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Re: non ci mettere il dito...

...ma è stato reso definitivo anche per la padania?
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C.le Busbani
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Re: non ci mettere il dito...

E l'emblema della repubblica? Anche quello era provvisorio... e credo anche qualcos'altro, se nn ricordo male da un concorso di anni fa.
Ma ora nn posso dire di più :shock: !
Nicola...non preoccuparti...ho un cugino maresciallo nei carabinieri, un altro nella polizia assieme ad un mio carissimo amico; un cugino vigile a Roma, un amico vigile a Romano e uno a Bassano... :D
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Aquila
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Re: non ci mettere il dito...

C.le Busbani ha scritto:E l'emblema della repubblica? Anche quello era provvisorio... e credo anche qualcos'altro, se nn ricordo male da un concorso di anni fa.
Ma ora nn posso dire di più :shock: !
Nicola...non preoccuparti...ho un cugino maresciallo nei carabinieri, un altro nella polizia assieme ad un mio carissimo amico; un cugino vigile a Roma, un amico vigile a Romano e uno a Bassano... :D
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Un cugino nei carabinieri??? E dove? Male per il poliziotto.....male male....non si mescola la cioccolata con la c...a nela stesa frase eh! :lol: :lol: :lol: Allora lui forse conoscerà  le tecnoche che ti ho descrito sopra, ma conosci i paesi che ti ho nominato? Erano piccolini e assai freddi ricordo. :D
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Luigi
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Re: non ci mettere il dito...

Beata gioventù! :-k

Per tre secoli e mezzo l'Italia visse sotto il governo degli Asburgo, prima quelli di Spagna e quindi quelli d'Austria.
In seguito, presi dalle smanie sovversive, non abbiamo trovato niente di meglio che scambiare gli Asburgo con i Savoia; con il corollario del Papa cacciato a baionettate, naturalmente (per la verità  Asburgo, Borbone e Sommi Pontefici trovavano ben più largo seguito, se proprio volessimo buttarla in democrazia. L'onestà  di tale scambio è perciò almeno dubbia).

Dato però che il tempo è galantuomo, dopo le due cambiali dei conflitti mondiali - firmate con il sangue dei nostri nonni - ci è toccato iniziare ad onorare i debiti assistendo alla proiezione del film "Il re fellone e l'otto di settembre".
E poichè, come noto, nel caso di caduta libera di un grave il moto è in fine velocior, dopo il due giugno 1946 abbiamo avuto di che largamente rimpiangere i savoiardi.
E ora vi lamentate di Bossi? Mi ricordate un po' quelli che protestano contro la "Dal Molin".
Avete anche ragione, ma a monte ci sarebbe tutto il resto da sistemare prima.

Perciò ci teniamo lui, Berlusconi, Veltroni, Vendola e Fini, e poi gli immigrati, i soldati nelle strade con lo stato d'emergenza - ecco perchè necessitava l'esercito volontario - e i processi fatti secondo che garbi ai magistrati, le veline ministre e i presidenti colla cazzuola, il "Corriere della Sera" e "La Repubblica", il grano che scarseggia e la bitumazione della penisola, il cinema impegnato e l'agente Betulla con Lepanto in stampa d'Epinal.

Senza tralasciare l'ultima perla, che prendo da un'altra discussione: "la realizzazione di infrastrutture sul territorio nazionale, finanziata dagli Stati Uniti, è disciplinata dal Memorandum del 1995, che prevale sulla disciplina italiana e comunitaria in materia di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle commesse pubbliche".

Mandi.
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Re: non ci mettere il dito...

Luigi ha scritto:Beata gioventù! :-k

Per tre secoli e mezzo l'Italia visse sotto il governo degli Asburgo, prima quelli di Spagna e quindi quelli d'Austria.
In seguito, presi dalle smanie sovversive, non abbiamo trovato niente di meglio che scambiare gli Asburgo con i Savoia; con il corollario del Papa cacciato a baionettate, naturalmente (per la verità  Asburgo, Borbone e Sommi Pontefici trovavano ben più largo seguito, se proprio volessimo buttarla in democrazia. L'onestà  di tale scambio è perciò almeno dubbia).

Dato però che il tempo è galantuomo, dopo le due cambiali dei conflitti mondiali - firmate con il sangue dei nostri nonni - ci è toccato iniziare ad onorare i debiti assistendo alla proiezione del film "Il re fellone e l'otto di settembre".
E poichè, come noto, nel caso di caduta libera di un grave il moto è in fine velocior, dopo il due giugno 1946 abbiamo avuto di che largamente rimpiangere i savoiardi.
E ora vi lamentate di Bossi? Mi ricordate un po' quelli che protestano contro la "Dal Molin".
Avete anche ragione, ma a monte ci sarebbe tutto il resto da sistemare prima.

Perciò ci teniamo lui, Berlusconi, Veltroni, Vendola e Fini, e poi gli immigrati, i soldati nelle strade con lo stato d'emergenza - ecco perchè necessitava l'esercito volontario - e i processi fatti secondo che garbi ai magistrati, le veline ministre e i presidenti colla cazzuola, il "Corriere della Sera" e "La Repubblica", il grano che scarseggia e la bitumazione della penisola, il cinema impegnato e l'agente Betulla con Lepanto in stampa d'Epinal.

Senza tralasciare l'ultima perla, che prendo da un'altra discussione: "la realizzazione di infrastrutture sul territorio nazionale, finanziata dagli Stati Uniti, è disciplinata dal Memorandum del 1995, che prevale sulla disciplina italiana e comunitaria in materia di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle commesse pubbliche".

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Re: non ci mettere il dito...

Quale cittadino delle Serenissima mi permetto di rilevare che questa parte d'Italia ha chinato il capo al dominio straniero (compresi i Savoia) molto dopo rispetto al resto della penisola.
Forse l'affare peggiore è capitato proprio a noi. Tra l'altro, nonostante i malgoverni (compresi i nostri locali) il territorio continua ad avere una marcia produttiva molto superiore alla media europea, per cui non mi stupisco molto del fatto che il tricolore e l'inno siano invisi a molti. Ma io continuo a sentirmi italiano quanto mi sento veneto :o .
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Re: non ci mettere il dito...

Nicola ha scritto:Quale cittadino delle Serenissima mi permetto di rilevare che questa parte d'Italia ha chinato il capo al dominio straniero (compresi i Savoia) molto dopo rispetto al resto della penisola.
Forse l'affare peggiore è capitato proprio a noi. Tra l'altro, nonostante i malgoverni (compresi i nostri locali) il territorio continua ad avere una marcia produttiva molto superiore alla media europea, per cui non mi stupisco molto del fatto che il tricolore e l'inno siano invisi a molti. Ma io continuo a sentirmi italiano quanto mi sento veneto :o .
ecco ciò che sento acneh io, sebbene mi scocci molto vedere certe situazioni meridionali non penso a staccale a amigliorarle per tenere intatta ma ancor più viva questa mia amata penisola :D
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Re: non ci mettere il dito...

Nicola ha scritto:Quale cittadino delle Serenissima mi permetto di rilevare che questa parte d'Italia ha chinato il capo al dominio straniero (compresi i Savoia) molto dopo rispetto al resto della penisola.
Forse l'affare peggiore è capitato proprio a noi. Tra l'altro, nonostante i malgoverni (compresi i nostri locali) il territorio continua ad avere una marcia produttiva molto superiore alla media europea, per cui non mi stupisco molto del fatto che il tricolore e l'inno siano invisi a molti. Ma io continuo a sentirmi italiano quanto mi sento veneto :o .
Se abiti sotto il ponte di Rialto il discorso si può anche porre, in via del tutto ipotetica. Altrimenti sei stato conquistato dallo straniero (veneziano, nel caso) come tutti.
Dico in via ipotetica perchè comunque il concetto di "straniero" tuttora in uso, sebbene in via di dismissione, si afferma definitivamente solo quando la Repubblica di Venezia muore (e per la consueta eterogenesi dei fini all'affermazione di tale concetto, che ne segnerà  la sorte, Venezia fornì il suo contibuto).

Ma non è verità  di fede - anche se per tale ci è stato finora propinato - che "straniero" abbia sempre avuto lo stesso significato. A riprova, ben pochi a Napoli valutavano stranieri gli spagnoli nel primo Seicento, mentre non pochi considerarono tali i piemontesi solo due secoli dopo (forse anche per la differenza di metodi); e, similmente, nella Castiglia cinquecentesca non era avvertito (generalmente) come straniero il borgognone Carlo I (V dell'Impero) o, più tardi, il genovese Ambrogio Spinola.
Ancora meno di un secolo fa sopravviveva del resto nell'impero asburgico la traccia evidente che un altro percorso della storia poteva essere seguito; quello cioè dove sotto l'unione di un sovrano legittimo realtà  differenti coesistevano.

Il fatto che alla fine sia invece stato seguito un altro sentiero, quello cioè dello Stato-nazione, ha non poche responsabilità  nei fiumi di sangue che hanno disseccato l'Europa fra il 1789 e il 1945.
Nonchè nel simpatico caso che Bossi, invece di andar per fiere a tirar su qualche soldo, sia senatore della Repubblica.
(Questo risibile tentativo scombiccherato di analisi lo ritrovi ben altrimenti esposto in Cardini e Valzania, "Le radici perdute dell'Europa", Mondadori)

Spero sia chiaro che questo è un discorso storico.
Nella realtà  quotidiana l'attacco è portato a quella che adesso è la Bandiera (piacciano o meno le modalità  con cui lo è diventata) e non si ha altro dovere che difenderla.
Ma spero non si nutrano illusioni sul fatto che siamo l'ultima retroguardia in azione.

Mandi.
Luigi

P.S.: non è verità  di fede neppure che ogni estate si debba andare in qualche divertimentificio ad arricchire affittacamere e baristi foresti. Mi dispiace perciò per il tuo meteoroscopo, Hellis :--""
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Re: non ci mettere il dito...

Non abito sotto Rialto ma parlo una variante del veneziano, sono colonizzato?
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Re: non ci mettere il dito...

Luigi ha scritto: Mi dispiace perciò per il tuo meteoroscopo, Hellis :--""
Guarda! nemmeno a farlo apposta, il tuo era tutto in quel di piacenza.
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Re: non ci mettere il dito...

aquila scrive

Poi via verso la montagna, Ponte San Lorenzo SP148(acquisito) Osteria il Lepre, Barbamarco, Ponte sulla Rea-Cismon SS47(minato-acquisito), Enego (recuperati). è stata una notte movimentata e piuttosto lunga sopratutto il tratto Osteria-Barbamarco.
Non e lo aspettavi che la tua ridente cittadina potesse diventare un piccolo teatro di guerra?? :D :D
ciao :

^^^^^^^^^^^^^^^

tutto questo in una notte? (:so:) a piedi o con mezzi terrestri? ovviamente con equipaggiamento tattico e armamento compreso.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni

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Re: non ci mettere il dito...

Nicola ha scritto:Non abito sotto Rialto ma parlo una variante del veneziano, sono colonizzato?
No.Terrone.
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Re: non ci mettere il dito...

cavalli ha scritto:aquila scrive

Poi via verso la montagna, Ponte San Lorenzo SP148(acquisito) Osteria il Lepre, Barbamarco, Ponte sulla Rea-Cismon SS47(minato-acquisito), Enego (recuperati). è stata una notte movimentata e piuttosto lunga sopratutto il tratto Osteria-Barbamarco.
Non e lo aspettavi che la tua ridente cittadina potesse diventare un piccolo teatro di guerra?? :D :D
ciao :

^^^^^^^^^^^^^^^

tutto questo in una notte? (:so:) a piedi o con mezzi terrestri? ovviamente con equipaggiamento tattico e armamento compreso.
A piedi o a tratti in bicicletta(unici mezzi messi a disposizione per requisire) è stata una gran bella scarpinata!! Non te la consiglio, si utto in una notte, ovvero tre ore dopo il tramonto e l'alba :D
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Re: non ci mettere il dito...

Nicola ha scritto:Non abito sotto Rialto ma parlo una variante del veneziano, sono colonizzato?
Considerato che a suo tempo Venezia brigò non poco per conquistare il resto del Veneto, concluderei di si.
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Re: non ci mettere il dito...

Hellis ha scritto:
Nicola ha scritto:Non abito sotto Rialto ma parlo una variante del veneziano, sono colonizzato?
No.Terrone.
Guarda che a Parma ci sono stato, tre anni fa, a maggio.... gente dappertutto, fannulloni soprattutto, beoni con buffi copricapi che importunava le donzelle anzichè tirarsi su le maniche, trabbiccoli senza immatricolazione (probabilmente uno di quelli che ti contestano nell'altro thread :lol: ) a fare danni in giro per le strade...
E sarei un terrone io?
L'esperienza diretta di questa mia unica visita nel Vs. territorio mi dice che il cuore della terronia è a Parma (:-x) .
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