Sfogliando ultimamente,il volumetto ,stampato dal mio Gruppo di appartenenza;in occasione del cinquantenario di fondazione (1955-1995). Ho rivisto la foto in cui è ritratto DON GNOCCHI ,che in quell' occasione inaugurava oltre che il Gruuppo anche una piazza dedicata agli Alpini.Allora io avevo 9 anni ed ero davanti al palco;mi era rimasto impresso il vedere un prete col capello alpino,la sua figura magra.Ora a distanza di tanti anni leggendo un trafiletto del suo"Cristo con gli Alpini" dove dice:"In quei giorni fatali posso dire di aver visto finalmente l'uomo,completamente spogliato per la violenza degli eventi troppo più grandi di lui,da ogni ritegno,in totale balia degli istinti più elementari.Battersi a colpi di baionetta per un pezzo di pane,picchiare ,con il calcio di fucile,sulle mani dei feriti che si aggrappavano alle slitte.......ho visto un uomo sparare in testa ad un compagno,che non gli cedeva una spanna di terra nell'isba,per sdraiarsi......."
Partirono 68 mila Alpini,solo 12mila tornarono a casa. Sulla tradotta ,su di un treno pieno di feriti, un moribondo gli sussurrò"Cappellano le raccomando mio figlio";"Stai tranquillo ci penserò io" E fu un giuramento.
Infatti poi fondò la PRO JUVENTUTE per assistere gli orfani e mutilatini di guerra.
In un piccolo saggio scritto su DON GNOCCHI,un ragazzo di III elementare ha scriitto:
DON GNOCCHI,
UN UOMO,
UN ALPINO,
UN SANTO.
Secondo me è spesso dimenticato da noi ALPINI.