Quindi Abbadia secondo te chi, ad esempio in Iraq muore in un attentato, è colpevole in qualche modo agli occhi degli attentatori di esistere in quel determinato momento in Iraq?
Perchè sennò stando a quello che hai scritto non vedo altra ragione.
Se invece vuoi semplicemente dire che se non ci fosse stata questa nuova guerra del Golfo e gli Americani non fossero intervenuti in Iraq, in quel paese non ci sarebbero attentati, rispondo che forse può anche essere.
Però mi chiedo, perchè il martire delle brigate XXX non va a farsi esplodere o non va sempre ad attaccare degli uomini in divisa invece che andare in centro al paese a farsi esplodere?
Diciamola tutta i suddetti combattenti per la libertà , usano la strategia del terrore, ovvero terrorizzano la popolazione per farla insorgere contro gli "invasori". Quindi sostanzialmente Il concetto è che io ammazzo una certa percentuale di popolazione per fare in modo che il resto sia guidabile con docilità verso un obiettivo.
Aggiungo anche che forse i suddetti martiri non colpiscono così spesso i militari perchè i militari si difendono, sparano. Forse mettersi addosso 5 chili di polvere da mina e correre incontro a un carro armato è meno efficace che tirare una cordicella in una strada affollata di gente?
Ma veniamo ad altro:
Al muro i mussulmani.........!!!!!!! Al muro..... !!!! ma dai !!!!!!
Mi sembra che nessuno qui abbia parlato di fare una cosa simile.
mi scrivete quanti sono i civili e dico civili Iracheni morti dopo la dichiarazione della pace per bombe intelligenti, fuoco amico e sbagli vari...oltre che chiaramente per attentati suicidi.
Parecchi. Ma paragonare dei militari a dei terroristi.... perchè è questo quello che fai paragoni un soldato stressato a un terrorista convinto. Il militare stressato va punito per l'incidente di fuoco amico, va punito lui e va punito chi lo ha messo in condizione di creare la condizione di "fuoco amico". Il terrorista invece? Che ne facciamo? Parliamo di uno che convinto di certe idee va a farsi esplodere in mezzo alla gente e gioisce per ogni morto che rimane sull'asfalto. Lo fa con atto premeditato, lo fa progettando la sua azione per fare piu' vittime e danni.
Davvero paragoni le vittime di fuoco amico e di incidenti con quelle dei terroristi? E se mi vuoi rispondere che non stai facendo paragoni, ma che stai facendo o la conta dei morti oppure farci notare che il male non sta da una sola parte, ti rispondo già che comunque stai parlando da un lato di una persona che compie un atto criminale con premeditazione, dall'altro di una persona che fa un errore (grosso, molto grosso) ma senza altre intenzioni.
Insieme al cercare di comprendere cosa li spinge a tanto......non parliamo di paradiso con vergini danzanti...sono luoghi abbastanza comuni...forse piu' la disperazione e l'odio ecco...forse é quello che si dovrebbe cercare di demolire... ma io credo alle favole....
Al di là del fatto che credi alle favole, vorrei capire quale sarebbe il metodo per diminuire odio e disperazione, sempre che queste siano le sole motivazioni.
Credo sia pero' inutile discutere se si differenzia il sangue in base alla religione e se si pensa che i bambini di NY siano diversi da quelli di Bagdad.
I bambini di NY sono diversi da quelli di Bagdad. Si sono diversi. Sono due culture diverse, due vite diverse (finchè durano), tante cose diverse.
E quindi ?