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Lorenzo
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La fine della leva...

Ciao.

Un ospite del mio sito mi ha scritto:

"Domani 10 gennaio 2004 si terrà  l'ultimo giuramento delle reclute del glorioso Battaglione Alpini Edolo che di conseguenza nei prossimi mesi verrà  chiuso, sulla strada del riordino delle forze armate italiane. Questa data segna la fine degli Alpini di leva in quanto l'Edolo era l'unica unità  rimasta atta all'addestramento delle reclute.
Così finisce un epoca che ha segnato la vita di migliaia di uomini che proprio durante il servizio di leva hanno imparato l'altruismo e l'amore per la propria terra.
Leviamoci il cappello dinanzi alla morte di questo battaglione sopravvissuto alla steppa russa ma non alla follia del'uomo."

Che posso dire?

:cry:
C.le Lorenzo
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Abbadia
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Vi siete mai chiesti se gli Alpini sarebbero stati fatti sparire anche senza la " sospensione" della leva?
Io me la sono fatta questa domanda e la mia risposta é stata un si molto convinto .
Lungi da me vittimismo e retorica, ma in un esercito di " specialisti" evidentemente nn ci sarebbe stato posto per chi di speciale aveva tutto.
Appiattimento e anonimato...unito ad un senso sbagliato di " nazione" ecco quello che si sta attuando.
Dobbiamo mischiare ben bene le "carte", togliere identita' e tradizioni vere , per cercare di "fabbricare una identita' e una tradizione fittizia con soli connotati politici...
Non si tratta di rinnegare il concetto di nazione, ma di coniugarlo con le differenze tra i vari componenti.
E gli alpini, come truppe di montagna provenienti dalla montagna ( teniamo conto che con la leva obbligatoria le zone di arruolamento potevano essere ben specificate) sarebbero sempre stati considerati un corpo estraneo in quel trittatutto che é diventata la societa' di oggi .
E poi si lamenta la mancanza di spirito patrio ( spirito della terra dei padri) !!
Se nn si ha il senso della propria origine, non si puo' avere quello di appartenenza ad una nazione.
E non avrebbero permesso in nessun caso la sopravvivenza di quella strana "razza" che oggi dimostra una coesione e uno spirito capace di riunire per tre giorni centinaia di migliaia di uomini diversi, per un giorno ugualizzati dal buffo cappello che portano in testa.

In ogni caso, a mio parere, saremmo sempre stati destinati alla ..estinzione...ma fino a che ci sara' una testa orgogliosa di portare il cappello alpino saremo storia.....dopo di che...lasciate pure che che ci facciano diventare leggenda....

Ciao a tuch

Abbadia
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Mauro
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Abbadia ha scritto:fino a che ci sara' una testa orgogliosa di portare il cappello alpino saremo storia
Bella questa frase, allineato con te.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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Ormai ho perso le parole. :cry:
Nel 2001 hanno chiuso il mio Reggimento, il 5° da Montagna. Nel 2002 hanno mandato in pensione la mia Brigata Tridentina senza il benchè minimo rispetto per quello che ha significato per l'Italia nel corso di questi decenni. Ed ora tocca all'Edolo. Mah :!: :?: :!:
Il prossimo chi sarà ? A questo punto non è meglio levare del tutto questa "ingombrante" (non certo per me) presenza dei reparti alpini?
In tutto il mondo ci elogiano, in Italia ci distruggono. Dov'é l'errore?
:twisted:
Unica consolazione: il ricordo e le testimonianze non potranno essere cancellati da dei decreti.
Alla prossima
...Ma gli alpini non hanno paura

Art. Marco Zanetti
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51Stinger ha scritto:In tutto il mondo ci elogiano, in Italia ci distruggono. Dov'é l'errore?
:?: :?: :?: ...bo... :?: :?: :?:
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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La risposta alla vostra domanda non potrebbe essere nel post che ho messo ai piani di sopra?
In fin dei conti mi sono posto la stessa domanda che vi ponete voi, ma espressa solo in modo doverso..
Non sara' che tutto cio' che ha un qualche cosa di speciale fa risaltare quello che di piatto c'é altrove ?
Certo é che fino che gli alpini sono rimasti alpini...dentro e fuori...avevano qualche cosa da dire...quando parliamo di impiegati statali che aspettano solo il momento di poter chiedere il trasferimento ...il riavvicinamento alle terre di origine... il cappello con la penna non dice niente ed é solo il colpevole di un lavoro distante da casa...dalla ragazza...dagli amici....e se il tutto é condito dal fatto che le montagne sono un peso e nn un piacere....beh possiamo ben immaginare che a qualunque livello c'é poca voglia di farli sopravvivere...
Se il cappello non fa sentire qualche cosa di magico, tanto vale sostituirlo con copricapi piu'....moderni.....piu' uniformizzati....meno distinguibilie anche piu' comodi..
Niente capita per caso...tutto quello che succede é voluto...e nn solo per glia alpini...tutto ha uno scopo...lo scopo di farci scordare chi siamo e da dove veniamo...per farci diventare...massa...non piu' individui...e con gli alpini che dico io...era molto difficile!!!

Ciau a tuch

Abbadia
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Federico ha scritto:I caporali, se erano tali, non saprei, che li istruivano (c'era un "maestro" davanto ad ogni squadra di una dozzina di sciatori) non facevano altro che sgolarsi urlando "Peso a vale, mona! Vi go dito de tener il peso a vale, mone! Diceva uno con spiccato accento veneto, mentre il successivo era decisamente lombardo perchè a "mona" sostituiva "crapùn" e "pirla"). Ma tutto sommato credo che si divertissero perchè ad un certo punto quel povero cristo che aveva il tubo del mortaio in spalla reagì e disse qualcosa del tipo "ma ca**o! qui il peso è tutto dietro, sulle mie spalle porco@#**... (e giù parolacce), come ca**o vuoi che metta sto ?*§°à§@# di un tubo a valle se sta dietro di me! devo sciare a marcia indietro?!?!?... E giù tutti a ridere (anche noi civili che assistemmo alla scena). :lol: :lol:
Ho preso questo post da un altro topic.
Vedete, io abito nella pianura, a ridosso delle Colline ma non vicino alle prealpi ma dalla parte tosco-emiliana.
Il brutto della mia zona e' che la naja nessuno la vuole fare e tutti i miei amici, ad eccezione di 2 o 3 e NON DI PIU', ha svolto i lservizio civile per.......diciamo comodita' (vicino alla mamma, a dormire a casa, nessun comando da eseguire.....); alcuni erano in biblioteca, altri in Comune e solo 1 ha occupato questo periodo in modo positivo (servizio civile presso la protezione civile e guidava le ambulanze).
Quando parlo di alpini tutti mi scambiano per pazzo (o quasi) e basta pensare che dalle mie parti siamo talmente in pochi che la sezione e' il Bolognese-Romagnolo (insomma meta' regione).
Con questo cosa voglio dire.......non lo so ma leggendo la vicenda di Federico posso dire che non c'e' modo migliore per spiegare quello che si prova durante il servizio militare....tanta pioppa, tante maledizioni ma poi, alla fine quanto ti rivedi con vecchi compagni non c'e' uno che non parli con i lsorriso sulle labbra di qualche avventura successa in quel periodo.
Insomma, ho cercato di spiegare ai miei amici il tutto ma sono arrivato ad una conclusione......o la vivi oppure mai potrai capire tutto quanto accennato sopra.
Io ho avuto la fortuna di viverla e, se scrivo e sono in questo sito, e' anche perche', pe rmia fortuna, sono riuscito a "viverla" divertendomi e pensare di togliere agl iattuali giovani, mio fratello compreso, 10 mesi di "vacanza" come questi...beh, mi dispiace per loro.

scusate se ho fatto un po' di casino nello scrivere ma.... ho i capi che mi fiatano sul collo....
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Per me la situazione è identica.

Vedere tanti amici che fanno il S.C. e dell'obbiettore non hanno nulla (l'altro giorno uno è venuto a dirmi che vorrebbe iscriversi al poligono, e ci è rimasto di merda quando glio ho detto che non può), mi fa solo nervoso.

Viziati, imboscati. Bella la vita, eh?

:(
C.le Lorenzo
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Lorenzo ha scritto:Vedere tanti amici che fanno il S.C. e dell'obbiettore non hanno nulla (l'altro giorno uno è venuto a dirmi che vorrebbe iscriversi al poligono, e ci è rimasto di merda quando glio ho detto che non può), mi fa solo nervoso.
questo temp oaddietro, secondo me ora possono!!!! :cry:
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Vedere tanti amici che fanno il S.C. e dell'obbiettore non hanno nulla (l'altro giorno uno è venuto a dirmi che vorrebbe iscriversi al poligono, e ci è rimasto di merda quando glio ho detto che non può), mi fa solo nervoso.
Lorenzo purtroppo devo darti una brutta notizia. Giorni fa ho letto su un quotidiano della mia provincia che è stato accolto il ricorso da parte di un ex obiettore che si era visto ritirare licenza di caccia e porto d'armi, appunto perchè obiettore.
Quindi anche questo tabù è caduto :cry: .
Ora questa persona, che si dichiarava "non violento", riavrà  la sua bella licenza e il suo porto d'armi... :x
Ma se uno si dichiara non violento (ovvero obiettore di coscienza) come può richiedere il porto d'armi (seppure per uso sportivo)? Non è contro l'utilizzo di esse in qualsiasi caso?
Ti dirò di più. Ho amici che hanno svolto il S.C. e che ora vanno allo stadio e sono in prima fila quando c'é da picchiarsi e organizzare risse. Oppure vanno a caccia o al poligono del tiro al piattello (senza licenze o porto d'armi). Alla faccia della non-violenza.
Questa è, secondo me, mancanza di coerenza con le proprie idee ed avvalora ancor di più la mia tesi che l'obiezione di coscienza è scelta per il 90% dei casi da persone che non hanno il coraggio di mettersi alla prova per 10 mesi lontano da casa, ma preferiscono restare accanto alle gonne delle loro madri così non rischiano levatacce alla mattina per marce, allarmi notturni e via dicendo.

Se riesco a trovare questo articolo lo inserisco.

Alla prossima.
Ultima modifica di 51Stinger il mer feb 04, 2004 2:58 pm, modificato 1 volta in totale.
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Art. Marco Zanetti
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51Stinger ha scritto: Questa è, secondo me, mancanza di coerenza con le proprie idee ed avvalora ancor di più la mia tesi che l'obiezione di coscienza è scelta per il 90% dei casi da persone che non hanno il coraggio di mettersi alla prova per 10 mesi lontano da casa, ma preferiscono restare accanto alle gonne delle loro madri così non rischiano levatacce alla mattina per marce, allarmi notturni e via dicendo.
Il problema e' che per te e' non coerenza per loro invece e' furbizia nel senso che si dichiarano a favore o non a seconda dell'evenienza e dell'ìopportunita' + comoda PER LORO in quel frangente!!!
Per fortuna c'e' gente che nel servizio civile ci crede come il mio amico che ha prestato servizio come autista di ambulanze ed a oggi, nonostante abbia finito i dieci mesi, continua a prestare servizio come volontario.
Ce ne fossero di obiettori come Lui!!!!!
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Oddio, a questo non c'avevo mai pensato. :lol:
Un obiettore con la licenza di caccia. :lol: :lol: :lol:
Mondo cane. :lol: :lol: :lol:

W L'ITALIA !!!
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Lele ha scritto:Per fortuna c'e' gente che nel servizio civile ci crede come il mio amico che ha prestato servizio come autista di ambulanze ed a oggi, nonostante abbia finito i dieci mesi, continua a prestare servizio come volontario.
Ce ne fossero di obiettori come Lui!!!!!
Su questo non c'é dubbio. Anche io conosco obiettori con "O" maiuscola. Ma devo dire che sono una minoranza. Come putroppo ci sono Alpini con la "a" minuscola...
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[quote="51Stinger]
avvalora ancor di più la mia tesi che l'obiezione di coscienza è scelta per il 90% dei casi da persone che non hanno il coraggio di mettersi alla prova per 10 mesi lontano da casa, ma preferiscono restare accanto alle gonne delle loro madri così non rischiano levatacce alla mattina per marce, allarmi notturni e via dicendo.
[/quote]

E' anche la mia tesi. Il restante 10% lo fa per convinzione ed è ammirevole, come un mio amico che ha fatto il S.C. in un manicomio.

Il resto...
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è vero

Per Lorenzo

Sono pienamente daccordo con te sul fatto che un buon 90% nn ha il coraggio di mettersi alla prova e cerca, nonostante il gia "tranquillo" servizio civile, di essere destinato a mansioni relativamente tranquille.
Ad esempio un mio amico che fa il volontario in una associazione di volontariato mi ha detto che molti si rifiutano di fare il soccorritore o di guidare l'ambulanza e, invece, "vogliono" stare in ufficio con orari "statali".

Un Caro Saluto
C.le Luca
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