenienza.
Che ne pensate?
Abbiamo bisogno di una forte alternativa per l'energia nucleare, come fotovoltaico e pannelli solari in modo che la terra diventa luogo sicuro in cui vivere.
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Moroch ha scritto: Abbiamo bisogno di una forte alternativa per l'energia nucleare, come fotovoltaico e pannelli solari in modo che la terra diventa luogo sicuro in cui vivere.
Io credo che l'unica alternativa credibile alla fissione nucleare, sia la fusione nucleare.

Eolico, idroelettrico, fotovoltaico... tutte insieme non arrivano che ad una piccola parte dell'energia necessaria.
E poi vedi che casino per fare una nuova diga, un nuovo parco eolico, una centrale a biomassa o bioenergia... quindi anche su questo fronte si sta andando in loop.

Per me dipendiamo dall'esito della fusione.
Ancora un lustro e scopriremo se siamo destinati a ridurci numericamente e tornare nei campi con la vanga e la zappa o se potremo supportare il modus vivendi degli anni 2000.
Avatar utente
sesule
Sergente
Sergente
Messaggi: 248
Iscritto il: mer mag 06, 2009 12:48 pm

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Io penso che il discorso opportunità o meno del nucleare non possa essere limitato ad una nazione.
Qualcuno forse può pensare che se succede qualcosa in una centrale Slovena o Francese noi non ne saremmo interessati?????
Sapete cosa sta succedendo qui nella bassa friulana?
C'è la guerra fra le amministrazioni locali dei comuni coinvolti con la costruzione del nuovo elettrodotto che dovrà portare l'elettricità da Monfalcone ad Udine e Terna (l'azienda che dovrebbe costruire la linea).
Questo elettrodotto (linea da 380.000 Volt che avrà un fortissimo impatto alivello ambientale) si rende necessario per "portare" energia a basso costo da Monfalcone (indovinate da dove arriva? Slovenia) perchè alcune industrie locali (prima di tutto la Danieli-ABS) minacciano di portare i loro stabilimenti in Serbia dove fanno i ponti d'oro per averli ed offrono energia a costi pari ad 1/3 di quella Italiana.
Morale:
Acquistiamo energia Nucleare dalla Slovenia che non si fa le seghe mentali come noi e, naturalmente le centrali le abbiamo a pochi kilometri in linea d'aria dal confine........
Meditate gente meditate e non pensate di essere al riparo perchè vivete un po' lontano da questo confine....Cernobyl sta a 1500 km dall'Italia ma ce ne ricordiamo ancora.......
Insomma agli isotopi radioattivi non servono i documenti!!!!!
Alpino Savorgnani Sandro
216a Cp. Btg Val Tagliamento
Bta Alpina Julia
6° sc. 80
Caserma Del Din Tolmezzo
"Sin simpri chei"
Avatar utente
Hellis
Tenente
Tenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: ven gen 24, 2003 2:22 pm
Località: Parma

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Sesule. Le centrali a fissione convengono solo a chi ce le ha già in funzione. Sono pochissimi, a livello mondiale, i progetti per nuove centrali a fissione.
Avatar utente
sesule
Sergente
Sergente
Messaggi: 248
Iscritto il: mer mag 06, 2009 12:48 pm

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

Il senso del mio intervento era un'altro....
In Italia ci facciamo le pippe sul nucleare,
Ai nostri confini no,
Loro fanno le centrali e noi acquistiamo l'energia da loro (che naturalmente ci guadagnano) facendo elettrodotti costosissimi sotto a cui nel raggio di 20-30 metri se ci passi sotto scricchiolano i capelli..........
Se c'è un problema ad una centrale i ca@@i sono, comunque, anche nostri comunque....

Che senso ha tutto cio?
Alpino Savorgnani Sandro
216a Cp. Btg Val Tagliamento
Bta Alpina Julia
6° sc. 80
Caserma Del Din Tolmezzo
"Sin simpri chei"
Avatar utente
Claudio Zanetti
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 798
Iscritto il: dom apr 26, 2009 9:32 pm
Località: Legnago(Vr)

Re: Delle 'Centrali Nucleari'

E allora visto che il problema energetico e ben sentito in Italia riproponiamo un referendum,siamo circondati da centrali e noi continiamo ad importare energia e pagandola, non vedo cosa dobbiamo aspettare ancora.Forse se ne parla tanto ma poi quando all'individuazione del sito tutti protestano e dicono NO qui NO fatela da un altra parte.Penso che sia li il problema.
Alpino
Zanetti Claudio
Battaglione Alpini Tolmezzo
12°sc.80
C.C.S
Incarico P.Q.
8° Reggimento Alpini
Brigata Alpina Julia
Paluzza

Torna a “Discussioni fuori tema - Sola Lettura”