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jolly46
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Le postazioni campali per MG sono una tipologia poco diffusa, ci sono altri esempi simili anche in opere di pianura.
A parer mio, e posso ovviamente sbagliarmi, si tratta di aggiunte (o correzioni?) apportate dopo il completamento delle opere allorchè ci si accorse che talune direttrici di investimento dell'opera risultavano non coperte o comunque coperte dal fuoco delle armi delle varie postazioni.
Oppure si volle rafforzare il fuoco su direttrici particolari lungo le viabilità  esistenti.
Ripeto è una mia ipotesi che potrebbe anche essere sbagliata.

Per quanto riguarda il posizionamento dell'arma non so che dire bisognerebbe vedere delle foto o dei disegni, l'unica cosa che posso ipotizzare è l'utilizzo del tubolare/ringhiera a mo' di "ralla" sulla quale ruotare l'arma imperniata sul "candeliere".
Direte che ho scoperto l'acqua calda visto che certamente la stessa considerazione l'avete fatta anche voi.

Comunque è corretto anche il tuo dubbio perchè campale certamente fa' pensare ad un diverso allestimento, d'altra parte visti i tempi di attivazione dell'opera era difficile che venissero eseguiti all'ultimo tuffo dei lavori per realizzare ex novo una postazione ancorchè pianificata.
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Gli appostamenti campali erano previsti, in caso di attivazione vera e propria, nelle opere di fanteria dove le postazioni P avevano un settore di tiro fisso (ovvero dove non c'erano le torrette enucleate) per le armi lanciarazzi, per i mortai, per i POA e per le squadre difesa vicina, in mancanza di ricoveri predisposti all'uopo già  dal tempo di pace.
Erano previsti anche camminamenti protetti e mascherati, ove possibile: delle trincee, insomma.

Mia ipotesi: l'idea di una trasformazione delle posizioni "campali" nelle opere in una postazione già  predisposta potrebbe stare nell'ordine delle cose... giustamente, il Com.te dell'opera magari poteva proporre e poi far predisporre - se accettati - miglioramenti e modifiche a quanto già  esistente.
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Gio
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Non so se quello che ha scritto Mau ma il comandante,sicuramente,più che proporre eventuali miglioramenti all'opera poteva proporre modifiche da apportare all'ambiente naturale suscettibili di alterare il rendimento delle armi.
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io intendevo questo tipo di trepiede per breda 37.
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sono curioso di sapere su quale tipo di affustino veniva incavalcata l'arma: Il ragionamento di Jolly non mi convince affatto!
ma siamo sicuri che per forza ci doveva essere un'arma, ad esempio un canocchiale per qualche osservatore d'artiglieria?
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Gio ha scritto:Non so se quello che ha scritto Mau ma il comandante,sicuramente,più che proporre eventuali miglioramenti all'opera poteva proporre modifiche da apportare all'ambiente naturale suscettibili di alterare il rendimento delle armi.
Sicuramente vero quanto dici: controllo degli alberi e delle costruzioni. In effetti, tutto quanto era nella zona di tiro delle armi era sotto il controllo del Com.te.
Era anche "normale" qualche litigio col contadino di turno... figuratevi se gli si imponeva di tagliare qualche vigneto :lol:
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Hai ragione Andrea. Anche io avevo pensato a un osservatorio ma immagino che quello che ci fa molto pensare è quel corrimano che corrimano non è ma una sorta di binario.
Il quale sarà  stato in qualche modo associato al pilastrino centrale che fungeva da perno.
Ogni tanto una novità  fa piacere e ci porta a ridiscutere un po' tra noi.
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in effetti la postazione di sinsimprichei con quel supporto non fa pensare tanto ad una postazione d'arma. Per quanto riguarda la mia teoria del trepiede breda era intesa per "la barbetta" come quelle di Castelmonte riportate in foto da 120Fornovo. la teoria consiste nell'appoggiare il trepiede con la parte posteriore nel supporto centrale ed i due piedi anteriori nel davanzale circolare ricavando così un settore di tiro che poteva essere modificato spostanto l'affustino centrale faccendo perno sul piede posteriore. Secondo me, da ignorante, le postazione potevano essere occupate dalla difesa vicina dotate di Breda o MG con quel tipo di affustino. In tal modo potevano battere i fianchi della strada dalla fanteria e coprire la zona d'ombra della P o M che a loro volta battevano frontalmente la strada. A castelmonte la prima P con la M da 60° di fianco a sx copriva frontalmente il tornante mentre le due postazioni in barbetta erano in posizione sopraelevata lungo il dorso della collina ed erano fuori dai settori di tiro ma potevano bloccare eventule fanteria lugo i crinali. Sul centralino mi pacr ci fossero delle M "bis" (devo controllare le foto) La mia è solo una teoria. l'altra M a barbetta era sotto il colle con la corce in rpssimita della curva sulla strada che corre lungo il perimetro del colle stesso.
Posso solo dire con che per Spilimbrego, Valeriano e Navarons era previste sicuramente postazioni M campali.
******
Ma possibile che in tutti questi anni non si èmai fatto vivo un comandante di compagnia di fanteria d'arresto che possa "svelare" qualche segreto? :shock: 8)
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Capisco le perplessità  di Andrea e di tutti voi, anch'io ne ho qualcuna.
L'unica certezza che posso darvi (ed è al 100%) è che quella postazione era classificata come "postazione campale per due MG-42/59" e che in quell'opera esisteva una analoga postazione sempre per due armi.
Questo è un punto base certo di partenza, per il resto speriamo di chiarire tutti gli aspetti interessanti dell'argomento.
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OK Jolly allora è ipotizzabile che le MG erano impiegate su bipiede fermato appunto dalla ralla, il pilastrino era destinato ad altri scopi, quali? e il mistero continua..........
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Se il pilastrino centrale era svincolato dalle armi poteva sostenere un palo e delle centine per una copertura campale molto speditiva.
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Se il pilastrino centrale era svincolato dalle armi poteva sostenere un palo e delle centine per una copertura campale molto speditiva.
Occhio che le foto 3 e 4 rappresentano l'interno della postazione della foto 2 (in realtà  della gemella che aveva uno dei pezzi di lamiera di chiusura della feritoia aperto).
Il cielo della postazione è quindi protetto da 80-100 cm di cemento

mandi!
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Ma avevo scritto anche:
"Se è in barbetta è aperta sopra infatti si dicono 'in barbetta' i cannoni montati sulla parte superiore di una fortificazione, a cielo aperto e riparati solo dal parapetto della fortificazione stessa. La definizione deriva dal fatto che la fiammata dello sparo fa 'la barba' al parapetto stesso".
Ora scrivi che c'è un bel po' di cemento per tetto e non so più che pensare.
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Re: Postazione in barbetta (?)

Ecco un documento che ho trovato in rete sull'uso dell'appoggio centrale (plinto) in una postazione campale per mitragliatrice: analogo a quello in cemento nell'opera di Castelmonte (vedi foto sopra).

Non ho trovato ancora alcunchè - invece - per il plintino a forcella.
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Postazione campale per mitragliatrice
Postazione campale per mitragliatrice
mtr_campale-plinto.jpg (56.05 KiB) Visto 1313 volte
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Re: Postazione in barbetta (?)

Ciao
(:comp:) Come illustrato sopra, nel manuale anni '50, il concetto del plinto è vecchiotto ed è comunque rintracciabile in manuali/disegni prebellici.
La postazione circolare con plintino, sia in barbetta che "protetta alle intemperie", si trova frequentemente in difesa costiera, per postazioni del fronte di gola o opere sussidiarie, costruite negli intervalli tra capisaldi.
Il plinto campale si approntava mediante gabbione di rete metallica o, se c'era tempo, in cemento.
Un esempio a Nuraghe Forti Becciu
http://web.tiscali.it/assfortsardegna4/ ... becciu.htm

Invece nelle tradizionali "p.c.m." protette alle schegge e piccoli calibri, il plinto non c'è (quasi) mai. Al suo posto era impiegato un telaio cruciforme in legname, tipico accrocchio autarchico.
Immagine
Un accaldato saluto :D
CIAO A TUTTI

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