Hellis ha scritto:
In realtà , in maniera equidistante, ci sembra tutto sbagliato, e pensiamo che sarebbe meglio ammettere l'errore originale, prima di tentare di fare ammenda piangendo lacrime di coccodrillo.
Ah Ah gia' fanno fatica a chiedere "scusa" in temp odi pace, figurato ora sotto elezioni!!!!!
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
Gente che vedo........
........Pioppa che lascio!!!
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21 Febbraio 2004 14:17 NEW YORK
Alcuni brani tratti dall'ultimo spettacolo in teatro di Beppe Grillo.
A me piace far ridere con argomenti serissimi. È la mia caratteristica: parlo di
cose di fronte a cui la gente resta stranita. Anticipo l'attualità , facendo un
lavoro che dovrebbe fare ogni giornalista onesto. Reperisco informazioni andando
alla fonte, leggo i libri di gente che vede il mondo in un altro modo da anni.
Perché per me il teatro è un luogo dove la gente viene, si siede e ascolta. Lo
scopo è destare il senso critico, ma anche esortare tutti ad essere un po'
cialtroni, anarchici e buffoni. Oggi serve una chiave di decodifica perché
facciamo guerre di marketing, morti di marketing e abbiamo piazzisti ai governi
che si fanno le leggi. E siamo solo all'inizio.
Quando un comico diventa un premonitore di catastrofi di borsa vuol dire che
siamo alla frutta, che il sistema è collassato. Ormai c'è gente che prima di
comprare azioni del Mib 30 mi chiama a casa. Sono in imbarazzo. Nel 2001
parlando dell'economia in generale dicevo che Cragnotti e Tanzi si dividevano
centinaia di miliardi pubblici... Non ci dobbiamo stupire se il sistema
costituito da banche, Consob, borsa e grandi gruppi aziendali sta collassando.
Ora, per fallire nel latte più che essere disonesti bisogna essere scemi e
spendere miliardi nei cappellini di Lauda e grandi squadre di calcio: è il
complesso berlusconiano che hanno gli imprenditori di provincia. E poi l'idea di
fare la Coca-cola del latte... Il latte è un prodotto perfetto con una
tecnologia di un milione di anni, esce già pronto per essere consumato. Tanzi
gli ha tolto le proteine e ne ha fatto una cosa a lunga conservazione che non
dovrebbe più chiamarsi latte, ha studiato un prodotto per coprire gli
investimenti. Faceva un latte fresco che durava otto giorni e con queste
allucinazioni prendeva i soldi dallo Stato. Ha preso cospicui finanziamenti
dalle tasse degli italiani.
Avete mai provato a leggere un bilancio? C'è da morir dal ridere. Quando andavo
alle riunioni degli azionisti della Telecom per sentir leggere i bilanci c'era
da sbellicarsi. Basta un ragioniere di terza categoria per capire. E poi c'è un
principio: se io mi faccio una società alle Cayman sono una persona disonesta,
anche se la legge lo permette. Infatti stiamo assistendo alla nascita della
figura del delinquente che si percepisce come una buona persona. È il fuorilegge
a norma di legge. Provi a vedere i bilanci delle società del Mib 30, uno
qualsiasi: il 90% del loro patrimonio sono prestiti. Se uno possiede un'azienda
sana non la va a dividere con gli altri quotandola in borsa. Applico princìpi di
buon senso, da buon Genovese. Provengo da una famiglia di industriali, ma gli
industriali non erano dei ragionieri come questi qua. Penso a Pirelli, Olivetti
o Piaggio, che faceva le Vespe in Italia e le vendeva nel mondo.
Oggi sono dei principianti senza un senso etico. Prendiamo il concetto di Ford
della catena di montaggio: un operaio, nel '30, guadagnava da Ford l'equivalente
di 150mila lire al giorno perché fosse in condizione di comprare la macchina che
costruiva. Erano etiche diverse. Questi manager sono fasulli. Bisognerebbe avere
il coraggio di fare nomi e cognomi, tirarli fuori e mandarli via dicendo loro: o
rischi i tuoi soldi e metti la tua responsabilità illimitata, o resti fuori. È
una regola che stanno attuando negli Stati Uniti, mentre in Italia abbiamo tolto
il falso in bilancio, rendendolo un reato amministrativo. Là rischi 25 anni di
carcere. Essere imprenditori è un'altra cosa, è seguire le idee di Adam Smith
che parlava di etica, delle virtù del capitalista e di passioni. Lui era un
umanista e non ha mai pensato a questo tipo di economia, dove chi produce la
birra poi si fa le leggi sulla birra. Diceva che la tutela era nelle mani dello
Stato. Quindi questi sono finti capitalisti, finti liberisti; hanno un'economia
pianificata perché fanno finta di farsi concorrenza, ma la concorrenza non c'è.
Non parliamo delle banche. Dovreste analizzare un contratto, non ce n'è uno che
si attenga alla legge della trasparenza. Aggirano le leggi, come l'ipoteca che
dura vent'anni e loro la rinnovano tacitamente per prendere le spese di
estinzione dell'ipoteca, cose da denuncia. Su tutto il risparmio assistito degli
ultimi 15 anni, il 99% degli investitori ci ha rimesso i soldi; gli unici
guadagni sono venuti da Bot, Cct e buoni postali. Negli Stati Uniti chi compra
azioni può diventare proprietario, dire la sua, qui in Italia gli azionisti non
possono dir nulla, alle riunioni nessuno può mettere in discussione alcunché.
Pochi mesi fa le più grandi banche del mondo sono state multate in America con
1,4 miliardi di dollari per truffa aggravata agli azionisti e ai correntisti.
Quando in un contratto si dice che la banca può rescindere, ma se lo faccio io
devo pagare penali, è una truffa legalizzata. Se la banca mette delle spese solo
per ricevere i soldi che le restituisco dopo un prestito, questa è una truffa.
Sono tutte truffe.
Ci sono persone che non hanno accesso al credito, mentre persone che non
avrebbero dovuto averlo lo hanno, come questi grandi industriali. Cosa vuol dire
tutto questo? Che il sistema sta marcendo, questi ne sono i sintomi: se non li
curiamo adesso sarà troppo tardi. Oggi vediamo una bella vetrina, ma non c'è più
il negozio. La gente arriva al 15 e non più al 30 del mese, non si ammazza più
da sola, prima uccide tutta la famiglia e poi si suicida. Sono sintomi di
un'umanità che non vede il futuro. Sono tutti proiettati nel passato e nessuno
ha un'idea del futuro. Alla Confindustria nessuno pensa di cambiare i sistemi
produttivi ed energetici.
L'ambiente, fanno finta che non ci sia. Parlano di flessibilità perché pensano
ancora a lungo che ci saranno poveracci che lavorano per pochi dollari la
settimana. C'è ansia e rabbia nella gente. Per questo ho sempre più pubblico.
Hanno tutti un'ansia e non sanno perché, sperano che io glielo dica e invece ce
l'ho anche io quest'ansia. A me piace far ridere con argomenti serissimi. È la
mia caratteristica: parlo di cose di fronte a cui la gente resta stranita.
Anticipo l'attualità , facendo un lavoro che dovrebbe fare ogni giornalista
onesto. Lavoro quattro mesi e otto mesi giro nei teatri. Reperisco informazioni
andando alla fonte, leggo i libri di gente che vede il mondo in un altro modo da
anni. Perché per me il teatro è un luogo dove la gente viene, si siede e
ascolta. Lo scopo è destare il senso critico, ma anche esortare tutti ad essere
un po' cialtroni, anarchici e buffoni. Dico: disegnatevele voi di notte le piste
ciclabili, fate qualcosa! Oggi serve una chiave di decodifica perché facciamo
guerre di marketing, morti di marketing e abbiamo piazzisti ai governi che si
fanno le leggi. E siamo solo all'inizio.
Se portassi in diretta su Rai Uno lo spettacolo che faccio oggi in teatro sono
sicuro che cadrebbe il governo. Non perché sia io, ma perché si tratta di cose a
cui basta dare una spallata e vanno giù da sole. Sono tutte costruite sul nulla:
su elezioni a cui nessuno partecipa, su democrazie che sono ormai concetti vuoti
e su un popolo sovrano che non c'è più. La televisione dovrebbe essere super
partes, dovrebbe essere potente, far paura e riuscire a buttare giù un governo
in 24 ore se non merita di stare su. Dovrebbe essere la forza dell'informazione,
ma mi viene da ridere: siamo arrivati al giornalista che si autocensura per far
piacere al potere. Il mio rapporto con la tv consiste nel guardare un programma
con i miei cari e esclamare insieme: che culo che non ci sono! Non faccio parte
di quel mondo lì e ne sono orgogliosissimo. A Milano abbiamo fatto 40.000
presenze attaccando due manifesti, a Roma neanche quelli perché i posti sono
andati via in due settimane. Per me è un momento magico: più si incancrenisce la
situazione più divento una belva.
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
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........Pioppa che lascio!!!
Beppe ha scritto:quella che dho detto prima la leggerete prossimamente...questa invece è già su internet...fonte tgcom.it
"Giubbini sicurezza infiammabili"
Intesaconsumatori sporge denuncia Secondo l'Intesaconsumatori i giubbotti catarifrangenti imposti a partire dal 1 aprile 2004 a 40 milioni di automobilisti, "sembrano non rispondere ai criteri di sicurezza previsti dalla legge poiché facilmente infiammabili". L'associazione ha quindi presentato un esposto-denuncia alla Procura di Roma chiedendo di "accertare se dietro il decreto del governo non si nasconda un businesss pari a 500 milioni di euro a spese degli automobilisti".
L'associazione ha testato uno dei giubbotti catarifrangenti in commercio, regolarmente omologato: i test hanno rilevato che l'indumento è "infiammabile" e, quindi, "pericoloso per l'incolumità fisica dei passeggeri": di qui il consiglio di "non utilizzare giubbotti" ma di "dotarsi di bretelle retro-riflettenti o di torce elettriche in grado di segnalare il pericolo in caso di arresto del veicolo su strade o autostrade".
Ma se alla fine devono esser a prova di fuoco allora potrebbero contenere sostanze nocive......quindi ci sarebbe una nuova denuncia.......
comunque non vedo il problema se sono infiammabili oppure no, certo che se c'e' del fuoco l'ultima cosa che pensi e' quella del giubbottino e poi, sempre in presenza di fiamme anche i vestiti risultano infiammabili.
Non a caso il giubbotto serve per la VISIBILITA' non per un incendio.
E' come una seconda giacca.
Alp. Malaguti Daniele
Anzola dell'Emilia (Bo)
8/97
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Sono utili le catene obbligatorie a bordo in caso di neve ( e quindi sono come il triangolo, devi averle per forza anche a Trapani ) se nessuno, da nessuna parte, insegna a montarle ?
Eh gia' i soldoni ne' sono infiammabili ne' puzzano...e ora visto che i businnes é difficile farli ....li facciamo per legge !!!! molto piu' semplice vero ?
A quando diventera' obbligatoria la razione di schiaffi giornaliera ?
Si mormora che ci sia un progetto di legge pronto....
Installazione di migliaia e migliaia di cabine tipo telefono....tu entri...metti la faccia su un supporto..cinque euro nella fessurina......e dalla cabina partono un paio di sonori schiaffoni... dalla fessurina esce la regolare ricevuta che funziona da pass...valevole un giorno....controlli a tappeto e per chi non ne é munito multe salate e corsi di rieducazione civica.presso scuole all'uopo autorizzate e istituite......
Si dice che siano gia' state appaltate la costruzione e la gestione delle macchinette.........il controllo ? agli ausiliari dello schiaffo !!!!!
Il progetto di cui sopra , si dice, abbia vinto nei confronti di un altro che prevedeva un paio di calcioni nel culo......il motivo....gli schiaffoni sono piu' facili da controllare !!!!
I DPI sono "selettivi", cioè proteggono esclusivamente contro i rischi per cui sono omologati.
Essendo realizzato esclusivamente per aumentare la visibilità in condizioni difficili, ovviamente il giubbetto non protegge dai danni da calore (altrimenti avrebbe un altro costo). Visto che hanno soldi e tempo in abbondanza, le pseudo-associazioni dei consumatori avrebbero potuto anche realizzare altri tests, e verificare come il giubetto non protegga neppure dai pericoli di taglio, di caduta accidentale oggetti, di folgorazione, etc. etc.: tutte cose per cui non è stato realizzato, e che quindi non fa. Ed "infiammabile" non significa assolutamente nulla se non si specificano le condizioni al contorno (in ossigeno puro basta un niente e bruciano pure le valvole d'acciaio. Provate a bruciarle normalmente, se ci riuscite...).
Il suggerimento delle bretelle è poi francamente ai limiti del ridicolo, come se i vestiti normalmente indossati sotto di queste offrissero la benchè minima protezione contro il fuoco. Roba da medioevo.
Abbadia ha scritto:Eh gia' i soldoni ne' sono infiammabili ne' puzzano...e ora visto che i businnes é difficile farli ....li facciamo per legge !!!! molto piu' semplice vero?
Hai altri modi, più a buon mercato, per cercare di evitare la gente travolta mentre cambia una ruota?
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Abbadia ha scritto:Sono infiammabili 500 milioni euro secondo voi?
Sono utili le catene obbligatorie a bordo in caso di neve ( e quindi sono come il triangolo, devi averle per forza anche a Trapani ) se nessuno, da nessuna parte, insegna a montarle ?
Eh gia' i soldoni ne' sono infiammabili ne' puzzano...e ora visto che i businnes é difficile farli ....li facciamo per legge !!!! molto piu' semplice vero ?
A quando diventera' obbligatoria la razione di schiaffi giornaliera ?
Si mormora che ci sia un progetto di legge pronto....
Installazione di migliaia e migliaia di cabine tipo telefono....tu entri...metti la faccia su un supporto..cinque euro nella fessurina......e dalla cabina partono un paio di sonori schiaffoni... dalla fessurina esce la regolare ricevuta che funziona da pass...valevole un giorno....controlli a tappeto e per chi non ne é munito multe salate e corsi di rieducazione civica.presso scuole all'uopo autorizzate e istituite......
Si dice che siano gia' state appaltate la costruzione e la gestione delle macchinette.........il controllo ? agli ausiliari dello schiaffo !!!!!
Il progetto di cui sopra , si dice, abbia vinto nei confronti di un altro che prevedeva un paio di calcioni nel culo......il motivo....gli schiaffoni sono piu' facili da controllare !!!!
Ciao a tuch
Abbadia
io voglio la fattura però
ridiamo che è meglio perchè tanto in un modo o nell'altro tanto quelli che ci danno ci riprendono.
E' finita l'era dell'italiano risparmiatore mettevelo nella zucca!
Luis..quello che dici è giusto, comunque non giustifica il fatto che con queste leggi ad hoc chi ci rimette siamo sempre noi...
e il giubbetto obbligatorio...e le catene...MA CHE SE NE FARA' UN ABITANTE DELL'ISOLA D'ELBA delle catene? mah....
la prossima non vorrei dar ragione a Abbadia.
tanto quello che da una parte ci danno dall'altra ce lo tolgono
dimenticavo si intendono per DPI (dispositivo di protezione individuale), i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza.
SE MI CI FINISCE SOPRA LA CICCA E MI PRENDE FUOCO CON TUTTA LA MACCHINA...sarò stato imbecille io ma tanto DPI non mi pareva...
Beppe ha scritto:dimenticavo si intendono per DPI (dispositivo di protezione individuale), i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza.
Si, ma da ben determinati rischi, per i quali è stato omologato, non da ogni possibile rischio.
Per quale rischio è definito il giubbetto? La protesta sarebbe giusta se fosse poco visibile, perchè è questo il motivo per cui è stato realizzato.
Per il resto, ha le stesse caratteristiche di un normale capo di abbigliamento, e questo vale per qualsiasi DPI: non protegge dai rischi per cui non è stato progettato.
Comunque spero che la magistratura indaghi, dia ragione all'associazione che ha fatto l'esposto, ordini il ritiro di tutti i giubbetti in commercio e l'immissione sul mercato di materiale più resistente ai danni da calore, che ovviamente costerà almeno 20-30 € a pezzo.
Quanto al resto che dici, il giubbetto non sarebbe obbligatorio se l'italiano medio sapesse guidare. Poichè ciò non avviene, ed è dimostrata (con i morti) una certa tendenza all'investimento delle persone ferme nelle aree di sosta, lo stato deve pensare anche a questo.
Idem per le catene da neve: se l'italiano medio sapesse valutare da sè quando è opportuno averle al seguito, penso che a nessuno sarebbe venuta l'idea di renderle obbligatorie. Visto che quando parte per le ferie con 40 °C all'ombra l'italiano medio non arriva neppure a pensare che forse è meglio avere in auto qualche bottiglia d'acqua, e deve intervnire la PC per salvare la gente dalla disidratazione, aspettati che obblighino ad avere a bordo anche la razione viveri da combattimento .
Come diceva nella Grande Guerra un Maggiore degli Alpini, "oltre un certo limite leggi e regolamenti servono solo a chi non si sa regolare da sè".
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Obbiettivamente e tecnicamente il ragionamento di Luigi non fa una grinza.
I giubbotti sono stati progettati per rendere visibili gli automobilisti che si aggingono ad operare manutenzioni ai lati della strada.
Un dispositivo DPI, ad esempio protezioni acustiche, non proteggono da ogni rischio in generale, ma sono efficienti per il rischio specifico.
Se ti accendi una sigaretta mentre rabbocchi il serbatoio della benzina, il problema non è il giubbotto, ma la coglionaggine eh!
Ah dimenticavo: io l'ho visto fare; quando l'ho avvertito della cazzata mi è stato risposto che la benzina non prende fuoco "così in aria libera, ma deve essere messa ad esempio su uno straccio". A me pareva che questa condizione sussistesse per il gasolio (sono certo che sia così, ma nei serbatoi di gasolio si formano pure gas, di cui è meglio non testarne il punto di combustione)...
Hellis ha scritto:stato risposto che la benzina non prende fuoco "così in aria libera, ma deve essere messa ad esempio su uno straccio".
Battute a parte, Luigi ha ragione. I giubetti vengono progettati per determinate cose non per altre.
Sono utili, ripeto, li ho comprati appena li hanno inventati, ma spero di non utilizzarli mai (...grattatina... ).
Hellis, potevi mettergli un po' di benzina in testa e provare ad accendere, chissà ....... tanto mica stava su uno straccio come diceva lui.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore
Hellis ha scritto:Ah dimenticavo: io l'ho visto fare; quando l'ho avvertito della cazzata mi è stato risposto che la benzina non prende fuoco "così in aria libera, ma deve essere messa ad esempio su uno straccio". A me pareva che questa condizione sussistesse per il gasolio (sono certo che sia così, ma nei serbatoi di gasolio si formano pure gas, di cui è meglio non testarne il punto di combustione)...
E' rimasto famoso il caso della portaerei giapponese Taiho, che durante la battaglia delle Marianne (1944) aveva riportato solo modesti danni in combattimento. Sennonchè, un ufficiale addetto alla sicurezza diede l'ordine di ventilare l'unità , con la conseguenza che i vapori di carburante (neppure nafta, ma praticamente petrolio greggio) si diffusero da prua a poppa...
Successivamente, telegramma di ringraziamento dell'US Navy alla Marina Imperiale per l'autoaffondamento.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)