
Mi ha sempre colpito, leggendo qui e altrove delle fortificazioni italiane, l'uso ripetuto e puntiglioso del termine "torretta enucleata", riferito ovviamente alle torrette di carri armati inserite all'interno di fortificazioni permanenti.
Ma perchè "enucleata"? Suppongo che il termine derivi dal lessico E.I. e mantenuto per abitudine/uniformità /altro.
Dallo Zingarelli enucleare: [vc. dotta, lat. enucleare 'togliere il nocciolo'] 1. Spiegare, chiarire con precisione. 2. In chirurgia eseguire una enucleazione -> asportazione di una forma sferoidale circoscritta dai tessuti circostanti | - dell'occhio, asportazione del bulbo oculare dalla cavità orbitaria.

L'associazione del termine alle torrette in questione è abbastanza chiara, soprattutto nel senso di togliere il nocciolo; ma non potevano dire semplicemente "smontata"? O semplicemente distinguendo torrette e carri come tali quando inseriti nelle opere. L'uso di termini appropriati è sempre lodevole, ma a fare troppo i forbiti si rischia di far sorridere.
Alzi la mano chi si è fatto enucleare un dente, o ha enucleato le mandorle dalla crosta del panettone, o peggio ancora i canditi e le uvette.