Maurizio, vedo ora di darti qualche dubbio in più.
A Cesano di Roma, una volta implotonati gli istruttori (per i primi giorni erano i futuri BAR del corso precedente) ci accompagnarono una mattina allo spaccio della sartoria militare ad acquistare alcune cose che l'Esercito non forniva: stecche squadra zaino, elastici per calzoni della drop da usare nelle cerimonie per fare il risvolto interno ai pantaloni fissandoli agli anfibi, magliette verdi di ricambio in aggiunta alle due fornite ufficialmente ed ovviamente medaglietta e fazzoletto 'Oltre la morte'.
Ufficalmente non li abbiamo mai esposti durante le attività addestrative. Solo in un paio di occasioni al passaggio delle consegne da nonni a nipoti e per qualche festicciola post appello serale a base ovviamente di vino, salame e formaggio.
La cadenza era invece ufficiale.
I plotoni di specialità dovevano muoversi per la caserma sempre di corsa, alla bersagliera. Variava solo il momento dell'arresto: i Bersaglieri al comando facevano un balzo in avanti bloccandosi all'istante. Noi e gli altri Fanti al comando si correva sul posto fino all'alt.
Si correva e si doveva cantare. Ognuno aveva le proprie canzoni.
I primi giorni ne imparammo anche noi alcune. Ricordo 'cingoli d'acciaio' dei carristi.
Ma dalla fine del 4° giorno di addestramento con gli istruttori nonni del corso precedente, cantavamo unicamente il nostro motto.
Il capoplotone o uno del plotone intonava a squarciagola
'cadenza'.
rispondeva il plotone all'unisono con una specie di rombo, boato a cui seguiva, cadenzando il passo di corsa o di marcia al motto
'oltre la morte fanteria d'arresto'
'oltre la morte fanteria d'arresto'
chi aveva intonato la cadenza urlvava il numero di compagnia
'sesta'
rispondeva il plotone con il nome della compagnia
'falchi'
di nuovo il solista
'sesta'
e di nuovo il plotone
'falchi'
concludendo all'unisono in un cadenzato
'sesta falchi'
Se la intonava sempre. Di partenza dalla compagnia per le varie attività addestrative, al rientro, quando implotonati si incrociava qualcuno, chiunque esso fosse. Anche all'alzabandiera; anzi in quell'occasione c'era la sfida fra plotoni di specialità diverse su chi cantava più forte. La cantammo pure a Ialmicco, nelle due settimane di permanenza in Friuli. Senza problemi, senza alcun veto.
Questo a Cesano di Roma.
Al reparto non è mai accaduto.