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Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago-Vr

:?: Curiosità, mi sono sempre chiesto perchè l'esercito italiano ha mantenuto prima un battaglione poi reggimento paracadutisti genio a Legnago Verona quando tale compito poteva essere assolto comodamente da un'unita equivalente del genio. Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie
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Gio
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Vado a memoria. A Legnago c'erano prima i pontieri, poi pionieri, poi guastatori. Siccome alla Folgore -servivano- i genieri lo hanno ridenominato paracadutisti ed assegnato. Forse era il primo di facile riconfigurazione. Certo non è vicino alla brigata ma lo stesso si può/poteva dire per tanti altri reparti come il Savoia. Se ho ben capito la tua domanda. :wink:
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Dal 1975, se non erro, durante la Guerra fredda, fu creato l'8 Btg genio paracadutisi della Brigata "Folgore" e posto di base a Legnago in un punto strategico dello scacchiere difensivo italiano. Mi domando, ma perchè mettervi un'unità paracadutisti in quel punto quando tale compito poteva essere assolto da un normale battaglione genio della fanteria! A Verona era di stanza un'altra unità paracadutisti, la BAO del 13° GRACO, ma dipendeva dalla 3 Brigata missili "Aquileia" ed aveva assegnato un compito plausibile: la ricognizione oltre le linee nemiche per individuare gli obiettivi per l'artiglieria.
Ma per me è un'enigma la dislocazione della prima unità!
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Forse non riesco a spiegarmi. Non è che hanno creato a Legnago un btg genio paracadutisti per la Folgore. C'era già un btg genio che probabilmente non -serviva più- mentre necessitava di elevare di rango la cp genio paracadutisti. Per non sopprimere il reparto di Legnago con spostamento di reparti e famiglie si è riconfigurato quello in paracadutisti.
Poteva essere pure più vicino o lontano dal cdo brigata ma la motivazione credo sia quella esplicitata. Almeno credo, visto quello che è accaduto con altri reparti.
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Ha ragione Giò. A Legnago c'era già una struttura organica che si sarebbe dovuta sciogliere, mentre se ne doveva creare una per la Folgore. In questo modo si è evitato il trasferimento di decine di ufficiali e sottufficiali con relative famiglie.
La distanza poi dalla casa madre non è una novità: il 10 Reggimento genio, che dipende dall'Ariete di Pordenone ha sede a Cremona.
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Confermo la spiegazione di Gio, stessa spiegazione per il 2° Genio Guastatori di Trento in organico alla "Julia".
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Grazie delle risposte, ma personalmente non comprendo certe scelte dello SME!
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btgtolmezzo
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Cadria ha scritto:Grazie delle risposte, ma personalmente non comprendo certe scelte dello SME!
Se per questo non comprendo nemmeno io certe scelte!
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Gli esempi di reparti a centinaia di chilometri dal comando di riferimento si sprecano:
a) il 9° reggimento alpini a l'Aquila (Brigata Taurinense, Torino)
b) il 2° reggimento guastatori a Trento (Brigata Julia, Udine)
c) il 4° reggimento carri a Bellinzago (Brigata Ariete a Pordenone)
d) il 10° reggimento genio a Cremona (Brigata Ariete a Pordenone)
e) il Reggimento lagunari Serenissima a Venezia-Mestre (Brigata Pozzuolo del Friuli, Gorizia)
f) il Reggimento artiglieria a cavallo a Milano (Brigata Pozzuolo del Friuli, Gorizia)
g) il Reparto sanità di Novara dipende dal 6° reggimento di manovra di Pisa
h) la 2^ compagnia guastatori di Castrovillari (Calabria) dipende dall'11° reggimento genio guastatori di Foggia

E forse ce ne sono altri che ora, a memoria, mi sfuggono
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

demarchi ha scritto:Gli esempi di reparti a centinaia di chilometri dal comando di riferimento si sprecano:
a) il 9° reggimento alpini a l'Aquila (Brigata Taurinense, Torino)
b) il 2° reggimento guastatori a Trento (Brigata Julia, Udine)
c) il 4° reggimento carri a Bellinzago (Brigata Ariete a Pordenone)
d) il 10° reggimento genio a Cremona (Brigata Ariete a Pordenone)
e) il Reggimento lagunari Serenissima a Venezia-Mestre (Brigata Pozzuolo del Friuli, Gorizia)
f) il Reggimento artiglieria a cavallo a Milano (Brigata Pozzuolo del Friuli, Gorizia)
g) il Reparto sanità di Novara dipende dal 6° reggimento di manovra di Pisa
h) la 2^ compagnia guastatori di Castrovillari (Calabria) dipende dall'11° reggimento genio guastatori di Foggia

E forse ce ne sono altri che ora, a memoria, mi sfuggono
Di quest'elenco, mi capacito di alcune scelte dello SME in quanto dettate dalle mutate esigenze operative e di servizio, ma per altre mi sono incomprensibili. Esempio il 9 Reggimento alpini dell'Aquila è transitato dalla Julia alla Taurinense, spostamento solo sulla carta in quanto anche in passato era così; il 2 Reggimento guastatori di Trento apparteneva, se non sbaglio, una volta alla Tridentina e ora, che non c'è più, alla Julia, unità che opera anche nel Trentino Alto Adige; il 4° Reggimento carri di Bellinzago e il 10 Reggimento genio...questo non lo capisco a distanza di km dalla sede stanziale dell'Ariete di Pordenone, forse, sicuramente, si volevano mantenere i posti di lavoro!; per il Reggimento lagunari non cambia nulla, oggi alla Pozzuolo, ieri al V Corpo d'armata, ma l'area operativa-tradizionale è sempre quella; eclatante invece è il Reggimento artiglieria a cavallo di Milano in forza alla Pozzuolo di Gorizia! Personalmente ritengo che una Brigata debba dislocare i suoi reparti in un'area, in una regione ben delimitata, mantenendo così un forte legame col territorio, vive le sue tradizioni e non un reparto dislocato a nord e l'altro a sud d'Italia.
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Leandro
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

gia' alla nascita degli Alpini... Qualcuno ... la pensava diversamente...
ecco cosa riporta wikipedia...
Nel 1872 Perrucchetti firmò un articolo per "Rivista militare", nel quale trattava il problema della difesa dei valichi alpini e suggeriva alcune innovazioni per l'ordinamento militare nelle zone di frontiera[6]. Nelle zone di confine sarebbero stati arruolati i montanari locali, similmente all'ordinamento territoriale alla prussiana, per il quale la zona alpina sarebbe stata divisa per vallate in tante unità difensive, costituenti ciascuna un piccolo distretto militare[7]. In ciascuna unità difensiva le forze reclutate sarebbero state formate su un determinato numero di compagnie raggruppate attorno a un centro di amministrazione e di comando, in modo tale da avere tante unità difensive quanti erano i valichi alpini da proteggere[7]. Secondo Perrucchetti i soldati destinati a queste unità dovevano essere abituati al clima rigido, alla fatica dello spostamento in montagna, alle insidie di un terreno accidentato e pericoloso e ai disagi delle intemperie; dal canto loro gli ufficiali dovevano essere conoscitori diretti e profondi del territorio, alpinisti ancor prima che militari[8]. Infine, i rapporti con la popolazione civile dovevano essere stretti e spontanei, in modo tale da giovarsi della funzione di informatori e di guide che i montanari potevano svolgere a beneficio delle truppe[8]. Il reclutamento locale, oltre a fornire uomini già abituati alla dura vita in montagna, era un forte elemento di coesione tra le truppe: riunendo nelle compagnie i giovani provenienti dalla stessa vallata, e stanziandoli nella loro terra d'origine si ottenevano grossi vantaggi senza esporsi a rischi[9].
ecc.. ecc..
Saluti
Leandro
Ad Excelsa Tendo motto del 7° Alpini
79° corso AUC , Smalp Aosta spec.ATT
S.Ten. 145° comp. Batt.Alpini Trento, Caserma Cesare Battisti Monguelfo - 6°Alpini
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Leandro ha scritto:gia' alla nascita degli Alpini... Qualcuno ... la pensava diversamente...
ecco cosa riporta wikipedia...
Nel 1872 Perrucchetti firmò un articolo per "Rivista militare", nel quale trattava il problema della difesa dei valichi alpini e suggeriva alcune innovazioni per l'ordinamento militare nelle zone di frontiera[6]. Nelle zone di confine sarebbero stati arruolati i montanari locali, similmente all'ordinamento territoriale alla prussiana, per il quale la zona alpina sarebbe stata divisa per vallate in tante unità difensive, costituenti ciascuna un piccolo distretto militare[7]. In ciascuna unità difensiva le forze reclutate sarebbero state formate su un determinato numero di compagnie raggruppate attorno a un centro di amministrazione e di comando, in modo tale da avere tante unità difensive quanti erano i valichi alpini da proteggere[7]. Secondo Perrucchetti i soldati destinati a queste unità dovevano essere abituati al clima rigido, alla fatica dello spostamento in montagna, alle insidie di un terreno accidentato e pericoloso e ai disagi delle intemperie; dal canto loro gli ufficiali dovevano essere conoscitori diretti e profondi del territorio, alpinisti ancor prima che militari[8]. Infine, i rapporti con la popolazione civile dovevano essere stretti e spontanei, in modo tale da giovarsi della funzione di informatori e di guide che i montanari potevano svolgere a beneficio delle truppe[8]. Il reclutamento locale, oltre a fornire uomini già abituati alla dura vita in montagna, era un forte elemento di coesione tra le truppe: riunendo nelle compagnie i giovani provenienti dalla stessa vallata, e stanziandoli nella loro terra d'origine si ottenevano grossi vantaggi senza esporsi a rischi[9].
ecc.. ecc..
Saluti
Leandro
quanto scritto dal Perucchetti ora non è più valido:Il concetto di alpini come Lui li ha intesi NON esiste più dalla sospemnsione della leva, ora ci sono solo soldati con la penna!
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni

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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

.....non solo per i soldati con la penna.
E' cambiato TUTTO il contesto. Ma quali aree di competenza? Quì non si difendono più i confini ma si va a fare i poliziotti e a mostrare i nostri mezzi in scenari lontani. Gli arancioni non ci sono più e non verranno più i comunisti a p....... sui portoni delle nostre chiese nè i cosacchi ad abbeverare i cavalli nelle nostre fontane.
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Buongiorno,

per Gio : nello specifico cosa intende per "comunisti" e "cosacchi" ?

cordialmente
Giorgio
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Re: Perchè un Battaglione/Reggimento paracadutisti a Legnago

Il concetto di Perrucchetti era, ed è, valido, solo se i reparti rimangono nella zona di origine, altrimenti tutto cade.
Basta vedere, nel tempo, come sono stati utilizzati gli alpini, dalla Libia alla Russia passando anche dalla Cina.
Lo posso dire con cognizione di causa, bergamasco di pianura senza alcun interesse per la montagna
Al CAR ero in compagnia di gente avanzata dalla Leva di mare e con un paio di immigrati dall’Argentina che avevano visto la neve solo in cartolina.
E ho fatto parte di un reparto chiamato Edolo, paese a 100 chilometri da casa mia che ho attraversato forse 10 volte nella mia vita, di stanza in AA, praticamente all’estero, e composto per la maggior parte di bergamaschi e bresciani all’80%, di pianura, più un bel gruppo di fiorentini che alla vita di montagna preferivano quella di mare.
Quindi vera gente di montagna molto poca.
La cosa buffa è che ho conosciuto gente della Val di Scalve che ha fatto il militare a Bologna, mentre mi sembra, per esempio, che alcuni dei partecipanti al forum vivano a cavallo del Po!
Quello che è rimasto è lo spirito di corpo, non la territorialità

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