Xena ha scritto:Non credo che con te sie possibile nessun confronto perché io vivo nell'Europa del 2007, mentre tu vivi in un tempo ed in un luogo non ben determinato. Il discorso che hai fatto su maschi, armi e democrazia mi suona come quello che protrebbe fare un talebano sulle donne.
Secondo me la società di oggi ti deve dare molte gastriti, mi spiace tanto.
Con Compassione.
Se per te "confronto" significa compromesso, non posso che darti ragione.
Qui stiamo infatti discutendo non del colore dell'auto o del modello di cellulare, ma delle idee e dei valori sui quali uno tenta di fondare la propria vita. Non sono materia di confronto, queste cose, o almeno non penso dovrebberlo esserlo.
Quanto alle gastriti, che tu ci creda o meno non ho mai sofferto di stomaco, anzi. Invece penso tu abbia ragione quando affermi che vivo in un tempo e in un luogo non ben determinato.
Il fatto è che un soldato, quale io indegnamente continuo a considerarmi, in congedo o meno non ha la minima importanza, sa che non gli è dato di scegliersi la battaglia da condurre, né le armi, né il campo di battaglia, né i camerati. Tanto meno gli è dato di scegliere tra vittoria o sconfitta.
A lui è dato solo di decidere
se combattere.
A lui è dato solo di decidere
se portare zaino e fucile.
E, come hai visto, qui siamo soldati. Venuto l'ordine, abbiamo fatto quadrato, spalla contro spalla, sapendo che ognuno di noi poteva contare su tutti gli altri.
"Non ti auguro di cadere nella neve - intervenne gravemente il sergente Bartolan - e di non sentire allora nessun richiamo."
Grazie Hellis per la difesa, però ad essere sinceri un poco di ragione a prendermi per i fondelli ce l'ha, considerato che pure io l'ho fatto (anche se forse non se ne è accorto).
Ringrazio per la bella discussione.
Mandi.
Luigi