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Bracci osservatorio

Mi rendo conto che l'argomento è uno dei più misteriosi, ma magari basta il buonsenso per rispondere ad un interrogativo che mi sono posto, senza però riuscire a darmi una risposta soddisfacente.
Nella foto che allego, una parte del braccio osservatorio dell'opera di Cormons. La descrizione dello stesso (fonte ufficiale) riporta:
un basamento in calcestruzzo in cui sono affogati i tirafondi e l'anello per l'ancoraggio della corona dentata necessaria per far ruotare il braccio
e poco dopo:
La parte mobile costituente l'osservatorio vero e proprio è composta da due bracci elevatori, una coffa osservatorio, una torretta girevole, un impianto elettrico, un impianto oleodinamico ed un motore diesel

A questo punto vi chiedo: se c'era una torretta girevole (che già è qualcosa in più rispetto agli osservatori tradizionali), a che serviva far ruotare il braccio? Non sarebbe bastata una struttura a pantografo che si elevasse in verticale :?:
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Gio
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Re: Bracci osservatorio

Non è una battuta mai io pensavo ruotasse l'osservatore.
Mi sembra più normale. Bisognerebbe sentire chi sa.
Altrimenti con una mano tiene il binocolo e con l'altra fa girare la torretta o meglio tiene il binocolo con 2 e da i comandi a chi opera : gira, fermaaa! Rigira, troooppo! torna indietro.......
Capirei se sulla torretta ci fosse una telecamera. Mi son spiegato?
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Gio
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Re: Bracci osservatorio

Visto che un centinaio hanno -sbirciato- e nessuno risponde seguito io.
Le postazioni delle opere erano molto spartane e la loro semplicità significava avere meno cose che si potevano rompere. Avere anche l'osservatorio a scomparsa era un optional molto importante, proprio in relazione, alla semplicità della postazione. Sono dell'avviso che bastasse il pantografo e basta. Far girare il braccio e pure la torretta erano meccanismi e congegni in più che potevano solo renderlo più vulnerabile. L'osservatorio doveva solo essere in grado di alzarsi e fermarsi a varie altezze e l'omino o gli omini sopra ruotavano le loro zampette.
GianlucaDeVecchi
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Re: Bracci osservatorio

Ciao a tutti,
Quando ne ho visto uno in funzione (febbraio 1986 durante i 14 giorni a Purge di fine corso) mi sembra di ricordare che il braccio ruotava per poter essere adattato alle piante intorno senza dover procedere con l'abbattimento prima del sollevamento e la "coffa" era un bidone di acciaio con feritoie che si ruotava a mano autonomamente rispetto alla posizione del braccio di sollevamento.
Del plotone auc ftr arr salì solo uno per provare il tutto, non io (per evidente rischio sovraccarico!) e nenne sollevata solo laprima parte del braccio, arrivando cmq a filo della cima delle piante attorno
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Re: Bracci osservatorio

Ottimo, grazie a tutti.
GianlucaDeVecchi ha scritto:Quando ne ho visto uno in funzione (febbraio 1986 durante i 14 giorni a Purge di fine corso) mi sembra di ricordare che il braccio ruotava per poter essere adattato alle piante intorno senza dover procedere con l'abbattimento prima del sollevamento e la "coffa" era un bidone di acciaio con feritoie che si ruotava a mano autonomamente rispetto alla posizione del braccio di sollevamento.
Questa era l'idea che mi ero fatto io. Felice di non aver pensato una castronata ;)
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Gio
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Re: Bracci osservatorio

Io che non ho mai visto una vasca e non conoscendo il contesto, dalla tua descrizione ho pensato ad un eccesso di zelo inutile e controproducente.
Grazie ai 2 Gian.......
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Re: Bracci osservatorio

Buongiorno ,
secondo me il braccio osservatorio a scomparsa è il tipo di postazione più inutile, costosa e pericolosa di tutta la Fanteria d'Arresto. Infatti il suo uso non è documentato da nessuna foto od altro reperibile in rete. Ho provato ad immaginare il campo visivo del braccio dell' opera Bidischini qui a Gradisca. Le stesse cose si possono vedere dal campanile della parrocchia di Mercaduzzo distante in linea d 'aria qualche centinaio di metri , o con un paio di binocoli direttamente dal monte S.Michele. Altro punto di osservazione della Soglia di Gorizia poteva essere il Sabotino o più arretrato anche il colle di Medea. Ma poi questi benedetti arancioni mentre si elevata un braccio di qualche opera a caso erano già a Roma ad abbeverare i cavalli nella fontana dei Trevi.
...bella l 'idea di un fanarresto sul Sabotino
Mandi
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GianlucaDeVecchi
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Re: Bracci osservatorio

Probabilmente era inutile, come il fatto che fosse prevista la perdita di oltre il 95-99% degli effettivi presenti sulla soglia in caso di arrivo degli arancioni, peraltro il modellino dell'osservatorio a scomparsa era riportato anche nel plastico dell'aula ftr arr a Cesanohttp://www.vecio.it/forum/posting.php?mode=smilies&f=9#
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Re: Bracci osservatorio

Sorry e' partito un link imprevisto

Probabilmente era inutile, come il fatto che fosse prevista la perdita di oltre il 95-99% degli effettivi presenti sulla soglia in caso di arrivo degli arancioni, peraltro il modellino dell'osservatorio a scomparsa era riportato anche nel plastico dell'aula ftr arr a Cesano
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M26
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Re: Bracci osservatorio

Inutile il braccio osservatorio non direi. Cito due esempi.
A Quota 28 per esempio (Fratta d'Isonzo), l'opera si estende in mezzo ai campi: il braccio osservatorio garantiva una visuale oltre i campi coltivati a grano, mais o vigneti. I campanili più vicini si trovano a Mariano e Romans, decisamente fuori zona.
A ponte di Pieris/Papariano, l'opera si estende lungo l'argine del fiume: il braccio osservatorio garantiva una visuale a lunga distanza oltre gli argini ed oltre il corso d'acqua. Campanili qua non ce ne sono.
E poi il campanile è un bersaglio facile per artiglieria ed aviazione.
Mio nonno mi raccontava che durante il conflitto 15-18 le vedette italiane appostate sul campanile di San Pier d'Isonzo si accorsero di essere state individuate dagli osservatori austriaci posti sul Carso. Scesero dal campanile, ma un ufficiale, pistola in pugno, li obbligò a risalire. Il primo colpo di artiglieria austriaca fu alto; il secondo basso. Il terzo colpì il campanile che si spezzò a metà, crollando con i soldati al suo interno. Dell'ufficiale si persero le tracce, mentre la popolazione locale lo voleva linciare.
Stefano
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bat64
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Re: Bracci osservatorio

concordo con M26,

teniamo presente che le distanze di tiro utile delle armi in dotazione alla Fanteria d' Arresto potevano coprire da qualche centinaio di metri (mitr. 7.62) a qualche Km (cannone da 90). Avere la possibilità, in un terreno coltivato come quello della pianura friulana, di poter raggiungere un punto di osservazione alto una decina di metri, poteva significare assicurarsi una capacità di controllo del fuoco preziosa. Tali osservatori, all'occorrenza, sarebbero sicuramente stati opportunamente mascherati e pertanto difficili da individuare.
La progettazione di tali sistemi risale agli anni 50 e pertanto erano adeguati per fronteggiare i sistemi d'arma e di scoperta d' allora. Certo nel corso degli anni hanno rapidamente raggiunto uno stato di vetustà ed il loro valore tattico ha perso notevolmente.
Per quanto riguarda il discorso delle ipotetiche perdite in caso di attacco dall' EST stimate al 90/95 % in poche ore, sono stime non ufficiali che spesso circolavano nel periodo della Guerra Fredda ove, per ragioni anche politiche, il "Pericolo Rosso" veniva spesso sopravvalutato. Se andate a fare qualche ricerca storica (parecchio materiale consultabile anche online) è facile scoprire che l' allora Patto di Varsavia soffriva di inefficienze e gravi problemi gravi problemi di integrazione politica e militare che lo rendevano assai più debole di come ci è stato spesso disegnato.
Ritengo che un confronto armato fra i due blocchi sarebbe stato per certo un conflitto di dimensioni e intensità inimmaginabile ma in ogni caso io non credo più alle teorie che ci davano spacciati in poche ore.
Saluti,
Bat64
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Re: Bracci osservatorio

Ritornando al quesito originario, espongo di seguito la mia tesi.
Di certo le tipologie di osservatorio erano di due tipi: con struttura a pantografo e con braccio elevabile.

Quelli con pantografo prevedevano la corona dentata fissata al basamento.
La stessa corona dentata consentiva la rotazione dell'intera struttura, con annessa cupola corazzata collocata sulla sommità, cupola che invece era fissa.
La vasca di contenimento prevedeva dimensioni diverse, più larga e con il bordo superiore del cordolo cementizio smussato.
Tale soluzione consentiva al pantografo di rientrare nella sua sede in qualsiasi direzione esso fosse orientato.
Ritengo quindi che le opere di Cormons e Quota 28 presentassero un osservatorio con pantografo.
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Quanto riportato dalla fonte ufficiale è vero, ma la prima parte (la descrizione del manufatto) non si sposa con la seconda che descrive la tipologia di osservatorio. Che tecnicamente doveva essere ospitato in strutture diverse.

Infatti gli altri manufatti di osservatori (San Vito al Torre, Corona, Borgo Bidischini, sud Percoto, nord Medeuzza, ecc.) sono di dimensioni diverse; sicuramente più stretti.
Tali locali ospitavano un osservatorio con braccio elevabile ed estendibile.
Il braccio si elevava e si allungava, ma a differenza di quelli montati sui furgoncini usati per la pubblica illuminazione, essi non erano girevoli. Solamente estensibili. La stretta larghezza del manufatto non l'avrebbe consentito.
Lo dimostra la struttura metallica ancorata alla base del manufatto.
Ritengo quindi che questa tipologia di osservatori prevedesse la cupola girevole.
Cupola che ospitava l'osservatore su un sedile.
Si ipotizza quindi che lo spazio all'interno della cupola fosse decisamente risicato e che la rotazione, in entrambe le soluzioni tecniche, fosse indispensabile per garantire una buona visuale attraverso la o le feritorie.
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Stefano
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Re: Bracci osservatorio

Devo precisare una cosa, poichè ho visto che il termine "pantografo" viene usato per strutture diverse. Quello che intendevo io parlando di "pantografo verticale" è qualcosa del genere:

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Ora, non so se una cosa così sia stata effettivamente usata, ma non riesco ad immaginare una struttura del genere rotante, quindi tendo a vedere le due versioni di cui giustamente parla Stefano (le differenze nel locale-ricovero del braccio sono evidenti) come qualcosa di molto simile ai furgoncini citati, con due bracci paralleli, eventualmente allungabili, e dotati di uno snodo. In un caso il braccio non ruota, nell'altro invece sì, ossia ruota la base ancorata alla ruota dentata.
In questo modo non si salverebbero capra e cavoli (ossia la descrizione ufficiale sarebbe compatibile con la realtà)?
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GianlucaDeVecchi
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Re: Bracci osservatorio

Ciao a tutti,
Quello visto nel febbraio 1986 da me (e dagli altri auc presenti) era un osservatorio con braccio a pantograro in due pezzi, del tipo di quelli montati sugli atuocarri della manutenzione lampioni, con la possibilità di ruotare di 360° alla base, mi pare di ricordare.
Per quanto riguarda la coffa/bidone, non mi sembra contenesse alcun sedile, visto che l'idea era di sollevarla il tempo necessario ad una veloce osservazione della zona, individuare eventuali aggressori e loro provenienza, per poi rientrare alla posizione di riposo.
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Re: Bracci osservatorio

Gianluca, ricordi in che località era installato il braccio che hai visto tu?
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