Lele ha scritto:Federico ha scritto:
Essi sono sicuri, e glielo abbiamo insegnato noi, di essere più forti di noi. E ho proprio paura che lo siano.
Ciao
Se tu consideri forte una persona perche' annienta a livello di vita e non a livello mentale altre persone....beh, allora sono piu' forti loro.
Sono più forti loro, ma siamo più forti noi.
E' così.
Loro hanno crescita demografica, "coraggio" nell'inventarsi una vita nuova in un paese nuovo, hanno ben salda l'idea di famiglia, di appartenenza, spirito religioso, fede.
Noi siamo circondati da fighette che si depilano il torace, si rifanno le sopracciglia, vanno a giro col cellulare appeso al collo, non vogliono essere bocciati a scuola, non vogliono fare i soldati, non fanno risparmio e se trovano lavoro in un'altra città fanno spallucce.
Sulle coetanee stendiamo un velo pietoso. Aridatece quelle donne che mantenevano una casa, tiravano su tre figli e gli cucivano pure i vestiti.
Non c'è partita.
Solo

che le loro virtù sono imposte. Le nostre sono abbandonate per scelta. Consapevole? no? è un'altro discorso.
Loro fanno meno all'amore perché devono incontrarsi di nascosto dopo essersi contattati via blu tooth. Noi allunghiamo le mani al primo appuntamento.
La nostra civiltà riconosce all'individuo la dignità di scelta. La libertà di scelta.
La loro no, li obbliga.
E qui, mi dispiace tanto, anzi no, la nostra cultura, la nostra civiltà , è superiore.
L'individuo è soggetto di diritto e diritti in toto. Viene trattato da adulto. Grazie al Cristianesimo, che definisce un uomo figlio di Dio, quindi custode della scintilla dell'onnipotenza divina, e quindi capace di scindere il bene dal male. E responsabile delle scelte che fa.
Libertà , i cui lacci e lacciuoli sono stati tagliati dall'evoluzione della nostra storia, quella occidentale intendo, che ha prima limitato il potere dei sovrani, poi ha definito che gli uomini sono tutti uguali, fino alla definizione del principio dell'uguaglianza sostanziale, quello su cui hanno prosperato i Prodi degli ultimi cinquant'anni: se di fatto sei libero ma impossibilitato a esprimerti ci pensa lo stato = walfare
Ma qui si apre un problema.
Perché, un sistema che assicurato negli ultimi cinquant'anni benessere e prosperità come mai nella storia dell'uomo era capitato, è sbracato tutto all'improvviso?
Un'intera generazione ha ricostruito l'Europa dalle sue macerie, ha vaccinato i suoi figli, li ha mandati a scuola, spesso gli ha conservato quattro mura per il loro futuro. La cosa ha funzionato. Parlano i fatti.
Ma ora le cose sono cambiate.
E se noi abbiamo la libertà e la dignità di scelta, vuol dire che abbiamo fatto le scelte sbagliate.
Colpa nostra? siamo impazziti tutti quanti? o abbiamo avuto cattivi maestri?
Ci entrerà il fatto che i nostri insegnanti, quando erano all'università volevano distruggerlo, il nostro mondo? e contestavano la nostra religione, i nostri soldati, le leggi dello Stato? E ci entrarà pure il fatto che i giovani testimoni del suddetto Cristianesimo, terrorizzati di coercire i ragazzi li scimmiottino, con capelli a la pà ge, chitarretta con canzonette di Venditti e campeggi stile isola di White, o come cavolo si scrive?
Se sapremo ritrovarci, compiremo le prossime scelte da adulti. E saremo salvi.
Ma abbiamo il nemico in casa. E non sono i musulmani.