Io spero cambi in meglio ma rispetto al modo in cui è inteso il professionismo oggi. Voglio che le tradizioni siano rispettate, che chi presta servizio in un reparto ne sia orgoglioso, che si rispetti la gerarchia e che si tenga la propria uniforme in ordine.
Se in futuro ci sarà un esercito del genere, allora non vedo l'ora.
Oggi tutto questo è scomparso: l'importante è segnare straordinari e cercare di imboscarsi il più possibile, insomma si ruba lo stipendio. Se poi si finisce in qualche reparto o Corpo nel quale "tocca" lavorare, inizia la corsa per fare domanda di trasferimento. Bah....
l'esercito italiano rispecchia la ns. società , tutto qua.
quelli che hanno voglia di fare ci sono nella società come nell'esercito, quelli che non hanno voglia ci sono sempre stati e sempre ci saranno. sono aspetti radicati nella società da decenni, non si cambiano in pochi anni..forse fra un paio di generazioni...
Beppe ha scritto:l'esercito italiano rispecchia la ns. società , tutto qua.
quelli che hanno voglia di fare ci sono nella società come nell'esercito, quelli che non hanno voglia ci sono sempre stati e sempre ci saranno. sono aspetti radicati nella società da decenni, non si cambiano in pochi anni..forse fra un paio di generazioni...
Se fosse come tu dici al 100%, gli Alpini di oggi andrebbero in montagna a sb***are lamette come abbiamo fatto noi. Intendiamoci: non che io morissi dalla voglia di sparami 10 ore al giorno con 40 Kg sulle spalle a superare 2.000 metri di dislivello, ma qualcuno ci diceva che si doveva e la voglia ce la inculcavano. Invece oggi non succede così. Che forse quelli che non hanno voglia si concentrino in qualche posto in particolare?
Non entro neppure nel discorso perché mi pare troppo ovvio, spudoratamente dichiarato e neppure minimamente nascosto.
Che sia un posto di lavoro mi puo' andar bene, anche perché nessuno andrebbe in Irak o anche solo fuori porta per la paga normale.
Di bello ritrovo un modo di dire di Federico che non sentivo dalla naja, e deve essere tipico Taurinense:
"andrebbero in montagna a sb***are lamette come abbiamo fatto noi. "
E' inutile continuare a tirare in ballo lo stesso discorso. I volontari sono esattamente come i najoni, c'è la stessa percentuale di gente motivata che c'era tra i najoni e secondo me l'estrazione sociale o la provenienza centra poco.
Il volontario è solo un ragazzo di età ed estrazione diversa che deve essere inquadrato, addestrato, motivato. Fine del discorso.
Se questo non succede, non è colpa del volontario ma di chi comanda, a vari livelli e in vari modi.
Se il volonatario si arruola per i soldi, a me sta piu' che bene, perchè è un lavoro per lui, potrebbe anche aver bisogno di mantenerci la famiglia. Ma il fatto che egli sia un dipendente statale o un militare non dipende da lui e basta, ma dipende da chi comanda cosa lo fa diventare.
Pensate a tutti i vostri compagni di naja. Quanti di loro sono arrivati motivati e convinti? l'uno o il due per cento? Poi però si riusciva a lavorare e a fare le cose che andavano fatte.
Strano perchè in teoria la maggior parte dei comandanti e dei quadri dovrebbe essere la stessa.
Quindi oltre che di cattivi volontari, che ci sono, parliamo di cattivi comandanti e di cattivi esempi.
Tornando on topic.
Sullo scioglimento del 14° devo dire che era un provvedimento che aspettavano in molti. Forse si trattava di una cosa inevitabile. Comunque sia non ho apprezzato il silenzio che c'è stato sull'evento, sia da parte dell'esercito, sia da parte dell'ANA. Ancora oggi sul sito ANA non è apparso nemmeno un trafiletto. Non voglio credere che, con rispetto parlando, altri eventi che sono stati aggiunti con solerzia tra le news siano piu' importanti.
Sono fortemente infastidito da questa cosa, come lo sono stato nell'occasione dello scioglimento del 16°.
Abbadia ha scritto:Non entro neppure nel discorso perché mi pare troppo ovvio, spudoratamente dichiarato e neppure minimamente nascosto.
Che sia un posto di lavoro mi puo' andar bene, anche perché nessuno andrebbe in Irak o anche solo fuori porta per la paga normale.
Di bello ritrovo un modo di dire di Federico che non sentivo dalla naja, e deve essere tipico Taurinense:
"andrebbero in montagna a sb***are lamette come abbiamo fatto noi. "
Ciao a tutti
Abbadia Ga Tau
In effetti all'Orobica non l'avevo mai sentita. E pur nella sua greve volgarità , della quale mi scuso, trovo che dia un'idea perfetta della sensazione.
Strano perchè in teoria la maggior parte dei comandanti e dei quadri dovrebbe essere la stessa.
Quindi oltre che di cattivi volontari, che ci sono, parliamo di cattivi comandanti e di cattivi esempi.
...
Concordo. Ma non dimenticherei un fattore importantissimo e secondo me basilare: l'inquadramento contrattuale. Che noi di Leva non avevamo e i professionisti invece si. E' qui, a mio modestissimo avviso, che sta gran parte del marcio.
Circa la chiusura io mi chiedo il perchè del silenzio, che a questo punto ritengo essere una precisa volontà e non una semplice svista. Silenzio che potrebbe essere anche comprensibile da parte dell'E.I., molto meno da parte dell'ANA. Sinceramente non capisco.
Per me il silenzio deriva dall'inutilità di parlare.
Gli scioglimenti sono necessari, visto che l'esercito si sta restringendo.
Abbaimo già il reggiglione (regigmento di un battaglione), non è che vogliamo la reggignia (reggimento di una compagnia) ed il Brigone (brigata con un solo battaglione).
Per le lamette l'espressione si usava anche nel 69, ma non ricordo se al 2 Car (Taurinense) o al 5 (Orobica)
Comunque, anche per me è stato un ricordo di tempi andati!
Sono un paio di giorni che tra Glorenza e lamette vado giù di ricordi!
Scusate, forse sto proprio invecchiando!
Ultima modifica di wintergreen il sab ott 22, 2005 10:21 am, modificato 1 volta in totale.
Per me la questione è, nei suoi punti focali, di una semplicità disarmante.
Dove si cercano di fare le cose in un certo modo:
"Cosa vuoi fare?"
"Fabbricare marines."
Da noi invece si bela di tasse eliminate, centomila posti di lavoro creati e soldati di pace. Come si può pretendere di costruire un esercito su queste basi?
Le conseguenze erano prevedibili, e qualcuno le aveva previste.
I soldi? Ma anche qui, bastava la 3^ elementare. Quanto costa un volontario rispetto ad un militare di leva? Almeno dieci volte tanto. Di quanto si è ridotto l'EI? Un terzo, circa. La matematica non è un'opinione, salvo in certi palazzi.
Quando si scioglie un reparto, si deve informare perchè non si tratta di una multinazionale che chiude una filiale periferica. Se si ha paura delle legittime critiche dei contribuenti, mi chiedo che razza di spina dorsale abbia la nostra classe dirigente.
Sotto i 100.000 uomini, in ogni caso, non c'è nessuna convenienza a mantenere un esercito. Passiamo i fondi alle ONG, tanto anche loro creano posti di lavoro.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Andando a vedere sul sito di COMALP mi pare di capire che sia stato sciolto solo il comando di reggimento, mentre è ancora in vita (temporaneamente?) il btg Tolmezzo, alle dirette dipendenze della brigata. Guardate la tabella in fondo alla pagina, il sito mi sembra abbastanza aggiornato (al contrario di quello dell'EI). Qualcuno ha informazioni al riguardo?
Dalle mie fonti Leonardo, posso dirti che nemmeno a Cividale sanno bene cosa sta succedendo... siamo messi proprio bene!
Una cosa è certa comunque: al mattino all'alzabandiera, alla Francescatto di cividale non gridano più il MAI DAUR del Btg Gemona
Pierpa ha scritto:Dalle mie fonti Leonardo, posso dirti che nemmeno a Cividale sanno bene cosa sta succedendo... siamo messi proprio bene!
Una cosa è certa comunque: al mattino all'alzabandiera, alla Francescatto di cividale non gridano più il MAI DAUR del Btg Gemona
E che gridano di bello?
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Per l'8° ed il 14° credo che la situazione sia questa:
sciolto il 14° e sciolto il Gemona
Comando di reggimento (8°) a Cividale
Comando di battaglione (Tolmezzo) a Venzone
per questo non si grida più il "mai daur" del Gemona