Gibo2 ha scritto:Il Deumax non funziona, e non c'è il deumidificatore, l'umidità tipica delle opere in caverna si sente, "l'atmosfera" invece nell'opere in calcestruzzo e notevolmente diversa.
Credo che ti sia capitato anche a te di presidiare un'opera, in estate e magari il Deumax era malfunzionante.
Si sta certamente meglio fuori all'aperto di notte, a dormire.
Ma il Val Cismon aveva quasi tutte opere in mono blocco di calcestruzzo. Confermi?
Rispondo:
- certo se il deudificare fosse in funzione tutto il clima nell'interno dell'opera sarebbe migliore, poi sarebbe un utile completamento alla rimessa in efficienza del manufatto a scopi museali.
- certamente, in primavera ed estate l'umidità sale a livelli insopportabili nell'interno delle opere, questo per ovvi fenomeni fisici, d'inverno la situazione è migliore e si può soggiornare con un certo confort. quando, per ragioni addestrative si pernottava in opera era buona abitudine, per colui che dormiva nella branda superiore, di stendere il telo tenda a mò di copertura, mettere tutti i capi di vestiario in sacchetti impermeabili, questo per non ritrovarsi al mattino tutti bagnati.
- per quanto riguarada gli impianti di deumidificazione, sono macchine semplici e non soggette a guasti, esse assicuravano un accettabile livello di umidità ,a patto che siano impostati secondo le prescrizioni d'uso i strumenti di controllo e sopratutto che siano chiuse le porte stagne come indicato nelle tabelle, che ancora oggi si possono trovare in loco. - per quado riguarda le opere il V.C. ne aveva in caverna , una a P.M.C.c. e una in Val Frison, tutte le rimanenti era in calcestruzzo o parzialemente in caverna, questo riferito alle opere attive.