eagle spotter
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Mine atomiche

Negli anni della guerra fredda a Longare (Vicenza) esisteva un deposito in caverna ove erano custodite le testate atomiche da utilizzarsi in caso di invasione da parte del Patto di Varsavia.
Tra le testate a disposizione c'erano anche le ADM, Atomic Demolition Munition, modello W-31 Mod. 1, destinate espressamente al minamento della frontiere orientale e dei valichi alpini.
Le ADM erano affidate alle cure della 62nd Engineer Company del 559th US Army Artillery Group, della SETAF di Vicenza.
Al tempo, in zona - sono di Cividale del Friuli -, correva voce che ci fossero delle fortificazioni predisposte per ospitare tali testate.
Qualcuno sa dirmi qualcosa di più ? (tipologia di "fornelli", localizzazione, ecc.).

Cordiali saluti
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axtolf
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Andrea saprà  darti maggiori dettagli...


Nel frattempo:

Parlammo di fornelli da mina e utilizzo di armi nucleari in questa discussione:

http://lnx.vecio.it/forum/viewtopic.php?t=333&start=30

(ho linkato la parte in cui se ne parla).

E' presente una foto di quelli che sono quasi senza dubbio, fornelli da mina per far saltare il ponte.

Il sito che citi è il Site Pluto, a cui è dedicato un sito:

http://www.sitepluto.com/

con tanto di foto del Site Pluto

PS. Benvenuto, è gradita la presentazione nella sezione apposita. Qui sei capitato nel gruppo dei fanatici delle opere d'arresto...
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axtolf
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A completamento dell'argomento armi atomiche esiste anche questa pagina:

http://www.designation-systems.net/usmilav/nuke.html

Come vedi esistono diversi tipi di ADM...
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Solo un po' OT

Due piccolissimi ricordi personali:

anno 1982
quante volte sono passato davanti all'ingresso di Site Pluto - proveniendo da Noventa Vicentina (dove al tempo abitavo) per andare, con la corriera, a Vicenza, dove studiavo all'ITIS "A. Rossi";

anno 1983
in quel di Ipplis, vicino a Cividale del Friuli - a noi, poveri (8))Fanti d'Arresto, nessuno parlò - direttamente - di testate atomiche o fornelli da mina predisposti.

Ho letto nel Forum che, in pianura, due opere vicine erano distanti tanto quanto basta perchè non fossero intaccate ambedue da un'esplosione di una "tattica".

Sempre interessato, attendo le ulteriori informazioni che verranno.
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il discorso mine atomiche ogni tanto salta fuori! tenuto conto dell'orografia del terreno dove insistevano gli sbarramenti alpini e di collina bastava l'esplosivo convenzionale per attuare le interuzzioni,peraltro già  predisposte e mantenute in efficienza, almeno nella zona alpina, dall'allora btg. minatori.
Certamente un impiego di tali ordigni nucleratri era ipotizzabile in germania. In ogni caso, non ho mai sentito parlare dell'impiego nei nostri territori.
Bisogna ter conto che la zona soggetta ad esplosione nucleare era facilmente superabile da truppe su carri e VCC o VCT, che come noto offrono una buona protezione, cosa che non avveniva per i nostri chiusi nelle postazioni, specialmente quelle di tipo "A".
Però ogni cosa era possibile, quando l'acqua tocca il sedere s'impara a nuotare ovvero far scoppiare mine atomiche!
Saluti dalla Max Trid.
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Nicola
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Ma di che ordine di potenza parliamo? Qualche kilotone?
Mi vien male a pensare di far esplodere un ordigno nucleare sul proprio terreno, anche come risorsa estrema. Follie da guerra fredda? :(
S.ten Nicola Pagotto
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Ma di che ordine di potenza parliamo? Qualche kilotone?
Anche ma principalmente parliamo nelle versioni piu' moderne di uno o mezzo kilotone. Se guardi nell'elenco presente nel sito che ho postato e cerchi ADM nel testo, ti fai una idea dei modelli esistenti e della loro potenza. Se non mi sbaglio esistevano anche da 0,1 kilotoni... oltre che altre versioni meno note.

Si tratta comunque di ordigni piccoli, in alcuni casi stavano in una valigia.
Ultima modifica di axtolf il gio mar 31, 2005 4:01 pm, modificato 1 volta in totale.
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Ho capito, a capodanno a Napoli usano ordigni più potenti :lol: .
In realtà  mi ero fatto l'idea che la follia della corsa agli armamenti avesse lasciato spazio solo ad armi apocalittiche (non che queste non lo siano, pensandoci bene).

Comunque siamo in buone mani: gli italiani impallidiscono se sentono parlare di un'antenna a 100 metri da casa loro o di una centrale nucleare in Europa... figuriamoci se qualcuno si prenderebbe la briga di far brillare un'atomica sul suolo patrio... beh, a parte i napoletani a capodanno, chiaramente :wink: :lol: :lol: :lol: .
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Buriasco
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Ridendo e scherzando e leggendo questa discussione ma soprattutto quella sulla III Brigata missili su Ferreamole sono rimasto davvero stupito.
Avevo sentito parlare di mine atomiche ...ok quelle le usavano gli americani,
Ne avevo sentito parlare quando ero all'8°Pasubio arteglieria campale nella caserma Osoppo che gli FH70 erano predisposti al tiro con munizionamento nucleare con l'imolazione degli artiglieri...che una volta non so se sempre alla caserma Osoppo oppure alla Cavazzerani c'era il 27°Marche con gli M110 che potevano sparare sempre "petardi nucleari" e che avevano il deposito obici a Reana...ma nono sapevo che nella caserma di S.Bernardo che io vedo da dietro il capannone dove lavoro contenesse i petardoni :shock: ...si insomma è così indifesa...ero convinto che ci fosse il 59°fanteria Calabria...niente da paragonare al sito Pluto o via dicendo...Qualcuno sa dov'è il sito vero? S.Bernardo e formato da 4 case ed il torrente torre...bho
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Buriasco
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dimenticavo...un saluto al "vicino" EAGLE SPOTTER...ogni tanto io con qualcun'altro del sito bazzichiamo dalle tue parti infilandoci all'interno di qualche bottola d'accesso ad una postazione di fanteria d'arresto ...oppure se vedi qualcuno che gira in auto guidando di qua e di la a 30km/h in cerca di qualche cosa in mezzo ai boschi o lungo la strada in prossimità  dei punti indicati da Bell'Italia armate sponde...bhe fermalo :lol: che con buona probabilità  sono io :oops: .

saluti
Paolo
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mine atomiche

Buriasco ha scritto:Ridendo e scherzando e leggendo questa discussione ma soprattutto quella sulla III Brigata missili su Ferreamole sono rimasto davvero stupito.
Avevo sentito parlare di mine atomiche ...ok quelle le usavano gli americani,
Ne avevo sentito parlare quando ero all'8°Pasubio arteglieria campale nella caserma Osoppo che gli FH70 erano predisposti al tiro con munizionamento nucleare con l'imolazione degli artiglieri...che una volta non so se sempre alla caserma Osoppo oppure alla Cavazzerani c'era il 27°Marche con gli M110 che potevano sparare sempre "petardi nucleari" e che avevano il deposito obici a Reana...ma nono sapevo che nella caserma di S.Bernardo che io vedo da dietro il capannone dove lavoro contenesse i petardoni :shock: ...si insomma è così indifesa...ero convinto che ci fosse il 59°fanteria Calabria...niente da paragonare al sito Pluto o via dicendo...Qualcuno sa dov'è il sito vero? S.Bernardo e formato da 4 case ed il torrente torre...bho
Mandi,
le serie dottrinali 600 e 700 degli anni '50-'60 prevedevano l'impiego dell'arma atomica.
Ovviamente erano argomenti non pubblicizzati e tenuti il più possibile in sordina, ma non segreti.
L'Italia ottenne dagli USA l'impiego di armi atomiche, con il principio della doppia chiave.
In ambito E.I. l'unica unità  atomica esistente era la III Brigata Missili, alle dirette dipendenze della SETAF (Comando US Army a livello di Brigata a sua volta equipaggiato con reparti di artiglieria atomica).
Il comando SETAF era binazionale (USA-ITA), dovendo materialmente applicare il concetto politico di doppia-chiave.
Le mine atomiche, stoccate a site Pluto, erano gestite da una compagnia dell'US Army: ecco perchè la nostra fanteria d'arresta non ne sapeva niente: sarebbero state piazzate e fatte brillare dalla 62nd Engineer Company.
L'FH-70 può sparare munizionamento atomico, ma questo non era a disposizione dell'EI.
L'unica artiglieria nucleare a traino meccanico a disposizione dell'E.I. era rappresentata dal 1° Gruppo Adige e dal 9° Gruppo Rovigo, entrambi equipaggiati con obici M-115 da 203/25 mm (ho fatto una piccola ricerca: di tali obici non esiste alcuna traccia nelle pubblicazioni ufficiali e/o giornalistiche rilasciate negli anni passati) ed inseriti nella III Brigata Missili.
Infatti, nel 1985 al sito Pluto, risultavano conservati proiettili da 203 mm per l'Esercito Italiano, proiettili da 155 mm e mine atomiche per la SETAF.
Il 27° Marche era alla Caserma Osoppo.
Questione San Bernardo: premesso che il 59° Calabria era a Cividale (Caserma Zucchi-Lanfranco) di quella caserma non ne hanno mai parlato molto (guarda caso).
Però ora, su internet e dagli USA, si scopre che a San Bernardo era di stanza l'11th US Army Artillery Detachment (dipendente dal 559th US Army Artillery Group di Vicenza, reparto di artiglieria nucleare della SETAF) ed incaricato della custodia e spolettamento dei proiettili nucleari.
Non ho mai approfondito molto la cosa ma ora, costretto momentaneamente sul divano per infortunio, ho scoperto questi dati e sto facendo 1 + 1...
Ricordo che da ragazzino (i sintomi del grave male, passione per tutto ciò che è militare, erano già  esplosi...) ero capitato in motorino da quelle parti ed avevo scoperto alcune casermette stile deposito munizioni, che sembravano anche recenti.
Quindi ritengo che alla caserma c'era il reparto (mai visto in giro per Udine negli anni '80 jeep Hummer con militari americani ? Io si, specie in Via Cividale, zona Caserma Osoppo...), mentre alcuni proiettili erano nel deposito.
Ritengo comunque che il grosso delle munizioni fosse conservato a Vicenza.

per il momento è tutto... alla prossima, mandi
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jolly46
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A San Bernardo fino al 1975 era di stanza il IV battaglione meccanizzato del 76° rgt.f. "Napoli" (Comando di reggimento e gli altri tre battaglioni erano invece come noto a Cividale).
Probabile ovviamente che all'interno ci fosse "qualcosa d'altro", sulla targa di marmo alla porta centrale posso assicurare che ovviamente c'era solo l'indicazione del IV.

Il 59° btg.f.mecc. "Calabria" fu di sede alla Zucchi-Lanfranco solo dal 1975 in poi, precedentemente il reggimento era a Palmanova (cas. Durli, appena fuori porta Cividale dove oggi c'è Genova Cavalleria) con due battaglioni mentre il terzo era a Cormons (il 59° non aveva il battaglione meccanizzato).

Per quanto riguarda l'assenza di traccie sui 203/25 sulle pubblicazioni ufficiali devo contraddire eagle spotter: datemi il tempo per fare alcune scansioni e vedrete un piao di cosette interessanti.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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jolly46
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Ecco alcune testimonianze di “immagini” ufficiali del 203/25:
Allegati
obice 203.JPG
obice 203.JPG (70.01 KiB) Visto 6896 volte
Ultima modifica di jolly46 il sab apr 02, 2005 9:25 pm, modificato 1 volta in totale.
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jolly46
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Su S.Bernardo aggiungo che dopo il 1975 la caserma fu utilizzata da vari reparti italiani, se non ricordo male dopo il 1986 c'era anche il Reparto Comando e Trasmissioni della Brigata meccanizzata "Mantova".
Nel 1977 con il passaggio del 27° Marche (allora reggimento su due gruppi) alle dipendenze della 3^ Brigata Missili e l'assunzione della capacità  di fuoco nucleare, il reggimento fu "completato" con l'assegnazione della Compagnia fucilieri e dell'11th Det. che probabilmente sfruttarono le capacità  ricettive ed alloggiative della "Nanino".
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San Bernardo

jolly46 ha scritto:A San Bernardo fino al 1975 era di stanza il IV battaglione meccanizzato del 76° rgt.f. "Napoli" (Comando di reggimento e gli altri tre battaglioni erano invece come noto a Cividale).
Probabile ovviamente che all'interno ci fosse "qualcosa d'altro", sulla targa di marmo alla porta centrale posso assicurare che ovviamente c'era solo l'indicazione del IV.

Il 59° btg.f.mecc. "Calabria" fu di sede alla Zucchi-Lanfranco solo dal 1975 in poi, precedentemente il reggimento era a Palmanova (cas. Durli, appena fuori porta Cividale dove oggi c'è Genova Cavalleria) con due battaglioni mentre il terzo era a Cormons (il 59° non aveva il battaglione meccanizzato).

Per quanto riguarda l'assenza di traccie sui 203/25 sulle pubblicazioni ufficiali devo contraddire eagle spotter: datemi il tempo per fare alcune scansioni e vedrete un piao di cosette interessanti.
Le cose coincidono.
Come da te evidenziato, il 27° Marche entrò nella III Brigata Missili, assumendo la capacità  nucleare, nel 1977 (o 1975 ??).
In ogni caso è da quella data che l'11th USAAD viene dislocato a Udine, con i suoi "gingilli" e vi rimarrà , al massimo, fino alla chiusura della III Brigata Missili nel 1992.

Per quanto riguarda le "pubblicazioni ufficiali", chiedo venia, intendevo riferirmi alle riviste specializzate ed ai pochi libri in materia, pubblicazioni uniche ad avere una diffusione nazionale.

Cordiali saluti

P.S.: lasciatemi rivolgere un pensiero ed una preghiera per un grande uomo che ci ha appena lasciati, Papa Giovanni Paolo II. Anche grazie a lui possiamo ora parlare di questi argomenti - testate nucleari nel nord-est - coniugando al tempo passato.

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