axtolf ha scritto:...... non si qualifica una persona o un Alpino, nè tantomeno la sua Alpinità in base a quello che ha fatto durante il suo servizio.
Con questa logica, anche io farei parte dei "lavativi" o degli imboscati dato che ho passato la maggior parte dei miei mesi in caserma in un ufficio.
Quindi evitiamo, perchè non è questo il punto.
infatti, nessuno di noi, sull'altro forum, si è mai permesso di sindacare come e dove è stata fatta la naia....
ma visto che qualcuno la vuol sapere lunga.... nasce una curiosità ....
questo non è il punto, certo, ma almeno capire dove vogliono arrivare con questa cosa, il Pianeta difesa, che:
1.- non porta nulla alla forza armata, anzi con i chiari di luna attuali spendere denaro per organizzare il campeggio a qualche marmocchio.... mah!
2.- porta solo confusione in campo associativo...
cavalli ha scritto:....
Tito per mia esperienza ho notato che i migliori portatori dei "valori alpini" ovvero i più sfegati in ambito ANA sono quelli che durante la naja o erano dei grandi lavativi o imboscati eccelsi.
hai ragione, se poi sono infiltrati, ovverossia iscritti senza averne il diritto, peggio ancora....
quando trent'anni fà ho fatto il capogruppo i più fanatici erano quelli che avevano prestato servizio nel "bataglion sta casa"
Per quanto riguarda le ultime cose che sono state scritte, non si qualifica una persona o un Alpino, nè tantomeno la sua Alpinità in base a quello che ha fatto durante il suo servizio.
Con questa logica, anche io farei parte dei "lavativi" o degli imboscati dato che ho passato la maggior parte dei miei mesi in caserma in un ufficio.
Quindi evitiamo, perchè non è questo il punto.
L'imboscato è qualcosa di diverso del lavativo, quest'ultimo è qualcuno che non vuole impegnarsi in niente per oziare
Quello che si chiama imboscato invece è chiamato a fare un servizio, che non è di prima linea, ma pur sempre un servizio.
Se consideriamo " Alpini ", solo quelli che facevano marce e campi, credo che all' ANA rimarrebbero in pochi.
Oppure dovremmo considerare quanta parte di vita di " compagnia " ha effettuato ognuno di noi per stabilire la
percentuale di alpinità che scorre nelle sue vene ?
Quando mi hanno chiesto, se volevo andare a lavorare in fureria, avessi saputo, col tempo, di essere considerato
mezzo alpino, oppure un quarto, magari avrei risposto di no.
Vero è comunque che della naia, i momenti che ricordo più volentieri, sono proprio quelli in cui ho " faticato ",
quelli in cui sentivo il puzzo del sudore dei compagni di marcia, quelli in cui avevi da imprecare perchè era dura.
Quello invece che ho apprezzato di più nel lavoro d'ufficio, era che essendo sempre impegnato, il tempo passava
in fretta e mi sono trovato prossimo al congedo senza rendermene conto.
Credo che non si debba cominciare a parlare ( se non per sfotto najone ), di alpini veri , di alpini meno veri, di chi ha sbalzato e di chi era in fureria .
Non é quello il problema e porterebbe tutto su una strada che non é quella giusta.
Stiamo parlando di " essere alpini" , non essere buoni alpini o cattivi alpini , o alpini onesti o disonesti ci sono tutte queste categorie negli alpini visto che gli alpini erano la gente .
Dobbiamo partire dal presupposto che sono alpini quelli che lo hanno fatto da militare.
Questo é il solo problema... gli altri sono sofismi ...contorcimenti dialettici , tentativi maldestri di giustificare una cosa che con gli alpini non centra minimamente .
Voglio anche dire che si sia alpini nel dna ...non ci credo....nemmeno una bricciola...ho conosciuto tanti alpini che con dignita' hanno fatto il loro dovere anche se erano nati in pianura o sul mare.
Conosco alpini che non provengono da famiglia di tradizione alpina e che con dignita' hanno portato e portano il cappello .
Conosco alpini che a naja hanno preso a calci il cappello , lo hanno maledetto e schiacciato nella neve schifosa e che anche cosi' erano orgogliosi di " essere alpini".
Il resto ciacole , paroloni che lasciano il tempo che trovano ...il nascondersi dietro alpinita', spirito alpino, ideali, memoria tradizione , solo per il suono che hanno in bocca non fa diventare alpini ...
C'é anche chi ha fatto l'alpino e non gliene frega niente ..... sono tutti esseri indegni, disonesti, prici di ideali ?
Beh sarebbe troppo facile giudicare dal cappello che si porta in testa ...ma io sono un alpino perché sono stato militare negli alpini : in fureria o a Paluzza a sbalzare ...a fare marce nella neve o al caldo nel magazzino , non certamente perché mio nonno era un alpino e la domenica si andava in montagna da quando ero piccolo .
Io sono nato vicino al mare, mio padre in fanteria , mio nonno ferito come fante a caporetto.. nel mio dna niente di alpino , eppure io sono un alpino ....non so come sono ma LO SONO .... e lo sono diventato a naja ...non certo dopo ....dopo per trent'anni ho avuto altro da fare .....ma se penso alla mia naja adesso "vedo" dove mi sono formato, in bene o in male : con ordini stupidi e ordinanti stupidi ( capita spesso anche nella vita ....ad annoiarsi a far passare il tempo, oppure a bestemmiare con le dita in bocca dal freddo cane in marcia ... gli amici , i veri amici , i paraculi , gli approfittatori , i disonesti ...quello mi sono accorto mi ha ...collaudato la naja , non certo il mio dna ...non certo il mio leggere tutta la letteratura alpina ; mille volte vale l'autodidatta ch riesce a capire perché VUOLE capire....
Per quello dico che alpini si diventa ... e ci vuole la naja ...ci vuole l'esperienza che accomuna nel bene e nel male che si chiama naja alpina ..
Troppo comodo sarebbe essere alpini per eredita'...come essere ragionieri , o dottori o ingengneri perché questo " é nel DNA "
Per questo credo che senza giudicare il grado di onesta', intelligenza, di ideali, per essere alpino bisogni avere fatto la naja : il resto putta nate .....dette per coprire mancanze e limiti ben precisi ....molto facile essere teorici ...sentirsi alpini , altra cosa é ESSERLO .
e ORA FORSE RIESCO A CAPIRE QUANTI SONO IN SONNO E IN SONNO RIMANGONO ...PURTROPPO CI SARANNO ANCHE TANTI CHE SI RIBUTTERANNO NEL LETTO...E SARA' UN GIGANTESCO DOMINO CHE FARA' FELICI QUELLI CHE ALPINI SI NASCE E NON SI DEVE FATICARE PER DIVENTARLO , ma sara' inevitabile...gira e rigira si dovra' valutare quanto e se vale la pena di sentirsi giudicati dalle " dinastie reali".
Credo che non si debba cominciare a parlare ( se non per sfotto najone ), di alpini veri , di alpini meno veri, di chi ha sbalzato e di chi era in fureria .
Non é quello il problema e porterebbe tutto su una strada che non é quella giusta.
Stiamo parlando di " essere alpini" , non essere buoni alpini o cattivi alpini , o alpini onesti o disonesti ci sono tutte queste categorie negli alpini visto che gli alpini erano la gente .
Dobbiamo partire dal presupposto che sono alpini quelli che lo hanno fatto da militare.
Questo é il solo problema... gli altri sono sofismi ...contorcimenti dialettici , tentativi maldestri di giustificare una cosa che con gli alpini non centra minimamente .
Voglio anche dire che si sia alpini nel dna ...non ci credo....nemmeno una bricciola...ho conosciuto tanti alpini che con dignita' hanno fatto il loro dovere anche se erano nati in pianura o sul mare.
Conosco alpini che non provengono da famiglia di tradizione alpina e che con dignita' hanno portato e portano il cappello .
Conosco alpini che a naja hanno preso a calci il cappello , lo hanno maledetto e schiacciato nella neve schifosa e che anche cosi' erano orgogliosi di " essere alpini".
Il resto ciacole , paroloni che lasciano il tempo che trovano ...il nascondersi dietro alpinita', spirito alpino, ideali, memoria tradizione , solo per il suono che hanno in bocca non fa diventare alpini ...
C'é anche chi ha fatto l'alpino e non gliene frega niente ..... sono tutti esseri indegni, disonesti, prici di ideali ?
Beh sarebbe troppo facile giudicare dal cappello che si porta in testa ...ma io sono un alpino perché sono stato militare negli alpini : in fureria o a Paluzza a sbalzare ...a fare marce nella neve o al caldo nel magazzino , non certamente perché mio nonno era un alpino e la domenica si andava in montagna da quando ero piccolo .
Io sono nato vicino al mare, mio padre in fanteria , mio nonno ferito come fante a caporetto.. nel mio dna niente di alpino , eppure io sono un alpino ....non so come sono ma LO SONO .... e lo sono diventato a naja ...non certo dopo ....dopo per trent'anni ho avuto altro da fare .....ma se penso alla mia naja adesso "vedo" dove mi sono formato, in bene o in male : con ordini stupidi e ordinanti stupidi ( capita spesso anche nella vita ....ad annoiarsi a far passare il tempo, oppure a bestemmiare con le dita in bocca dal freddo cane in marcia ... gli amici , i veri amici , i paraculi , gli approfittatori , i disonesti ...quello mi sono accorto mi ha ...collaudato la naja , non certo il mio dna ...non certo il mio leggere tutta la letteratura alpina ; mille volte vale l'autodidatta ch riesce a capire perché VUOLE capire....
Per quello dico che alpini si diventa ... e ci vuole la naja ...ci vuole l'esperienza che accomuna nel bene e nel male che si chiama naja alpina ..
Troppo comodo sarebbe essere alpini per eredita'...come essere ragionieri , o dottori o ingengneri perché questo " é nel DNA "
Per questo credo che senza giudicare il grado di onesta', intelligenza, di ideali, per essere alpino bisogni avere fatto la naja : il resto putta nate .....dette per coprire mancanze e limiti ben precisi ....molto facile essere teorici ...sentirsi alpini , altra cosa é ESSERLO .
e ORA FORSE RIESCO A CAPIRE QUANTI SONO IN SONNO E IN SONNO RIMANGONO ...PURTROPPO CI SARANNO ANCHE TANTI CHE SI RIBUTTERANNO NEL LETTO...E SARA' UN GIGANTESCO DOMINO CHE FARA' FELICI QUELLI CHE ALPINI SI NASCE E NON SI DEVE FATICARE PER DIVENTARLO , ma sara' inevitabile...gira e rigira si dovra' valutare quanto e se vale la pena di sentirsi giudicati dalle " dinastie reali".
Voria Vèdarte in facia
ti che sul muro de la preson
a to modo tè scrito con un ciodo
" VIVA I ALPINI E ABBASSO LA NAJA "
Centro !!!!!!
Tè fato centro, paese !
La ponta del to ciodo la' parlado
par na longa fila de Alpin :
quei del Monte Canin,
del Monte Nero,
de l'Ortigara e de l'Adamel.
E quei dei Tepeleni
e quei del Golico
quei de Nikolajewka,
quei del Don.
A tuti quei che a nco' porta la penna
e tutti i altri che i la portara'.
Voria vedarte in facia , paese,
e bevar meso litro con ti.
NOTE :
Per una frase incisa da un Alpino sul muro della prigione di rigore.
Di Tolo da Re " Poesie par la classe de fero " ed. " Vita veronese "
------------------------
Dedicata a tutti gli Amici veri, una poesia che continuo a postare , perché per me esprime al massimo grado l'essere alpini come lo intendo io ...
Per quanto riguarda le ultime cose che sono state scritte, non si qualifica una persona o un Alpino, nè tantomeno la sua Alpinità in base a quello che ha fatto durante il suo servizio.
Con questa logica, anche io farei parte dei "lavativi" o degli imboscati dato che ho passato la maggior parte dei miei mesi in caserma in un ufficio.
Quindi evitiamo, perchè non è questo il punto.
L'imboscato è qualcosa di diverso del lavativo, quest'ultimo è qualcuno che non vuole impegnarsi in niente per oziare
Quello che si chiama imboscato invece è chiamato a fare un servizio, che non è di prima linea, ma pur sempre un servizio.
Se consideriamo " Alpini ", solo quelli che facevano marce e campi, credo che all' ANA rimarrebbero in pochi.
Oppure dovremmo considerare quanta parte di vita di " compagnia " ha effettuato ognuno di noi per stabilire la
percentuale di alpinità che scorre nelle sue vene ?
Quando mi hanno chiesto, se volevo andare a lavorare in fureria, avessi saputo, col tempo, di essere considerato
mezzo alpino, oppure un quarto, magari avrei risposto di no.
Vero è comunque che della naia, i momenti che ricordo più volentieri, sono proprio quelli in cui ho " faticato ",
quelli in cui sentivo il puzzo del sudore dei compagni di marcia, quelli in cui avevi da imprecare perchè era dura.
Quello invece che ho apprezzato di più nel lavoro d'ufficio, era che essendo sempre impegnato, il tempo passava
in fretta e mi sono trovato prossimo al congedo senza rendermene conto.
Giampaolo per imboscato intendevo dire quello che scansa gli incarichi con una scusa e cerca sempre di defilarsi ovvero imboscarsi. So bene che gli addetti alla logistica /amministrazione hanno incarichi, che suppur svolti con comodità , sono di vitale importanza per la vita del reparto, pertando essi sono Alpini come quelli che facevano addestramento.
La Max Trid.
EX Gran Maestro delle Fortificazioni
(riciclato NATO)
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