120Fornovo ha scritto:Pensierino cattivo del mattino:
Poco?
Per migliorare la tua immagine devi fare molto marketing: far partecipare "qualcuno/a" a miss Italia, ad esempio, col beneplacet dei superiori.
Marketing, ragazzi, marketing: per un esercito di facciata (tempo fa lessi, da qualche parte... che una volta avevamo un esercito "da operetta").
Ma il problema più grosso, forse, è sempre e solo il bilancio sempre più smilzo.
Non c'è nulla di peggio di una campagna di marketing applicata a prodotti/servizi di pessima qualità o addirittura inesistenti. In altre parole: il successo, che deve essere duraturo, di un'azienda/oragizzazione deriva da solide basi che sono, tra il resto:
Vision(e) degli azionisti/proprietari, chiara e ben definita. (Chi sono, dove voglio andare, cosa voglio fare)
Mission(e) del Management, informata alla Visione, fissa obiettivi precisi e strategie atte a soddisfare le aspettative della proprietà
Prodotti e servizi che mediante la loro vendita fornitura portino al raggiungimento di quanto sopra.
Ora: mi pare del tutto chiaro che se noi si constata una, diciamo così, costante mancanza nell'ultimo gradino (dal 1860 in poi, con poche, anche se luminose, eccezioni) ci si può chiedere se forse non sia il caso di alzare un attimo il tiro per individuarne le cause.
Si potrebbe identificare la scarsità del prodotto/servizio (L'Esercito operativo, quello i cui fallimenti e successi sono immediatamente apprezzabili) nel suo Management (lo SME e lo SMD). Luminosi esempi di scarsa o nulla professionalità , disonestà non solo intellettuale, marchiane cecità eccetera sono rintracciabili in qualsiasi libro di storia. Ma non ritengo nè credibile nè plausibile che in più di 100 anni di vita l'Esercito non sia riuscito a sfornare una classe dirigente degna di questo nome, a tutti i livelli. Qualche cosa, a monte, secondo me manca, magari anche "solo" a livello di costanza nel mantenimento della Visione (la Politica della difesa, e anche estera, del nostro Paese).
Per cui, tornando al marketing: sono campagne destinate al fallimento a medio-breve termine perchè il prodotto è quello che è cioè scarso se non insufficiente. Il "problemino" da risolvere però non è tanto o solo cambiare i macchinari che producono i beni o la gente che studia e fornisce i servizi. E' anche, se non soprattutto, decidere una volte per tutte chi è l'Italia, dove si vuole che vada e che cosa si vuole cha faccia. E che lo si comunichi in maniera chiara e semplice (non solo al Management ma al Paese) senza bizantinismi. E che si mantenga questa impostazione per un congruo periodo di tempo (si parla di generazioni, direi almeno un paio, non di un paio di anni).
Imboccata questa strada, le cose devono migliorare. Perchè un azionista che non vede risultati, elimina il Management e lo sostituisce, e un Management che non vede risultati, agisce per corregere la situazione il più in fretta possibile (sennò la sua testa "parte") e magari sostituisce il personale e/o i prodotti/servizi.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86
i clienti a cui si rivolge l'offerta sono pubblicitari,registi e produttori cinamatografici.
... se non ci fosse, quasi, da piangere!
