Avatar utente
Lorenzo
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 754
Iscritto il: mer dic 03, 2003 7:32 pm
Località: Casa mia

axtolf ha scritto: - Oppure...aggiungete voi qualcosa a cui non ho pensato.

Non so se qualcuno ha qualche altra idea in proposito...
Personalmente credo che fosse un maldestro tentativo di proporre il concetto di Guardia Nazionale.

Da fare però a io avviso esclusivamente con gli alpini in congedo e ancora in età  abile.

Tempo fa un mio collega ed io avevamo scritto una lettera lamentandoci dell'organizzazione delle attuali "Forze di completamento" e proponendo proprio quello.

Adesso la cerco...

:roll:
C.le Lorenzo
7°/92 | 51 mortaista, addetto al tiro/tavolettista | 167^ Cp. Mortai "La Signora" | Battaglione Pieve di Cadore | 12° Reggimento Alpini | Brigata Cadore

Europa risvegliati!
Avatar utente
Lorenzo
Maresciallo Ordinario
Maresciallo Ordinario
Messaggi: 754
Iscritto il: mer dic 03, 2003 7:32 pm
Località: Casa mia

Ecco qua.

Aprite le porte...

Gentile Redazione,

Vi scriviamo in merito alla situazione attuale del nostro Esercito e, in particolare, alla situazione delle Truppe Alpine e dei loro congedati.
E' ormai palese che, con la soppressione del servizio di leva obbligatorio, i giovani italiani saranno sempre meno invogliati ad intraprendere la professione militare, che nel nostro paese è considerata (non proprio a torto, purtroppo) una scelta di serie B.
Ci si lamenta sempre più spesso della diminuzione cronica degli effettivi delle Truppe Alpine e si vocifera a torto della mentalità  “poco alpina” degli attuali professionisti provenienti per lo più dalle regioni meridionali, senza considerare che chiunque, se guidato nel modo giusto, può diventare un alpino al 100%.
Gli interrogativi sulla situazione attuale sono moltissimi ed è grande la sofferenza di noi “veci” nel vedere sparire piano piano i nostri cari, gloriosi Battaglioni, Reggimenti e Brigate.

Noi alpini abbiamo capito già  da un pezzo che la nostra classe politica non ha alcuna idea delle conseguenze future della riorganizzazione delle F.F.A.A.
Conseguenze in merito alla Difesa del paese, certo, ma a nostro avviso anche in campo sociale.
Stiamo parlando di un esercito “di mera rappresentanza” (checché ne dicano le alte sfere) che avrà  sempre più difficoltà  a far fronte ai contemporanei impegni in Italia e all'estero.
Stiamo anche parlando di una società  italiana futura in cui lo spirito di sacrificio, il senso del dovere e del rispetto verso il prossimo, inculcati volenti o nolenti anche dalla leva obbligatoria, diventeranno un optional.

In mezzo a tutto questo stiamo noi “veci” Alpini, a quanto vediamo gli unici sensibili e attenti al problema.
Noi cerchiamo di far sentire la nostra voce più in alto possibile, come tradizione.
Cerchiamo di far comprendere a tutti cosa significhi fare il servizio militare in un modo dignitoso e utile, che non implichi “un anno sprecato” o una “fastidiosa tassa”.
Cerchiamo di far comprendere che se è valido per gli Alpini, può esserlo per tutti.

E qui si arriva al tema.
L'anno scorso ci siamo recati, con un certo entusiasmo, al Distretto Militare di Padova per avere informazioni sulle “Forze di Completamento”, quella che dovrebbe essere la Riserva dell'Esercito Italiano.
La delusione è stata grande.
Ci aspettavamo un'iniziativa militarmente intelligente, sul modello svizzero o americano, invece ancora una volta ci siamo trovati di fronte ad un'iniziativa “all'italiana”.
In sostanza ci si chiede di dare la disponibilità  ad essere impegnati per mesi, e chissà  quando, come “Forze di Completamento”.
Come si può pensare razionalmente che una persona, per quanto disponibile, possa lasciare casa e lavoro per mesi?
Siamo realistici: senza parlare della famiglia, tornando dopo mesi di assenza, il datore di lavoro non mi aspetta a braccia aperte. Chi crede questo non ha mai lavorato in vita sua. E poco importa se il posto di lavoro mi è garantito per legge. Le cose che stavo facendo io sono passate ad un altro, io vengo messo a fare fotocopie, siccome licenziarmi non si può.
Qualsiasi lavoratore lo sa.

Inutile dire che noi non abbiamo firmato, nonostante l'impegno sia confermabile (o meno) di volta in volta. Per noi non lo sarebbe stato mai, tanto valeva rinunciare.

Questa delle “Forze di Completamento” sembra una cosa organizzata apposta per scoraggiare i congedati a rendersi disponibili. E per trovare ai datori di lavoro una discriminante all'assunzione. Mi conviene assumere uno che di punto in bianco se ne va per dei mesi?
Ci domandiamo: quali sono i dati ufficiali relativi a questa iniziativa? Di quante “Forze di Completamento” dispone ad oggi, dopo parecchi mesi, il nostro Esercito?
Non facciamo fatica ad immaginare che siano molto poche.

Quindi, vogliamo dare con forza qualche suggerimento, da parte di chi ha provato a fare questa “cosa”:
Un modo intelligente e semplice (aggettivi sconosciuti ai nostri burocrati) sarebbe stato copiare di sana pianta quello che fanno negli Stati Uniti o in Svizzera.
Quanti di noi tipicamente “veci” (del tempo di pace, s'intende) hanno detto almeno una volta “'O rifarìa anca subito”? Il nostro ricordo della naja è complessivamente molto buono. Non si spiegherebbero le Adunate, altrimenti.
Quanti di noi vorrebbero avere possibilità  di rivestire la mimetica, respirare l'atmosfera della caserma, rincontrare i vecchi commilitoni, riaffiatare i plotoni come dieci, quindici anni prima e perché no, confrontare la “pancetta” accumulata?
Potrebbe essere questa l'occasione di far rivivere i nomi dei gloriosi Battaglioni Alpini disciolti in passato (in un nostro caso il Pieve di Cadore), di ricostituirli inquadrati nella Riserva o Guardia Nazionale che dir si voglia, anche se solo una volta all'anno, anche se a organico ridotto. Un modo per trasmettere la memoria, e i valori, che agli Alpini non difettano mai.
Nell'ipotesi addestrativa di un paio di settimane all'anno per ogni reparto, crediamo che l'adesione degli alpini sarebbe sostanziosa (vogliamo azzardare un 5-10% dei congedati sotto i 40 anni? Quante riserve fanno?).
Non ce ne danno la possibilità .

Noi crediamo di essere molti, (esistono già  associazioni di riservisti ma non a livello istituzionale). Pensiamo che purtroppo a “qualcuno” fanno tuttora paura dei cittadini che vogliano proseguire ed aggiornare il loro addestramento militare. Questi “qualcuno” non hanno capito che scoraggiano una parte onesta e civile d'Italia dal fare ancora qualcosa per il proprio Paese, nonostante da esso, molto spesso, arrivi veramente poco (ricordate il famoso discorso di Kennedy?).
Noi “veci” trentenni congedati, nel nostro piccolo, ci siamo spesso chiesti cosa siamo ancora in grado di fare per le T.T.A.A. e le F.F.A.A. in questo periodo di crisi, solo che virtualmente ce lo impediscono o ci scoraggiano dal farlo.
Ci si lamenta dell'organico, e chi vuole aiutare resta fuori, incredibile.
E' giusto che la nostra Associazione si muova anche in questo senso. Chi vuole farlo, ha il diritto e il dovere di dare ancora il suo contributo alle Truppe Alpine!
Aprite le porte... dice una nostra canzone…

Saluti alpini.
Lorenzo
Treviso, Br. Cadore
Mauro
San Donà  di Piave, Br. Julia
C.le Lorenzo
7°/92 | 51 mortaista, addetto al tiro/tavolettista | 167^ Cp. Mortai "La Signora" | Battaglione Pieve di Cadore | 12° Reggimento Alpini | Brigata Cadore

Europa risvegliati!
Avatar utente
Massimo
Sergente
Sergente
Messaggi: 192
Iscritto il: mer gen 22, 2003 10:29 am
Località: Verbano-Ossola

r

Lorenzo ha scritto
Siamo realistici: senza parlare della famiglia, tornando dopo mesi di assenza, il datore di lavoro non mi aspetta a braccia aperte. Chi crede questo non ha mai lavorato in vita sua. E poco importa se il posto di lavoro mi è garantito per legge. Le cose che stavo facendo io sono passate ad un altro, io vengo messo a fare fotocopie, siccome licenziarmi non si può.
Qualsiasi lavoratore lo sa.
E bravo Lorenzo! Anch'io tre anni fa appena uscita la storia delle forze di completamento sono stato colpito da una ventata di entusiasmo, ma avevo anche necessità  di informarmi meglio su questa proposta.
Così in occasione dell'Adunata Nazionale di Genova sono passato prima a Cuneo sede del 2° Rgt Alpini dove ho prestato servizio per parlare direttamente di questa cosa col mio Comandante di Compagnia.
Il Capitano mi ha riferito a malincuore che questi periodi di richiamo vanno da 2 a 6 mesi ed andrebbero bene solo a chi fa un lavoro stagionale o part-time, in pratica mi ha confermato che è una stronzata perchè gente veramente motivata sarebbe stata esclusa.
Per me andrebbero bene un paio di settimane l'anno, come fai ad assentarti dal lavoro per esempio per tre mesi? Al tuo ritorno anche se non ti possono licenziare di mandano a lavare i cessi o a scopare i magazzini.
Ciao

Massimo
Alp. Massimo
Brigata Alpina Taurinense
2° RGT Alpini AMF(L)
Btg. Saluzzo
Conduttore BV206
6°/1997
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Sapete che sono "fumino", quindi devo cercare di porre i miei pensieri, navigando a vista ..

Dunque definire la biondata : " maldestro tentativo di proporre il concetto di Guardia Nazionale .... " E' secondo me un maldestro tentativo di dire che in fin dei conti ...era una chiaccherata, un pour parler di fronte a pochi intimi davanti a un bicchiere....

Eh no ! e per due motivi importantissimi.

Il primo che tra il concetto di Guardia Nazionale e Milizia Privata c'é una bella diferenza...e quella proposta dal tizio é proprio la seconda, al di fuori di ogni canone e ogni autorita' costituita..
E non lascia addito a dubbi...non ci si puo' confondere...
Che la Milizia Alpina, sarebbe messa al servizio della collettivita' non é altro che un goffo tentativo di mascheratura, nn puo' essere messa al servizio dello stato se non é sotto il controllo dello stato!!!

Non é stato un intervento breve e disarticolato, é stata una proposta di modifica dello statuto ANA...non é stata una chiaccherata....e fatta per di piu' in....campagna elettorale ( ANA intendo )

Il secondo motivo, ben piu' grave a mio giudizio é che la biondata é stata presentata come accolta con l'approvazione totale e incondizionata dell'Assemblea Nazionale dei Presidenti di Sezione !!!!!!!!
E questo sia sull'Alpino che su ANA.it..

E sono pochissimi i presidenti che si sono successivamente e ufficialmente dissociati (credo solo Rizzo)...Altri gruppi e sezioni l'hanno fatto al loro interno, ma sta di fatto che abbiamo 85 Presidenti di Sezione che SONO d'accordo con Biondo ...
Stranamente non ho ancora incontrato UN ALPINO che la pensasse allo stesso modo !!!!

Per quanto riguarda l'arruolamento nella " Riserva", io sono fuori per eta' e per convinzioni, quindi non mi si pone il problema...
Ma voi pensate che i professionisti vogliano avere tra i piedi dei "turisti" ? e soprattutto per quindici giorni?
E avrebbero tutte le ragioni del mondo..
E' come quando in azienda ti arrivano per due settimane due/tre ragazzi a fare lo "stage"....diciamocelo chiaro , rompono solo le palle.....
Ma scusate, siete giovani, vi attira la vita militare, ma perché non lo fate di carriera ? Non capisco.....

Ciau a tuch

Abbadia
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Fermo restando che le opinioni sulla riserva sono interessanti, vi prego di rimanere on topic sulla proposta Biondo. Apriamo un altro thread per la riserva magari, pèrchè ci sono alcune persone che sono iscritte e hanno esperienza di richiami e sono sicuro che vorranno dire la loro.
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Solo per informare tutti quanti che oggi ho formalmente chiesto ad ANA.it di aprire un Titolo del forum sulla proposta Biondo.
A mia richiesta mi era stato risposto che l'utente non puo' aprirlo autonomamente, ma deve proporlo e se approvato messo sul Forum.
Essendo queste le regole, alle stesse mi sono attenuto, vediamo che succede.

Ciau a tuch

Abbadia
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Risposta immediata da ana.it come segue:


"E'una idea che è venuta anche a noi.
Ci stiamo pensando....
Grazie per il contributo e continua a seguirci. "

Ciau a tuch

Abbadia
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Non so se Vi sara' piacevole leggere quello che mi ha suggerito il discorso Biondo e in genere il problema alpini/non alpini.
Quello che mi suggerisce ora, visto il periodo é un grande augurio di buone feste a tutti.


ALPINI E NON ALPINI


Il motivo per cui uno, ad una certa ora di un giorno qualunque decide di scrivere qualche cosa sul tema : alpini e non alpini, non lo so proprio dire.
Il fatto certo è che a me è succeso oggi…all'improvviso e senza segni premonitori. Semplicemente la voglia di fare prima di tutto una auto-analisi e riuscire a capirci qualche cosa io stesso… sul come la penso, naturalmente .
Prima di…partire mi sono ripromesso di non fare la solita dissertazione dotta e dottrinale sull'argomento, infarcendolo di parole roboanti e ad effetto..e soprattutto di usare tutta l'autoironia di cui sono capace e di cui sono abbondantemente muniti gli alpini; altrimenti come farebbero a essere così fieri di quel buffo cappello di peli pressati, sporco, malformato e decisamente fuori moda…munito di una penna….di volattile…ce ne fosse una uguale all'altra ?
Perché tutto il problema è proprio in questo accessorio

Stiamo parlando chiaramente di APS, cioe' di Alpini Per Sempre e il problema che abbiamo noi, è grossomodo quello che hanno i Panda: ci stiamo estinguendo.

Abbiamo pero' un grosso svantaggio sugli orsi…. bianconeri : a loro la compagna per ..perpetuare la specie, non solo la portano in casa, ma a quanto pare la imbottiscono pure di afrodisiaci per..raggiungere lo…… scopo.
A noi questo non succede mica !
Non solo, ma chi dovrebbe procurarci i successori, ha deciso che di pandalpini non ne servono piu'! E quei pochi che sono costretti a tenere negli zoo-caserme,se li procurano pitturando di nero un po' di orsi bianchi polari…tanto nessuno se ne accorge!

Dunque i Grandi Capi dei pandalpini, giustamente preoccupati delle sorti della loro tribù ( e anche per la legge matematica che esiste un Capotribu' solo se esiste una tribu' ) indicono una cena conviviale prima del grande letargo.

Approfittando del fatto che la maggior parte dei Capitribu' ha dei problemi all'orologio biologico: perennemente avanti ….e che quindi il letargo lo hanno gia' cominciato, uno dei Capi Tribu' Maggiori e piu' precisamente quello che tiene la chiave della dispensa si diletta in una chiaccherata nella quale, in quattro e quattrotto ti risolve il problema.

Dunque, visto che di pandalpine disposte a collaborare se ne trovano sempre meno e d'altronde essendo l'eta' media dei…candidati alla riproduzione piuttosto alta con relativi problemi, non solo prostatici; propone , tricchetetracchete, di convincere una banda di orsi bruni, bianchi e qualche pandino un po' cosi' , a dipingersi nei colori canonici, munirli di unghie e denti ad imitazione dei pandalpini e sparpagliarli per la foresta tanto per fare numero.
Poiche' evidentemente gli orsetti volontari potrebbero non bastare, il Grande Cambusiere propone di pitturare ad imitazione dei pandalpini, alcuni panda Amici…che hanno sempre fatto parte della tribu', ma non avendo mai cacciato per la stessa, non hanno mai avuto il permesso di portarne i colori e le insegne.

Se la cena conviale fosse stata fatta in prirmavera, forse i Capi Tribu' dei pandalpini sarebbero stati in stato post letargico, e quindi avrebbero mostrato le unghie al biondo estensore, invitandolo a pensare alle cambuse sue…

Invece complice l'abbiocco, la proposta viene presentata nei racconti intorno al fuoco, come di pieno gradimento di tutti i Grandi Capi.

Ma intorno al fuoco si comincia a mormorare; ai pandalpini sembra proprio non andar giu' quello che ha detto il gran Cambusiere e soprattutto il fatto che intorno al Fuoco Grande non si notino segni di rinsavimento.
A qualcuno dei Capi Tribu' passa anche il sonno a ripensare a quello che ha udito, ma pochi sono disposti a dire di avere problemi all'orologio biologico…la prostata passi, ma il letargo anticipato…e che…membro!
Quindi….se riusciamo a iniziare il letargo…poi si scorda tutto e, male che vada, se ne parla a primavera…e poi …diciamocelo, l'importante è il Grande Fuoco…gli altri…se non saranno piu' fuochi, li trasformeremo in …caloriferi…, magari dipinti , magari virtuali, ma in qualche modo faremo.


Ora il fatto è che quella sopra non è una favola, e che i pandalpini siamo noi; si noi APS Alpini Per Sempre e noi in letargo non andiamo e nn siamo disposti a farci confondere con orsetti pitturati.
Se non si pone il discorso di rimpinguare le nostre file ( perché poi se non abbiamo come obiettivo il potere e la politica ) con “animali” di altra ...formazione, qualcuno si domanda se non sia il caso di “pitturare” con i nostri colori gli amici panda non cacciatori, che sono sempre vissuti in perfetta armonia con noi
E qui entra in ballo il buffo copricapo, perché noi siamo felicissimi di avere gli a Amici vicino a noi, ma al cappello con la penna teniamo in modo particolare…e se l a proposta è quella di confonderci integralmente , spacciando per cacciatori i valenti agricoltori che abbiamo avuto per anni, con soddisfazione , in tribu' con noi….beh, qualcuno dei pandalpini non è d'accordo.
E magari è qualcuno di piu' di…qualcuno…!!!
Quindi il discorso si fa serio gente, molto serio, perché solo i pandalpini sanno quanto siano importanti gli Amici che hanno insieme a loro intorno ai fuochi…pardon , nei Gruppi e nelle Sezioni e quanto siano utili, anzi indispensabili forse, alla vita della …tribu'.

Il discorso diventa fatalmente personale e per rispetto delle idee di tutti, molto difficile.

Dando per assodato che i nostri Amici , sono degni della nostra stima e del nostro affetto; dando per certo che lavoro e ho lavorato con loro con la massima soddisfazione spero reciproca, mi sembrerebbe , sinceramente, di prenderli in giro dicendo che sono …pandalpini.

Il discorso diventa fatalmente personale e per rispetto delle idee di tutti, molto difficile.

Dando per assodato che i nostri Amici , sono degni della nostra stima e del nostro affetto; dando per certo che lavoro e ho lavorato con loro con la massima soddisfazione spero reciproca, mi sembrerebbe , sinceramente, di prenderli in giro dicendo che sono …pandalpini.
Nessuna intenzione isolazionista o …razzista, li voglio sempre piu' con noi e vicino a noi.

Con dei distinguo :

-Cappello : il mio cappello alpino è quello che ho portato per quindici mesi di naja, ha preso le buffere di acqua, neve e…vino, dunque non vedo come lo possa avere chi non lo ha mai indossato. Io non mi sentirei di andare in giro con un cappello da Bersagliere comprato al mercato !!!!
Vogliamo integrarli con piu' forza e convinzione in mezzo a noi ? Facciamo nascere il cappello degli Amici, che chiaramente, non deve essere imitazione di nessun cappello pandalpino quindi niente penna, niente fregi…regolamentari ( difficile pensare a Amici alpini, artiglieri, genieri eccetera ), ma essendo parte dell'ANA, il simbolo dell'Associazione e la scritta ben chiara : Amico degli Alpini.
Per il cappello, si puo scegliere, ma la cosa piu' seria potrebbe essere un cappello con visiera ( da evitare assolutamente una imitazione del cappello “ da stupido” )
-Adunata e Raduni: felice di averli con noi, come sta gia'accadendo, senza nessuna limitazione, se non quella della sfilata.
Per me va bene che glia Amici partecipino alla sfilata, nella Sezione di appartenenza, ma ben distinti dai pandalpini.
Ben distinti non vuol dire con un muro in mezzo, ma semplicemente in quadrati nel gruppo degli Amici un po' come succede alla PC.

Sarebbe un modo di renderli orgogliosi del loro ruolo senza mascherarli da …pandalpini.

Tengo a chiarire con forza l'assoluta non volonta' di chiudere gli Amici in un ghetto, di marchiarli col simbolo della differenza e neppure delle "benevola " tolleranza,
Tutto il contrario, sono felice di averli tra di noi e uguali a noi...beh la piccola differenza sta solo in quel buffo cappello di cui si é parlato all'inizio....

Per i discorsi del Gran Cambusiere…..se ne riparlo è solo perché ho finito gli argomenti seri…o almeno lo spero !!

Il Grande Capo sta finendo il suo turno tra mille sofferenze e difficoltà ; mi piace pensare che trovi ancora la forza di un atto di orgoglio e onesta', non andandosene come se nulla fosse stato detto.


Pandabbadia
Avatar utente
marco66
Caporale Maggiore
Caporale Maggiore
Messaggi: 87
Iscritto il: ven mag 02, 2003 6:43 pm
Località: Maranello (MO)
Contatta: Sito web

Ciao a tutti e per prima cosa scusate la mia lunga mancanza in replica ai vostri post.
Problema Biodo!!!
Già  discusso anche in fase di riuonione dei capi gruppo della sezione ed all'unanimità  classificata come una proposta inaccettabile ed assurda.
Ho parlato con il nostro Presidente Sezionale riguardo a come era andata la riunione di Milano e mi ha confermato che la proposta in generale non era stata un gran chè condivisa, ma quello che poteva essere accettato, per il momento, era la variazione al 1° comma dell'art. 4 "possono altresì far parte dell'Associazione coloro che hanno superto, con esito positivo, il corso allievi alpini organizzato dall'Assciazione", variazione che ne io ne tantomeno altri consiglieri ed in parte il presidente abbiamo accettato di votare; anche se la variazione si diceva utile per dare al CDN la possiblità  di discutere di un nuovo regolamento associativo!!
Non credo comunque che sia la variazione a questo articolo che motivi il CDN a discutere su variazioni al regolamento e allo Statuto Nazionale!!
In futuro, e credo neppure troppo lontano, vedremo come i nostri vertici si muoveranno dopo avere sentito gli umori della base.

Un saluto a tutti

P.S. per Luigi
Appena ho occasione porterò i tuoi saluti a tutti e due.
E vuoi che non sappia chi è il mitico Zoello, responsabile operativo P.C., ed inoltre iscritto al mio gruppo di Maranello??? :D
Scusa ma eri presente anche tu quella sera a Maranello (cena con offerta di aceto balsamico doc.) con i responsabili Regionali di P.C.?
Artigliere
Masi Marco
9°/86
6° Art. Mont.
Gruppo Agordo

http://www.alpinimaranello.altervista.org
Avatar utente
Luigi
Capitano
Capitano
Messaggi: 3075
Iscritto il: sab dic 14, 2002 4:12 pm
Località: Piacenza

marco66 ha scritto:Appena ho occasione porterò i tuoi saluti a tutti e due.
Grazie :D.
Marco66 ha scritto:Scusa ma eri presente anche tu quella sera a Maranello (cena con offerta di aceto balsamico doc.) con i responsabili Regionali di P.C.?
Oh yesss :D.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


Immagine
Avatar utente
Abbadia
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2136
Iscritto il: mer feb 26, 2003 12:42 pm
Località: imperia

Ciau a tuch,
Abbadia ha smaltito il panettone e il bracchetto di natale e torna al forum sull'argomento del futuro dell'ANA.

Mi sono appena letto veloce in rete l'Alpino di Gennaio, e dopo le ultime biondate e anche la lettera del gen Iob, mi aspettavo la terza ...legnata.
Beh in parte l'ho avuta, ma il dolore é stato molto mitigato da quello che ho letto nella rubrica " Zona Franca".
La lettera di un Volontario Alpino che in poche righe spiega tutto sia al Biondo cambusiere, che al Generale , che a tutti quelli che fingono di non vedere.
Inutile qui sarebbe riscrivere tutto quello che questo ragazzo ha scritto sugli Alpini, sul che cosa si stia fecendo con gli Alpini, su quello che é la vera " alpinita' "
Avete tutti la possibilita' di andarlo a leggere, e vorrei chiedervi di lasciare un commento, come ho fatto io.

Il dolore ? ah quello l'ho avuto perché il testo é stato pubblicato con il finale " lettera firmata " !!!!

Ciau a tuch vej e giuvi !!

Abbadia
Avatar utente
axtolf
Massa Forum
Massa Forum
Messaggi: 4231
Iscritto il: mar dic 03, 2002 4:16 pm
Reparto: 16° Reggimento "Belluno" C.C.S.
Località: Seriate (BG)
Contatta: Sito web Facebook

Siccome io l'alpino di gennaio, lo vedrò, con un po' di fortuna, a metà  gennaio, e qualcuno lo vedrà  con un po' di sfortuna a inzio febbraio, ho pensato di postare qui la lettera (dal sito ana ovviamente), in modo che tutti la possiamo leggere.

""""""""""""""""""""""""""""""
Un volontario alpino in servizio: orgoglioso
della penna. Quando c’è




Sono un alpino di 25 anni da sempre affascinato, grazie anche alla mia famiglia, dai valori e dalle tradizioni appartenenti al Corpo degli alpini.
Per questa ragione, terminati gli studi delle scuole medie superiori, con profondo entusiasmo ho deciso di far parte degli alpini in modo totale, arruolandomi in un reparto alpino come volontario in ferma breve prima, e successivamente in
servizio permanente.
Tengo a sottolineare che sono orgoglioso di quello che faccio e di quello che ho già  fatto (sono stato impiegato in tre operazioni di pace all’estero), perché credo che nella vita svolgere un lavoro che ti permette di aiutare gli altri, seppure dovendo passare dalla terribile strada delle armi, sia una fortuna e non un merito per chi lo fa.
Premesso questo, da circa un anno sono socio dell’A.N.A. e con grande gioia ogni mese ricevo il giornale L’Alpino, che leggo con grande attenzione. Nel numero del mese di ottobre, due articoli mi hanno convinto a scrivere questa lettera: quello di pagina 7 riguardante l’uso delle penna nera, e quello di pagina 8-9, a riguardo del significato di essere alpini.
Per quanto riguarda il primo, con grande rammarico le posso assicurare che in tutte le occasioni in cui sono stato impiegato all’estero ho sempre indossato l’elmetto senza mai poter mettere la nostra prestigiosa penna (cosa tecnicamente fattibile senza nessun problema per la nostra incolumità ), al contrario dei nostri amici bersaglieri che ovunque vanno sono sempre seguiti dalle loro mille penne, in qualsiasi circostanza.
La disparità  di questo trattamento deriva dal fatto (lo dico con l’amaro in bocca) che per qualche oscura ragione, qualcuno si sta impegnando per cancellare l’anima degli alpini, con la conseguenza di voler valorizzare altri corpi, quali appunto bersaglieri e paracadutisti.
È un problema che per assurdo vivo io stesso nel mio reparto (costituito esclusivamente da volontari), dove il 90 % del personale effettivo vive l’essere alpino quasi come una punizione, e non vede l’ora di chiedere il trasferimento in una sede nel sud del nostro Paese. Tutto ciò viene aggravato dal fatto che nessuno fa niente per insegnare a questi ragazzi e ragazze (alcuni dei quali sono delle persone meritevoli), le basi che fondano il concetto, la mentalità  e la fortuna di portare il cappello alpino.
Infatti, nel mio piccolo, quando ho invitato alcuni colleghi ad attività  promosse dal mio gruppo ANA, sono rimasti stupiti dalla genuinità  e dalla spontaneità  con le quali sono stati accolti da tutti, e soprattutto dai “veci”, che rappresentano il nostro vero patrimonio storico, culturale ed umano.
Al contrario nelle normali attività  di addestramento, oggi gli alpini stanno diventando un semplice corpo di fanteria, dimenticando che la nostra vera casa è la montagna perché, a causa di problemi di natura anche economica (non ci
sono soldi per pagare gli straordinari) determinate attività  vengono ridotte al minimo.
Mi rendo conto che la necessità  di un esercito professionista è inevitabile, ma ricordiamoci che gli alpini alle origini sono stati fondati con un requisito ben specifico: arruolare personale che fosse già  integrato con l’ambiente alpino e che conoscesse quindi le nostre tradizioni, poiché come qualcuno ha scritto: alpini si nasce, e non tutti possono diventarlo successivamente.
Mi allaccio quindi al problema che senza la leva è a rischio la sopravvivenza dell’A.N.A, e di tutto quel mondo fatto di valori messo in crisi da una società  sempre più distratta, in quanto oggi un ragazzo di 20 anni, sogna di diventare un attore, o un cantante, ma non vede alcuna gratificazione nel servire il proprio
Paese. Per questa ragione credo che gli alpini dovrebbero avvicinarsi di più al mondo giovanile, con attività  specifiche, per invogliarli ad entrare nella “famiglia alpina”, che sicuramente non offre fama e popolarità  ma può insegnare qualcosa di molto più importante. Ricordando infine che il requisito fondamentale rimane l’aver prestato servizio militare negli alpini, altrimenti il rischio è che l’A.N.A. diventi un’associazione qualunque, priva delle sue autentiche radici.

Lettera firmata

""""""""""""""""""""""""""""
Vecio.it Forum Admin
Immagine
Immagine
Avatar utente
Lele
Colonello
Colonello
Messaggi: 6575
Iscritto il: lun dic 09, 2002 11:08 am
Località: Anzola dell'Emilia (Bo)
Contatta: ICQ Yahoo Messenger

Noooooooo, mi hanno oscurato il sito dell'ANA per ...penso aggiornamenti.
sigh sigh
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
Gente che vedo........
........Pioppa che lascio!!!
Avatar utente
51Stinger
Maresciallo Capo
Maresciallo Capo
Messaggi: 1110
Iscritto il: lun gen 19, 2004 4:29 pm
Località: Gavardo (BS)

Ho visto.
Ma riapre Domenica 4 Aprile.
...Ma gli alpini non hanno paura

Art. Marco Zanetti
Gavardo (BS)
12/93 - 63D
5° Rgt. da Mont.
51° Batteria C/A Stinger
Silandro (BZ)
Avatar utente
Lele
Colonello
Colonello
Messaggi: 6575
Iscritto il: lun dic 09, 2002 11:08 am
Località: Anzola dell'Emilia (Bo)
Contatta: ICQ Yahoo Messenger

Non so quale sara' i lfuturo ma per ora vi posso dire che il nuovo sito non e' assolutamente male.
Fateci u ngiretto.
http://www.ana.it
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
Gente che vedo........
........Pioppa che lascio!!!

Torna a “Vita Alpina di tutti i giorni - Sola Lettura”