Due parole sul Btg. Alp. Arr. Val Chiese, che secondo me è, ingiustamente, uno dei meno conosciuti: come Btg. da arresto non se ne parla neanche nel libro “5° Alpini” di Aldo Rasero, famoso vecio del 5° Rgt. Alpini. Il distintivo del Val Chiese a forma di aquila caricata da piccozza cui è legato il Tricolore (foto nel libro di Erzeg e Galimberti) è esistito ed è stato effettivamente portato nonostante le grandi dimensioni (ma il distintivo della 108^ Cp. del Btg. L'Aquila, “a zump de camosce”, è ben più grande). Ricordo personalmente di averlo visto nel 1978 al 33°corso scialpinistico della Br. Orobica e Uff.li e Alpini lo indossavano sulla tasca sinistra della giacca s.cbt., secondo un'usanza non regolamentare ma assai diffusa nell'Orobica (il primo a farlo era il mio C.te di Btg. Ten. Col. Artesani, perciò potete immaginare che gli Alpini non si facevano certo pregare). Un vecio Aiutante di Battaglia che ha fatto quasi tutta la naja al Val Chiese mi ha spiegato che il distintivo a forma d'aquila fu realizzato proprio poco tempo prima dello scioglimento del battaglione (1979) e che il distintivo canonico era ritenuto esclusivamente quello tondo, del quale allego una foto del tipo verniciato (quello smaltato è più bello e comprende una produzione che sul retro ha un'epigrafe con la data di ricostituzione del Btg.; poi esiste un tipo parzialmente e leggermente “vetrificato”, mi pare non citato nel suddetto libro).
Personalmente ritengo che durante la purtroppo breve vita dell'Orobica, vera brigata da alta montagna, il Val Chiese abbia avuto i distintivi più belli: oggi, il distintivo commemorativo dei suoi raduni unisce il distintivo del 22° Rgp. Alp. da Posizione e quello del Val Chiese, con il motto “sota la cener brase”.