Gio ha scritto:Sul Mte Coppa come sul Mte Forno ci son stato 10 anni fa e le casermette erano tenute benissimo con sportelli originali blindati ridipinti e ben chiuse. Un fungaiolo mi ha detto che se ne occupava la Forestale molto attiva e presente in loco. Non era difficile incontrare l'orso.
Sul Monte Comizza la casermetta è aperta e facilmente accessibile, come testimonia la quantità di graffiti che riempiono la parete, spesso anche all'altezza del soffitto (ma chi le ha fatte si era portato dietro una scala a pioli?). Tra questi uno mi ha colpito: l'anonimo autore ricorda che "qui in questa cella proppio qui feci quattro stagioni precisamente 54-55-56-57". "Cella" ha ovviamente un significato figurato, ma è chiaro che l'autore del graffito non ha vissuto lietamente la sua permanenza in quell'edificio. Di chi si trattava? La grafia infantile e l'errore di ortografia farebbero pensare ad un ragazzino e le "stagioni" potrebbero essere dei soggiorni in una casermetta riutilizzata come colonia estiva, ma potrebbe trattarsi anche di un soldatino poco scolarizzato:in tal caso, le "stagioni" potrebbero indicare una ferma prolungata? Non ho esperienza di vita militare, mi rimetto a chi ne sa di più; in ogni caso, l'iscrizione mi pare testimoni che la casermetta non venne abbandonata dopo la II Guerra mondiale.
A proposito del riuso delle strutture della zona, Marco Muller, di Fusine, mi ha fatto sapere che la casermetta di Monte Forno vetta è stata per parecchi anni affittata ad un privato, che l'aveva recintata (e il recinto è ancora lì) e vi aveva fatto delle migliorie interne.